Il fatto del giorno
di Giorgio Dell'Arti
Il fisco ci dà tante notizie interessanti, compresa quella che tra l’incassato e il dovuto c’è una differenza di 90 miliardi (senza contare il nero), ma intanto è esploso il caso di Gianna Nannini, la grande cantante disinvolta e sfrontata, controcorrente e a suo modo maître à penser non solo nelle canzoni, ma anche nelle interviste e negli stili di vita. Che cosa si scopre, alla fine, di questa intellettuale così degna di ammirazione? Che è (forse) una che non paga le tasse e, stando a sentire quello che sostiene il Fisco, col più banale dei trucchetti - niente trasgressioni qui - cioè società estere, Irlanda e Olanda, royalties incassate fuori, lei italiana che non ne sa niente, e intanto sarebbero spariti quattro milioncini, mentre in rete la martirizzano (lei ha detto così) «Meravigliosa fattura...», «Frodi maaaagiche», «Questo fisco è una camera a gas....» ... Oh sia chiaro che è il Fisco a dover provare d’aver ragione, e Gianna è innocente fino a prova contraria.
• La sua avvocatessa, Giulia Bongiorno, dice che è uno sbaglio. L’ha detto proprio così, tra virgolette: «Il fisco s’è sbagliato».
La dichiarazione completa è questa: «Tra la lettura delle prime carte si evince che la ricostruzione degli inquirenti è densa di errori: nessuna evasione fiscale, nessuna violazione di leggi e nessun utilizzo di società fittizie. Sono, dunque, sicura che nelle dovute sedi saranno accertate l’assoluta buona fede e la trasparenza dell’artista».
• Lei ci crede?
Grande avvocato, grande cantante e quei poveri finanzieri che indagano da anni e anni e si sono portati pure a casa dei computer e, a quanto si capisce, li hanno esaminati ben bene... Poveracci. «Densa di errori!». Però l’ultima volta alla Bongiorno, con il caso Sollecito (l’amico di Amanda), non era andata troppo bene.
• Venticinque anni... Ma spieghi bene come avrebbe fatto la Nannini a non pagare le tasse, sempre secondo il Fisco, naturalmente.
La cosa è nelle mani della Procura di Milano, siamo cioè nel penale (e la Bongiorno, del resto, è una penalista). Dunque il gip Luigi Criscione è sicuro che la Nannini si sia dotata di due società estere, una di diritto irlandese, detta Bad&Worth, l’altra di diritto olandese che si chiama Z-Music Enterprise B.V. Stabiliamo subito che in Olanda le tasse incidono sui profitti di una società per il 5%, e in Irlanda per l’8&, mordiamoci le mani per l’invidia e andiamo avanti. Allora, la Nannini faceva e fa dischi con la Sony e con la Universal (che sono fuori da ogni sospetto o accusa), solo che la Bad&Worth risulta editore e titolare dei diritti di sfruttamento delle canzoni, e la società olandese è licenziataria di questi diritti, cioè ha il compito di commercializzarli, e quindi Sony e Universal comprano da lei, invece che dalla Nannini, e poi girano le royalties a lei, invece che alla Nannini, e poi Z-Music compensa l’editore vero, che non è ancora la Nannini, ma gli irlandesi di Bad&Worth. E in tutto questo giro la Nannini si limita a cantare senza vedere, a quanto pare, neanche un euro. Possibile?, si chiede uno. Possibile, certo. Dalle carte, almeno, risulta così. I finanzieri e i pubblici ministeri sostengono che le due società sono strutture vuote, sigle artificiali che servono a produrre le documentazioni che attestano il giro dei soldi, ma che il vantaggio vero del denaro va alla nostra cantante. La quale sta comunque dietro a una terza società che si chiama Gng Musica srl. Così dicono i finanzieri.
• E quanto avrebbe evaso, con questo trucchetto?
Badi che fino a sentenza ha ragione Nannini. Avrebbe evaso quasi quattro milioni, e con un po’ di quei soldi (1,1 milioni) si sarebbe comprata un appartamento a South Kensington. Nannini dice che quell’appartamento era una foresteria a disposizione dei cantanti messi sotto contratto da Bad&Worth, i finanzieri rispondono che invece era una casa nella totale disponibilità della rockstar, la quale decideva su tutto, compresa l’assunzione della domestica. Chi ha ragione? Se la vedranno in tribunale o, più probabilmente, andranno a un qualche concordato. Intanto il gip Criscione le ha messo sotto sequestro la villa che Gianna possiede nel bosco di Bettola (il paese di Bersani), a 700 metri d’altezza, sulla strada panoramica del passo del Cerro tra la Val Nure e la Val Trebbia. Una villa che vale quasi quattro milioni... riesce a immaginarla? Del resto tolgono il fiato anche le ville che i Nannini possiedono sulle colline senesi, in una di queste - vicino alla Certosa di Belriguardo - la grande artista sta adesso rinchiusa e non vuol parlare, il fratello Alessandro, quello che correva in Formula 1 e perse un braccio per un incidente in elicottero, tiene lontani i cronisti e dice anche lui, giustamente, che la Finanza sbaglia. La Nannini ha sessant’anni e una bambina di 4.
• E le altre interessanti notizie che ci ha dato il Fisco?
Sa che dal blitz a Cortina di due anni fa hanno ricavato due milioni puliti puliti? L’Agenzia delle Entrate ha bisogno di pubblicità, ha bisogno di far vedere quello che è capace di fare. Il caso Nannini, al di là di tutto, va letto anche come un’importante operazione mediatica.
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