7 aprile 2014
Tags : Niko Romito
Biografia di Niko Romito
• Castel di Sangro (L’Aquila) 30 aprile 1974. Cuoco. Tre stelle Michelin raggiunte nel novembre 2013. Chef patron del ristorante
Il Reale di Castel di Sangro, nel monastero cinquecentesco di Casadonna, acquistato e ristrutturato assieme alla sorella Cristiana: ristorante, albergo e scuola di cucina per aspiranti chef.
• «Soltanto quattro anni fa, a San Sebastian, per la kermesse con i migliori chef del mondo, ero tra il pubblico e mi pareva già tanto aver conosciuto i colleghi della parte alta delle classifiche. Ora mi premiano con loro» (Gigi Padovani) [Sta 14/10/2008].
• «Fino a 12 anni sono vissuto a Rivisondoli, poi mi sono trasferito a Roma, dove sono rimasto fino a 24 anni. In fine sono tornato “a casa” a Castel di Sangro, dove vivo tutt’ora. Non ho viaggiato molto per lavoro, le mie due uniche esperienze significative sono state quella in Toscana (ristorante Da Caino) e quella a Girona in Spagna (ristorante Celler de can Roca)» (Mauro Illiano) [Ais Napoli 29/2/2012].
• «Niko ha aperto il suo ristorante meno di 10 anni fa, nel 1998: era una trattoria di famiglia. Lui, studente di economia, dovette decidere se l’hobby dei fornelli poteva diventare la sua vita, quando per la morte del padre, pasticciere e cuoco, si trovò il locale in eredità. Da allora, prima di mettere un piatto in carta lo fa sempre assaggiare al nonno Antonio, classe 1911. Passo dopo passo, è arrivato in vetta. Il primo riconoscimento gli è venuto tre anni fa dalla guida di Vizzari, come “giovane dell’anno”. Poi la stella Michelin, infine ieri l’ingresso nelle “tre forchette” del Gambero. Carlin Petrini, nel 2004, su La Stampa scrisse di lui: «Un talento naturale fuori dalla norma». Ma non tutti se ne sono accorti subito. Due anni fa Niko andò in Spagna nel grande ristorante di Girona dei fratelli Roca: “Mi fecero fare di tutto, dallo sguattero all’aiuto-chef, compreso pelare le verdure. Poi nel 2007 a Milano trovai Juan Roca, relatore accanto a me nel congresso di cucina Identità Golose. Il più imbarazzato era lui...”» (Padovani, cit.).
• Libri: Niko. La semplicità del reale (Giunti, 2009)
• Il suo piatto bandiera: l’assoluto di cipolla.