Claudio Marincola, Il Messaggero 7/4/2014, 7 aprile 2014
TARDELLI CANDIDATO CON IL PD VALANGA DI LISTE ANTI-BRUXELLES
VERSO IL VOTO
ROMA Una prima vita da mediano. Una seconda da parlamentare a Strasburgo: Marco Tardelli, campione Mundial è pronto alla sterzata europeista. L’assist glielo fornisce Matteo Renzi che l’altra settimana alla Lancaster House, a Londra, lo ha presentato al sindaco Boris Johnson. L’ex nazionale, che ora commenta le partite per una tv inglese, ha detto al premier «di essere libero da impegni». Manca solo il via libera della direzione nazionale Pd e scenderà in campo per il rottamatore.
RIECCOLI
Calciomercato? No, elezioni europee. L’altro ”colpo“ messo a segno dai democrat è la candidatura del sindaco di Lampedusa Giusy Nicolini. Sarà capolista nella circoscrizione Sicilia-Sardegna. Per convincerla s’è speso personalmente Davide Faraone, responsabile del Welfare. Fra le candidature siciliane spicca il nome di Caterina Chinnici, figlia del magistrato Rocco ucciso dalla mafia nel 1983, magistrato anche lei. E ancora di Sonia Alfano, parlamentare uscente. Per il Nord Est il capolista sarà l’ex ministro dell’Agricoltura, Paolo De Castro, Stefano Boeri sarà il rappresentante del Nord Ovest. In Emilia Romagna, ecco Cecile Kyenge, ex ministro dell’Integrazione nel governo Letta. Nel Lazio, il capolista sarà Davide Sassoli e ci sarà anche Goffredo Bettini, già guru di Rutelli e Veltroni. Una new entry è quella di Ilaria Bonaccorsi, moglie di Ivan Gardini, già candidata per la Sinistra arcobaleno. A seguire in ordine sparso tutta la nomenklatura del Pd: in Piemonte Mercedes Bresso; in Liguria Sergio Cofferati (che non farà il capolista); in Campania torna Andrea Cozzolino, in lista anche Massimo Paolucci, dalemiano doc; in Puglia il sindaco di Bari, Emiliano. La direzione dovrà votare la deroga per l’uscente Gianni Pittella (al quarto mandato).
ULTIMI COLPI
Trattative, incontri, ultimi ritocchi: la corsa è in piena attività. Sempre il Pd vorrebbe convincere Lucia Annibali, la donna sfigurata con l’acido, a candidarsi. Il 9 il Pd riunirà la direzione per decidere. Forza Italia aspetterà l’11 aprile quando arriverà il visto si approvi dell’ex Cavaliere. E anche in casa azzurra le grandi manovre sono a buon punto. Sicuri nel Lazio il capolista Tajani, l’ex presidente della Provincia di Latina, Cusani, il prorettore della Sapienza Redler, l’ex assessore Armeni, il presidente della Federlazio di Frosinone Ferraguti. Nelle Marche è pronto a scendere in pista l’imprenditore delle illuminazioni Guzzini. Sicura in Puglia la candidatura di Fitto (ma se eletto dovrà dimettersi da deputato).
LISTE FARLOCCHE
Da ieri sono state depositati i simboli, l’operazione si concluderà oggi alle 16. Tantissime le liste di disturbo, si va da «Forza Juve-Bunga-Bunga-Usei» a «Recupero Maltolto». Il primo a varcare l’uscio del Viminale alle 8 del mattino di ieri è stato il vicepresidente del Senato Roberto Calderoli. Sotto la figura di Alberto da Giussano la scritta «Basta euro», subito clonata da una lista di disturbo. A seguire, Scelta Europea, frutto dell’accordo Monti-Giannini, Centro democratico di Tabacci e Fare per fermare il declino di Boldrin. Quindi, al quarto, ecco Fratelli d’Italia: nel contrassegno sopra alla scritta Fdi il nome di Giorgia Meloni, nel riquadro un richiamo ad Alleanza Nazionale e sotto il logo dell’Msi con la Fiamma tricolore. Tra i candidati eccellenti figura il nome di Gianni Alemanno, l’ex sindaco di Roma, che per tentare il salto in Europa emigrerà in Puglia.