SEME, La Stampa 7/4/2014, 7 aprile 2014
SUPER FABIO “CI HO MESSO LA FACCIA SONO UNICO”
[Fabio Fognini]
Dopo la vittoria Fabio Fognini ha ancora lo sguardo da tigre, sazio ma attraversato da lampi di allegra ferocia. E non vede l’ora di rispondere alle domande: «adesso viene il bello».
Fognini, quanto è stata dura battere Andy Murray?
«Battere uno come Murray è sempre duro. Ho dovuto tirare fuori il mio miglior tennis, ma è per vincere partite così che ho lavorato tanto. Ci ho messo la faccia, e gli attributi, come ho sempre fatto in Coppa Davis. Qualche volta magari rimediando castighi e insulti, ma io sono fatto così».
In campo ha anche vomitato, come Messi. È una novità?
«Sì, non mi era mai successo, un fatto nervoso. Messi però è unico. A pensarci bene anche Fognini è unico».
In tre giorni è passato da un quasi forfait per l’infortunio al costato al trionfo.
«Il giorno più duro è stato venerdì, non sentivo la palla. In doppio ho provato un po’ di dolore nel secondo set, oggi solo fastidio a servire. Dopo la sconfitta in doppio per noi era un match in salita, ma a me sono sempre piaciute le partite così. Stamattina mi sono alzato e mi sono detto “dai, mettici la faccia”. E ho risposto presente».
Ha vinto in tre set: fosse andato al quarto avrebbe rischiato?
«Sarebbe stato più difficile. Chiudere al terzo è stato importante».
Con l’arbitro ha discusso spesso...
«Dell’arbitro me ne frego. Oggi sono felice, non tiratemi dentro alle polemiche».
Murray era al meglio?
«Era un po’ stanco. Ma oggi spero che guarderete più ai miei meriti che ai demeriti di Murray»
È la vittoria più importante della sua carriera? Prima di oggi aveva battuto solo altri due top-ten, Gasquet e Berdych.
«Grande vittoria, ma in Davis ho già dimostrato le mie qualità. Non ho pensato a Murray ma a me stesso. So quello che valgo, e su questa superficie valgo tanto. Ora cercherò di vincerne altre di partite così. In fondo, è il mio lavoro».
[SEME]