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 2014  aprile 07 Lunedì calendario

GAS, LUCE, RIFIUTI: DIECI ANNI DI RINCARI RECORD


Modena. Vi sembra che energia elettrica, acqua e gas costino sempre di più? Avete ragione. Dal 2003 al 2013 il prezzo dell’energia elettrica è aumentato del 42,7 per cento, quello dell’acqua potabile del 78,6 e quello del gas del 54,5. Tariffe al passo dell’inflazione? Neanche per sogno. Nello stesso periodo, l’inflazione è cresciuta «solo» del 22,8 per di Stefano Aurighi cento, un valore inferiore addirittura alla metà degli aumenti medi appena citati.
I dati emergono da un’analisi del Creef, Centro ricerche economiche educazione e formazione della Federconsumatori. Un documento che lascia poco spazio all’ottimismo: oltre a luce, acqua e gas sono in impennata le tariffe della raccolta rifiuti (+59,7 per cento), dei trasporti ferroviari (+45,9), dei pedaggi autostradali (+43,8), dei taxi (+31,9) e dei servizi postali (+33,6).
«L’aumento delle bollette ha avuto un ruolo determinante nell’impoverimento generale delle famiglie in questi anni» spiega Mauro Zanini, vicepresidente di Federconsumatori. «Sono le più alte dal Dopoguerra. Secondo Federconsumatori i motivi di questi aumenti, in particolare su energia elettrica e gas, sono da imputare soprattutto ai costi delle materie prime. Ma sull’energia elettrica pesa anche l’aumento degli incentivi che lo Stato eroga in favore delle energie rinnovabili: il 20 per cento della bolletta elettrica comprende voci per finanziare, ad esempio, eolico e fotovoltaico, ma questo meccanismo danneggia i consumatori. Sarebbe infatti più equo un prelievo fiscale legato al reddito, non sulla base dei kilowatt che le famiglie consumano».
L’elemento strutturale che impedisce di invertire la rotta, secondo Zanini, è la mancanza di reale concorrenza: «Bisogna arrivare a una vera liberalizzazione del mercato di gas, acqua e energia elettrica, perché quella attuale non lo è di certo, tranne che nella telefonia. E infatti questa ha tariffe inferiori dell’11,5 per cento rispetto a dieci anni fa».