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 2014  febbraio 19 Mercoledì calendario

In Italia

Il Presidente della Repubblica è Giorgio Napolitano
Il Presidente del Senato è Pietro Grasso
Il Presidente della Camera è Laura Boldrini
Il Presidente del Consiglio è Enrico Letta
Il Vicepresidente del Consiglio è Angelino Alfano
Il Ministro degli Interni è Angelino Alfano
Il Ministro degli Esteri è Emma Bonino
Il Ministro della Giustizia è Anna Maria Cancellieri
Il Ministro dell’ Economia e delle Finanze è Fabrizio Saccomanni
Il Ministro di Istruzione, università e ricerca è Maria Chiara Carrozza
Il Ministro del Lavoro e delle politiche sociali è Enrico Giovannini
Il Ministro della Difesa è Mario Mauro
Il Ministro dello Sviluppo economico è Flavio Zanonato
Il Ministro delle Politiche agricole è Enrico Letta
Il Ministro di Infrastrutture e trasporti è Maurizio Lupi
Il Ministro della Salute è Beatrice Lorenzin
Il Ministro di Beni culturali e Turismo è Massimo Bray
Il Ministro dell’ Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare è Andrea Orlando
Il Ministro degli Affari europei è Enzo Moavero Milanesi (senza portafoglio)
Il Ministro di Affari regionali e autonomie locali è Graziano Delrio (senza portafoglio)
Il Ministro della Coesione territoriale è Carlo Trigilia (senza portafoglio)
Il Ministro dell’ Integrazione è Cécile Kyenge (senza portafoglio)
Il Ministro di Pubblica amministrazione e Semplificazione è Gianpiero D’Alia (senza portafoglio)
Il Ministro dei Rapporti con il Parlamento e di Coordinamento dell’attività è Dario Franceschini (senza portafoglio)
Il Ministro delle Riforme costituzionali Gaetano Quagliariello (senza portafoglio)
Il Governatore della Banca d’Italia è Ignazio Visco
Il Presidente di Fca è John Elkann
L’ Amministratore delegato di Fca è Sergio Marchionne

Nel mondo

Il Papa è Francesco I
Il Presidente degli Stati Uniti d’America è Barack Obama
Il Presidente del Federal Reserve System è Janet Yellen
Il Presidente della BCE è Mario Draghi
Il Presidente della Federazione russa è Vladimir Putin
Il Presidente del Governo della Federazione russa è Dmitrij Medvedev
Il Presidente della Repubblica Popolare Cinese è Xi Jinping
La Regina del Regno Unito è Elisabetta II
Il Premier del Regno Unito è David Cameron
La Cancelliera Federale di Germania è Angela Merkel
Il Presidente della Repubblica francese è François Hollande
Il Primo Ministro della Repubblica francese è Jean-Marc Ayrault
Il Re di Spagna è Juan Carlos I
Il Presidente del Governo di Spagna è Mariano Rajoy Brey
Il Presidente facente funzioni dell’ Egitto è Adly Mansour
Il Primo Ministro di Israele è Benjamin Netanyahu
Il Presidente della Repubblica Turca è Abdullah Gül
Il Presidente della Repubblica Indiana è Pranab Mukherjee
Il Primo Ministro della Repubblica Indiana è Manmohan Singh
La Guida Suprema dell’ Iran è Ali Khamenei
Il Presidente dell’ Iran è Hassan Rohani

Emma Bonino, il nostro ministro degli Esteri, ha richiamato a Roma l’ambasciatore Daniele Mancini, che ci rappresenta a Nuova Delhi. È un precipitare, non troppo improvviso, della crisi tra noi e l’India, innescata dalla vicenda dei due marò.

• Che cosa è successo?
I due marò, che si trovano a Nuova Delhi, devono essere processati. Ma quale legge va applicata in questo caso? In attesa di una risposta a questa domanda, che deve arrivare dal governo, la Corte Suprema di quel paese ha rinviato l’udienza sul caso a lunedì prossimo, ore 14. È il ventiseiesimo rinvio. La legge che secondo l’accusa dovrebbe essere applicata è quella di terrorismo: cioè i due marò avrebbero sparato sul peschereccio in quanto terroristi. Qualunque cosa si pensi, è una posizione estrema e difficile da giustificare. L’avvocato difensore dei due fucilieri, Mumukul Rohatgi, lo ha detto in apertura d’udienza: «L’Italia non è un paese terrorista». Da quaggiù sappiamo che il giudice V.S Chauhan, annunciando l’ennesimo rinvio, ha promesso che questo slittamento sarà davvero l’ultimo. Il procuratore generale E.G. Vahanvati ha riconosciuto che il governo indiano, sulla questione, è diviso, anche per le pressioni della comunità internazionale.

La comunità internazionale è schierata dalla parte dell’Italia?
Non completamente, a dire il vero. L’Onu, che la nostra diplomazia ha tentato di chiamare in causa, ha risposto con una dichiarazione del segretario Ban Ki-moon: «È meglio che la questione venga affrontata bilateralmente», cioè secondo l’Onu nella vicenda non si ravvisano questioni che interessano tutta la comunità internazionale, è solo un disgraziato incidente che deve essere risolto tra i due paesi coinvolti. Quindi nessuna concessione alla lettura secondo cui la sparatoria che ha ucciso i due pescatori indiani andrebbe inquadrata nella lotta generale alla pirateria che infesterebbe quelle acque (da altri dati, oltre tutto, sappiamo che le coste del Kerala non sono particolarmente infestate dalla malavita). Si è schierata dalla nostra parte, invece, l’Unione europea. Catherine Ashton, ministro degli Esteri comunitario, si è detta delusa dal rinvio. «Dopo due anni dall’incidente la Corte Suprema ha ancora una volta rinviato la decisione su quale legge debba essere applicata. Ribadiamo che sarebbe inappropriata l’applicazione della legge antiterrorismo».

Come ha giustificato il richiamo dell’ambasciatore il nostro ministro degli Esteri?
La Bonino ha detto: «A fronte dell’ulteriore, inaccettabile rinvio deliberato questa mattina dalla Corte Suprema indiana dell’esame del caso dei fucilieri di Marina Latorre e Girone e della manifesta incapacità indiana di gestire la vicenda, l’Italia proseguirà e intensificherà il suo impegno per il riconoscimento dei propri diritti di Stato sovrano in conformità con il diritto internazionale. L’obiettivo principale dell’Italia resta quello di ottenere il rientro quanto più tempestivo in patria dei due Fucilieri. Non possiamo andarli a prendere manu militari, ma devono tornare a casa». Ieri, alla vigilia del Festival di Sanremo, si sono presentate all’Ariston anche Vania Ardito e Paola Moschetti, moglie e compagna di Girone e Latorre: «Sono passati già due governi e Salvatore e Massimiliano sono ancora lì. Ma la nostra fiducia resta, è il governo che deve riportarceli a casa».

Sanremo è una bella piattaforma mediatica in questo momento. Grillo insegna (come approfondiamo nella pagina a fianco). Ma sul merito della vicenda, come stanno le cose?
La faccenda è intricatissima e attraversa un sacco di leggi italiane, indiane e internazionali. Sono tuttavia ormai assodate due cose: che l’incidente è avvenuto in «acque contigue», cioè in una zona ambigua (24 miglia dalla costa) la cui giurisdizione è discutibile per tutti e due i soggetti; i due marò hanno effettivamente sparato e ucciso, anche secondo una dichiarazione rilasciata a suo tempo dall’inviato del governo italiano Staffan de Mistura.

C’entrano questioni interne di politica indiana?
Ci sono le elezioni politiche a maggio, e questa al momento è una complicazione. Qualunque concessione da parte del governo di Nuova Delhi può suonare come un cedimento all’odiata “italiana” (Sonia Gandhi, il cui figlio è ancora una volta candidato alla guida del Paese) oppure alle pressioni cristiane, dato che la nostra diplomazia, probabilmente sbagliando, a un certo punto ha chiesto l’aiuto diplomatico della Chiesa cattolica siro-malabrese. (leggi)

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