Filippo Facci, Libero 19/2/2014, 19 febbraio 2014
LETTA PIG
Una mozione del Parlamento europeo ha attaccato il cartone animato «Peppa Pig» perché infastidice i musulmani e perché i bambini restano ignari dicono dei maltrattamenti riservati alle bestie. Il ministero delle Pari Opportunità ha sconsigliato gli insegnanti di leggere fiabe agli scolari perché promuovono solo la famiglia tradizionale e impediscono identificazioni diverse. Intanto negli Usa cancellano la parola «negro » dai libri di Mark Twain. Ecco: nel leggere queste spettacolari idiozie del politically correct c’è solo da consolarsi ripensando ai capolavori Disney, quelli che non si possono tagliare o censurare: tipo Pinocchio del 1940, film che milioni di innocenti guardano ancor oggi. Si vede un bambino, per cominciare, che è adottato da un vecchio, certo Geppetto. Questo Geppetto dorme serenamente con uno spingardino sotto il cuscino. Tutti, nel film, fumano come turchi: anche i buoni. La balena non solo è cattiva, ma alla fine viene fatta esplodere. Oggi, se uscisse una cosa così, verrebbe giù il mondo. Persino la morale di Pinocchio sembra eretica nella sua moralità conservatrice: non bisogna dire bugie, bisogna andare a scuola, nella vita non ci sono scorciatoie né paesi dei balocchi, il mondo dello spettacolo è un circo di saltimbanchi, se sbagli puoi avere un’altra possibilità, è la coscienza a orientare le vere scelte. Che cosa reazionaria e vetusta. Immaginate se i bambini giudicassero con tale metro l’agone politico.