Andrea Montanari, MilanoFinanza 19/2/2014, 19 febbraio 2014
FRIEDMAN D’ORO PER VIA RIZZOLI
Lo scoop sul sondaggio fatto dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nel giugno 2011 con Mario Monti per un possibile incarico a premier (cosa poi avvenuta in autunno), contenuto nel libro del giornalista Alan Friedman Ammazziamo il gattopardo (18 euro, Rizzoli Libri), non ha solo fatto alzare il livello dello scontro politico. Ha anche permesso a Rcs di recuperare visibilità commerciale rispetto ai concorrenti: tra incassi nei primi giorni di uscita (oltre 100 mila copie vendute nella prima settimana di pubblicazione per un introito superiore ai 2 milioni) ed ecomediatica, il gruppo è tornato alla ribalta in un mercato librario particolarmente in crisi come quello italiano. C’è poi chi sostiene che il libro di Friedman, bollato come «fumo» dal Colle, era nato nella testa del presidente di Rcs Libri, Paolo Mieli, almeno due anni fa, visto che le interviste, tra le quali quella a Carlo De Benedetti, presidente del rivale Gruppo L’Espresso, risalivano al 2012. In ogni caso il libro è servito a dare sprint a Rcs (quota di mercato del 10,6% contro il 27 di Mondadori) che da tempo aspettava un colpaccio simile. Inoltre ha permesso al Corriere della Sera, finora sempre molto vicino ai premier in carica, dapprima Monti poi Letta, e ancora di più al Quirinale, di prendere posizione in un contesto dove la rivale la Repubblica parteggia da mesi per Matteo Renzi e Il Fatto Quotidiano è posizionato su Beppe Grillo. In particolare, solo lunedì 10, il giorno dell’anticipazione, il CorSera ha venduto 30 mila copie in più in edicola recuperando il gap dopo che a dicembre il saldo era favorevole a Repubblica (280.492 copie contro le 265.100 mila del quotidiano guidato da Ferruccio de Bortoli).