m. mol., Macro, il Messaggero 19/2/2014, 19 febbraio 2014
LAETITIA CASTA, IL RITORNO DELLA GRANDE BELLEZZA
LA DIVA
SANREMO
Bella è bella, non c’è dubbio. Luciana Littizzetto dice, addirittura, che è «così figa che alcuni suoi amici gay stanno diventando etero». Ma dopo 15 anni Letizia Casta è più donna, più sicura, più sexy. Bella, anche se non è diventata (difficilmente lo diventerà) un grande talento. Canta, balla, ammicca, mostra le sue gambe (l’occhio vuole la sua parte). Fazio si sdilinquisce, si mette addirittura a cantare per lei vestito da patetico esistenzialista francese con maglione nero collo dolce vita: passa in modo straziante da Ne me quitte pas a Le foglie morte (con Paolo Jannacci alla fisarmonica), mentre Laetitia, vestita in bianco look anni Quaranta, gli risponde con un disastroso Meraviglioso (e dire che è migliorata rispetto a 15 anni fa).
IL VARIETÀ
«Un numeretto che rende omaggio al varietà» lo ha giustifcato il conduttore al mattino. In realtà è un numerone che non finisce mai. C’è anche un balletto ispirato a Polvere di stelle di Alberto Sordi, film sul mondo del varietà con Monica Vitti che, racconta Laetizietta, le è piaciuto moltissimo con la celebre Ma ’ndo Hawai se la banana nun ce l’hai, in cui fa buona mostra delle sue lunghe gambe (decisamente meglio della sua voce). Chiusura con Silvano, gran pezzo con Fazio che va il verso all’incolpevole Enzo Jannacci. Una strage degli innocenti (Brel, Modugno, Sordi e Vitti, Jannacci) e un po’ anche un’autocelebrazione, richiamo a quel Festival del 1999 quando Fabio portò all’Ariston quella ragazzina diciannovenne che non sapeva fare nulla se non la statuina.
Da allora è passata molta acqua sotto i ponti. Laetitia è diventata maman, ha due figli avuti da Stefano Accorsi (dal quale si è separata) e ha perfino imparato l’italiano.
IN ITALIANO
Dice: «Mi ricordo quando sono arrivata la prima volta, diceste che non parlavo l’italiano. Ora invece parlo molto bene e quindi non potete dire nulla». E ne dà subito prova esordendo con un «sono contenta di essere lì». Ammette: «Non sono ballerina e non canto, ma per Fabio faccio tutto questo».
Un debito di riconoscenza (ma c’è anche un film in uscita: la nuova commedia di Giovanni Veronesi, Una donna per amica, con Fabio De Luigi) e domenica madame Casta sarà di nuovo ospite del suo Fabiuccio a Che tempo che fa: «Quando mi chiamò non sapevo nulla di Sanremo - ha ricordato -, ero un po’ naive. Anche l’anno scorso mi aveva cercata, ma gli ho dovuto dire di no perchè sapevo quanto lavoro richieda il festival».
Per la verità ha minacciato il no pure stavolta, dando misura del suo caratterino tutt’altro che docile.
Si dice, infatti, che l’intenzione di Fazio fosse quella di avere insieme le due partner femminili dei suoi vecchi Festival, Laetita e Ines Sastre (che fu al suo fianco nel 2000). Ma quando la francese lo ha saputo ha posto l’aut aut: «O io o lei». E ha vinto.
IL CINEMA
Oggi sostiene: «Il cinema fa parte della mia vita da sempre». Il suo debutto risale proprio all’anno del suo primo Sanremo, il 99, con una parte in Asterix e Obelix contro Cesare accanto a Gerard Depardieu. «Sono contentissima di aver girato questo film in italiano - concede a proposito di Una donna per amica -, perchè amo molto il vostro cinema, in particolare Anna Magnani e Monica Vitti».
m. mol.