Giorgio Ponziano, ItaliaOggi 19/2/2014, 19 febbraio 2014
IL TG1 PERDE LA REDATTRICE FASHION E RIORDINA LE REDAZIONI
Paola Cacianti lascia. Il Tg1 perde la popolare redattrice del fashion. Il direttore Mario Orfeo aveva pensato a un contratto per trattenerla ma il dg Luigi Gubitosi è stato irremovibile. In tempi di spending review nessuna eccezione: i pensionati vanno a riposo e non si recuperano. Così dal 28 febbraio Paola Cacianti lascerà il mondo degli stilisti e delle sfilate, al suo posto andrà Barbara Modesti.
Enrico Mentana verrà dopo Crozza. L’editore di La7, Urbano Cairo, ha licenziato il palinsesto per i prossimi mesi. Il venerdì sera il direttore del tg condurrà l’approfondimento Bersaglio mobile dopo lo show di Maurizio Crozza. Una decisione che costringe Daria Bignardi a traslocare al mercoledì al posto di Gianluigi Paragone che a sua volta sposterà la sua Gabbia alla domenica. Prova d’appello per Linea Gialla, condotto da Salvo Sottile, confermato il martedì ma con scarso entusiasmo da parte di Cairo per quel 3% di audience che non riesce a superare.
Claudio Santamaria veste i panni del maestro Alberto Manzi e con la rievocazione di Non è mai troppo tardi la Rai continua la celebrazione dei suoi 60 anni. Manzi tra il 1960 e il 1968 alfabetizzò gli italiani attraverso la tv. La miniserie in due puntate, diretta da Giacomo Campiotti, andrà in onda il 24 e 25 febbraio su Rai1.
Fiorello va in teatro ma non lascia la radio. Anzi rilancia con un nuovo format, Fuori programma, su Radio2; la prima puntata è andata in onda lunedì. Ma dopo alcune settimane di rodaggio sarà dal 16 marzo che entrerà nel vivo l’esperimento radioteatrale. «Non è uno show nato a tavolino», dice Fiorello, «ma un varietà sul campo, che prenderà spunto dalle situazioni che si creeranno in teatro, di tappa in tappa, la cosa bella è che, usando semplicemente uno smartphone, posso fare radio da qualunque città, da qualunque posto e situazione». La trasmissione va in onda alle 7,58 con replica alle 10,35 più un’antologica il weekend (8,40 e 13). Oltre a Marco Baldini lo seguiranno in questa avventura itinerante anche Enrico Cremonesi e la sua band e i Gemelli di Guidonia. Poi a novembre Fiorello passerà in tv, su Ra1 il sabato sera.
Monica Maggioni perde feeling con la redazione, che s’è riunita in assemblea per chiederle conto delle promesse di rafforzamento di Rainews24 e di Televideo, le due testate che dirige. Le sinergie si sarebbero rivelate solamente un aggravio del carico di lavoro delle redazioni. In particolare i giornalisti di Televideo lamentano che la testata sta andando alla deriva nonostante i 18 milioni di visite giornaliere.
Alessia Marcuzzi tira un sospiro di sollievo. Dopo tante traversie, tra cui l’incendio doloso alla location, e un minore entusiasmo dell’editore, finalmente il Grande fratello ha una data di partenza: il 3 marzo. Il pericolo di un calo d’ascolti è concreto, perciò la Marcuzzi e i suoi autori stanno mettendo a punto qualche novità e istruendo i concorrenti, in modo da vivacizzare quanto succede nella casa meno intima d’Italia, in cui per la prima volta compariranno scaffali con libri. Chi l’avrebbe detto: una versione intellettuale del Grande fratello?
Marco Franzelli, giornalista storico del Tg1, dove conduceva l’edizione del pomeriggio, era responsabile della redazione società ma si occupava anche di Formula uno (ha scritto un libro su Luca di Montezemolo) passa a Raisport dove si occuperà prevalentemente di automobilismo. Si era stancato del baillame del Tg1 e ha chiesto, e ottenuto, il trasferimento, col direttore Orfeo che non ha fatto una piega: anzi, ha preso la palla al balzo per unificare la redazione società con la cronaca.
Giuseppe Feyles, direttore di Iris, festeggia. Ha accalappiato 1,3 milioni di telespettatori col film Schindler’s List, trasmissione più vista nelle reti digitali nel mese di gennaio. Secondo posto per Real Time con il programma di Benedetta Parodi, Bake Off Italy, Dolci in Forno (1,1 milione), al terzo posto Rai4 con il film Shaolin (ciclo Arti Marziali), con 789.154 telespettatori e al quarto Cielo, con Masterchef Usa (771 mila spettatori).
Flavio Insinna tenterà di bissare il successo di Affari tuoi. Viene promosso in prima serata su Rai1 con un talent show, La pista, addirittura di importazione colombiana: otto i cantanti e attori in gara che si esibiranno nel ballo nei primi 30 secondi dei brani, mentre il resto lo faranno le scuole di ballo che si sfideranno nello show. In giuria: Rita Pavone, Gigi Proietti e Claudia Gerini. Il programma è realizzato da Endemol.
Michele Santoro ce la mette tutta ma quest’anno il suo Servizio Pubblico, nonostante la promozione de La7, arranca attorno al 10% di audience, quando va bene. L’inflazione dei talk show politici sembra avere penalizzato soprattutto Santoro, anche perché il programma non si è rinnovato e i servizi spesso hanno scarso mordente. Il conduttore spera ora nel Cavaliere: il suo ritorno sulla scena politica potrebbe ridare fiato al proverbiale antiberlusconismo di Santoro e rendere più pepata la trasmissione.
Margherita Ghinassi, a suo tempo indefessa conduttrice del Tg1 delle 13,30, poi direttrice della sede Rai del Veneto, quindi rientrata nella redazione del tg della rete ammiraglia alle dirette dipendenze del direttore e dirottata soprattutto sulla politica interna, passa alla redazione Esteri, che il direttore Mario Orfeo vuole potenziare. Con la riduzione del numero dei corrispondenti, ci sarà molto da lavorare per la Ghinassi e per Giovanni Bocco, anche lui trasferito agli Esteri.
Mara Venier ha fatto sobbalzare sulla sedia in un colpo solo il dg Luigi Gubitosi e tutto lo stato maggiore di Saxa Rubra, impegnato in questi giorni nell’avventura sanremese. Che ha fatto la Venier? Ha confezionato nel suo programma un siparietto di sfottò proprio su Sanremo: in Rai è come sparare sulla croce rossa. Ha mandato Luca Giurato a Sanremo per un’anteprima e lui non ne ha presa una, sbagliando perfino i nomi dei cantanti. Poi è stata la volta di Iva Zanicchi che in studio ha detto che è assurdo chiamare big dei cantanti che sono sconosciuti. Non basta. La parola è passata a Marina Ripa di Meana che se l’è presa con la coppia Fazio-Littizzetto: «Sembrano un curato di campagna con la sua badante un po’ sboccata». Per finire con Magalli: «Minacciamo di trasmettere in India Sanremo se non ci mandano i marò». Quando si dice che un’azienda fa squadra.
Twitter: @gponziano