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 2014  febbraio 19 Mercoledì calendario

LEI «Non ho mai avuto il poster di Maldini, ma un sacco di figurine sì. È sempre stato il mio idolo: facevo il raccattapalle a San Siro e mi è capitato più volte di vederlo passare sotto al tunnel

LEI «Non ho mai avuto il poster di Maldini, ma un sacco di figurine sì. È sempre stato il mio idolo: facevo il raccattapalle a San Siro e mi è capitato più volte di vederlo passare sotto al tunnel. Poi l’ho conosciuto. Gli ho dato rigorosamente del lei» (Mattia De Sciglio). NESSUNO «Quando sono convinto di una cosa la faccio, senza badare agli altri. Io non ho paura di nulla. So che prima o poi lascerò i miei ragazzi, ma oggi non voglio immaginare quando» (Filippo Inzaghi che con la Primavera del Milan ha appena vinto il Viareggio). PIGNOLO «Sono uno pignolo, testa dura, non lascio niente al caso. Ma soprattutto amo sciare, ho fame, adrenalina, essere il migliore mi fa stare bene. E adesso apprezzo ancora di più tutto questo. C’è stato un momento a fine 2012 dove ho dovuto reimparare a camminare. Non guardo tanto avanti, ma finché il divertimento è superiore ai sacrifici sarò qua» (Christof Innerhofer). FISCHI «Le polemiche ci sono sempre state e quella fra Capello e Conte è solo una discussione di calcio. Finalmente due allenatori dicono cosa pensano, invece di portarsi la mano alla bocca come fanno in partita, cosa che non sopporto. Un tecnico deve curare i rapporti con i media, ma c’è libertà di opinione: siamo attori di teatro, prendiamo applausi se lo spettacolo riesce e fischi se va male» (Renzo Ulivieri). SCHIAFFI «Quanti schiaffi presi, sentiti, patiti nella mia carriera. Fanno parte di me, piacerebbe a tutti avere un cancellino, fare finta che nulla sia capitato, se guardo indietro, risento lo schianto. Ero un’adolescente incerta e insicura, non sapevo quale strada scegliere. E poi non mi sentivo libera» (Carolina Kostner). ESASPERATO «Nello sci è difficilissimo vincere, sei uno contro tutti, a un’Olimpiade è ancora più difficile perché devi superarti nel giorno più importante. Forse era più facile ai miei tempi, ora è tutto più esasperato» (Gustav Thoeni). MILLESIMA «Non dite che sono la nuova Lindsey Vonn. Penso troppo, a volte perdo fiducia in me stessa. Ho immaginato le domande dei giornalisti, me le sono appuntate sul quaderno. Ho previsto questo momento da un po’. Mi sono anche vista cadere, pensando anche a quale errore posso aver fatto. Ho tutte le immagini qui nella mia testa, le ho costruite e adesso le devo cancellare. Per tutti voi è la mia prima Olimpiade, ma per me è la millesima» (Mikaela Shiffrin).