Alessandra Menani, Libero 19/2/ 2014, 19 febbraio 2014
GATTO MORTO
I due tizi aspiranti suicidi non si sono buttati, ma il funerale è stato celebrato. Con una scenografia cimiteriale, con il sipario inceppato e la foto del treno deragliato in Liguria, Fazio ha fatto il predicozzo sulla bellezza, l’Italia e la disperazione. Due minuti prima aveva giurato sull’Altissimo che avrebbe letto la missiva dei due disoccupati di Napoli e Caserta. Due minuti dopo, a suicidio scampato e lancetta dell’Auditel ai massimi storici, se ne era già dimenticato.
Di che sapore ha Sanremo 2014? Di deja-vu. L’idea del salvataggio in diretta era già venuta a Baudo 20 anni fa e infatti Fazio, tutto sommato, mostra facce più terrorizzate durante i monologhi della Littizzetto che davanti ai due signori che si volevano buttare. Sembrava quasi che volesse direi ai due disperati: «ragazzi dai, non mi interrompete proprio adesso».
Grillo, in sala, placido come non mai, giurava «Io non c’entro niente con quelli che vogliono suicidarsi!», «Ormai ti hanno superato. Non puoi immaginare quanto mi faccia piacere», dice Fazio. «Parlami in diretta». E Fazio conclude: «Ora però fatemi fare il festival, altrimenti faccio Ballarò.
Nessun brivido per Pif, che niente altro ha fatto che il suo Testimone di Mtv in versione sanremese. Da quando ha girato un mezzo capolavoro di film è considerato un genio. Ci voleva proprio un genio per realizzare il filmato, quello di ieri, in cui ha documentato l’appassionantissimo iter con cui ha ottenuto il pass di Sanremo, quello all inclusive conferenze stampa e buffet inclusi.
Per fortuna arriva Luciana Littizzetto con la sua solita classe: «Hai visto che fagiana? Ti faccio vento col sedere?», chiede a Fazio. Luciana non accetta di non essere al centro dell’attenzione, chiunque ci sia con lei sul palco. E comunque è suo il momento migliore della serata: l’imitazione della Carrà.
Ah, giusto, a Sanremo ci sono state incidentalmente anche le canzoni. La prima ad esibirsi, dopo praticamente un’ora dall’inizio della trasmissione, è stata Arisa alle 21.30. Prima è entrato il suo sorprendente davanzale, evidenziato da una maglia nera trasparente sul reggiseno dello stesso colore, poi lei. Una bella voce limpida. Dopo Rosalba Pippa è stato il turno del «padre del hip hop italiano » (addirittura) Frankie Hi Nrg, decisamente imborghesito. Di Arisa è passata Controvento, di Frankie Pedala (ogni artista si presenta con due canzoni, solo accede alla gara). E poi Antonella Ruggiero, Gualazzi, Cristiano De Andrè, Perturbazione, Giusi Ferreri. In apertura Luciano Ligabue, per la prima volta a Sanremo, ha omaggiato De Andrè che proprio ieri avrebbe compiuto 74 anni.
«Se penso che devo fare 89 ore di diretta con te, che mi romperai le palle all’infinito...». Lo dice Luciana Littizzetto. Almeno lei è pagata, e bene, al contrario dello spettatore che guarda la tv. L’impressione che si ha dopo pochi minuti è chiara: questo Festival ricalca esattamente quello dello scorso anno, con la coppia Fazio-Littizzetto collaudata, certo, ma senza un’idea nuova, diversa. E poi le solite battute di Luciana su Berlusconi «che ha divorziato e quindi si può risposare, se fa un viaggio di nozze lo invito in Liguria visto che ha il passaporto bloccato perché è condannato». E su Renzi? «Stai sereno l’importante è che non fai la fine di Letta».
Raffaella Carrà, la Madonna italiana, fa un appello per i marò, balla, canta e scuote l’Ariston. Che poco prima si era dovuto sorbire le penose gag di Fazio con gli occhi a cuoricino che faceva il gattomorto con Laetitia Casta. E, cosa ben peggiore, cantava. O meglio, miagolava. Nel pomeriggio Fabio diceva che la Casta era una «persona speciale, unica e che sento molto vicina»; «ha una luce dentro e fuori che la rendono assolutamente unica e che incanta il mondo intero». Sono «un po’ imbarazzata», commentava lei che, nel 1999, quando venne per la prima volta a Sanremo, diede a Fazio del «fagiano». «Anche tu Fabio sei molto speciale per me, insieme abbiamo vissuto belle cose e continuiamo questa storia». «Ti amo». «No ti amo di più io». «Riattacca prima tu» e via discorrendo. Vedere cantare Fazio è una grande prova di forza da parte di Leatitia e dei telespettatori. Con la Casta, il conduttore non è a suo agio, e si vede, con la Litizzetto si rianima. E infatti arriva Luciana che fa la moglie gelosa e rompe il flirt tra i due improbabili piccioncini. La solita gag di lui, lei e l’altra. Una televisione contemporanea. Come no. Forse in Bulgaria lo sarebbe.