Valerio Palmieri, Chi 19/02/2014, 19 febbraio 2014
Parla Noemi
NOEMI – Sanremo Febbraio Gli occhi vivaci e la risata fragorosa sono gli stessi di sempre, ma Noemi è cambiata. «Sono stata un anno e mezzo a Londra per cercare nuove strade musicali e mettermi alla prova nel tentativo di fare la musica che piace a me senza tradire le mie radici. Il risultato è molto audace: quando ho mandato il primo brano da ascoltare a Fazio, Bagnali dal sole, non pensavo che gli sarebbe piaciuto. Invece lo ha scelto, sono felice che abbia dato spazio alla modernità». La ragazza lanciata da X Factor e ora colonna di The voice ha talmente convinto che rischia di vincere. Domanda. Ha scritto testi e musica dei suoi nuovi brani: è diventata una cantautrice? Risposta. «Diciamo che sono diventata più responsabile. Ed è stato difficile perché l’ambiente musicale è un po’ maschilista. Ma volevo che l’album. Mode in London, fosse più mio. A volte si evita di cambiare per paura di fallire, rinunciando a una parte di sé. A Londra ho capito che potevo fare una musica più divertente, più varia». D. Com’è andato il resto? R. «Stare lontana da casa mi ha fatto crescere. Per quattro anni mi sono fatta portare in giro dal destino come un cane al guinzaglio. Poi, un anno e mezzo fa, mi sono fermata e ho detto: che cosa vogliamo fare? Già lo scorso Sanremo c’erano state delle avvisaglie di malessere, ho voluto prenderle in considerazione. Ci ho guadagnato perché ho recuperato me stessa». D. È vero che ha fatto una dieta miracolosa per smaltire la cucina inglese? R. «I primi mesi mangiavo al pub salsicce con il purè, ero diventata un tavolino! Poi ho cominciato a correre, a fare questa ginnastica che si chiama Tabata (un metodo di allenamento ad alta intensità per bruciare i grassi, ndr) e ho cambiato dieta. Volevo tornare nel mio corpo!». D. In Italia sono cambiate alcune cose, ora è il momento di Grillo e Renzi. R. «Sì, ci sono le mode, ma come diceva Gandhi: “Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo”. Io l’ho fatto andando in Inghilterra per cercare di portare indietro qualcosa di buono». D. Venerdì sera canterà La costruzione di un amore. Lei a che punto si trova? R. «Non voglio guardare giù (ride, ndr). Dopo 5 anni il mio fidanzato, Gabriele, mi conosce in tutte le sfumature. Da quando sto con lui penso di essermi evoluta, mantenendo la mia essenza. Ho avuto i miei periodi no e lui ha saputo starmi accanto. C’è una frase in spagnolo che dice: “Per quanto ti fermi? Preparo la vita o preparo il caffè?”». D. A Sanremo ritrova la Carrà, sua “rivale” a The voice. R. «Non vedo l’ora di farle sentire il disco, ci sono canzoni molto ballabili. Un suo segreto? È molto scaramantica, se cade un copione ce lo fa battere per terra tre volte, se vede una persona vestita di viola cambia strada. Guardando lei imparo come fare tv, e poi mi ha insegnato a mettermi in posa nelle foto per essere più slanciata!». D. A Sanremo non ci sono personaggi freschi di talent R. «Io e Giusy veniamo da lì, ma mi sembra di capire che ora, dopo tanta gente uscita dai talent, si voglia fermare questa “invasione” di nuovi cantanti. Aggiungerei che è bello rivedere su questo palco nomi come Ron e Antonella Ruggiero, due pezzi di storia della musica».