Il fatto del giorno
di Giorgio Dell'Arti
I killer di San Bernardino sono marito e moglie, genitori di una bambina di sei mesi che mercoledì mattina, prima della strage, hanno affidato alla mamma di lui, a Redlands. I due sono stati uccisi dalla polizia al termine di un inseguimento ripreso in diretta da tutte le tv d’America. Nomi arabi. Lui, Syed Rizwan Farook, 28 anni. Lei, Tashfeen Malik, 27. All’inizio di quest’anno lui era stato in Arabia Saudita, ed era tornato con la barba e con «una moglie». Non si sa se con “questa” moglie. Lei è una pachistana vissuta in Arabia Saudita. Lui era in contatto con sospetti terroristi tenuti sotto controllo dall’Fbi (così sostiene, almeno, la Cnn). Casa loro era un arsenale: dodici ordigni esplosivi, cinquemila proiettili, almeno quattro fucili d’assalto 223, quelli capaci di bucare non solo le protezioni standard della polizia ma anche i muri. Tutti questi elementi e l’esultanza dell’Isis («Il nostro dio è grande, e questo inferno è il suo volere») farebbero pensare a un’azione studiata e realizzata da islamisti indigeni, capaci di muoversi senza che siano arrivati ordini dalla Siria. E però Farook lavorava come ispettore presso il Dipartimento di Salute pubblica della contea di San Bernardino e faceva parte della stessa struttura no-profit per disabili e servizi sociali che i suoi colleghi avevano affittato per la solita festa di fine d’anno. Infatti Farook (non si sa la moglie) era stato invitato alla festa, sedeva a mangiare con gli altri e al tavolo accanto al suo stava Patrick Baccari che ha raccontato alla polizia questo: a un certo punto la sedia di Farook è rimasta vuota, con sopra l’impermeabile. L’uomo era uscito dalla sala furioso per qualche cosa, e poco dopo - intorno a mezzogiorno - è ritornato con la moglie, tutti e due in abiti tattici e armati fino ai denti. Disponevano persino di pipe-bomb collegate tra di loro, cioè tubi ripieni di esplosivo che per via, probabilmente, di un telecomando difettoso non sono riusciti a far scoppiare. La strage potrebbe dunque essere la conseguenza folle di una lite per una ragione di lavoro. Baccari ha detto che Farook era un tipo riservato, che non aveva mai fatto niente di strano. Certo è che raccoglieva armi da cinque anni e aveva un fornitore abituale (gli inquirenti lo avrebbero rintracciato). Inoltre lui e la moglie sapevano sparare, e bene. Secondo la polizia l’incursione all’Inland Regional Center di San Bernardino era stata meticolosamente preparata. Che la coppia l’avesse in testa fin dalla mattina è forse dimostrato da questo: alla nonna a cui hanno consegnato la loro piccola di sei mesi non hanno detto che dovevano andare a una festa, ma a una visita medica.
• Qual è il bilancio definitivo dei morti e dei feriti?
Quattordici morti e ventuno feriti. I nomi delle vittime non si sanno. i feriti sono ricoverati al Loma Linda University Medical Center.
• Neanche questo episodio persuaderà gli americani che sarebbe meglio limitare la compravendita delle armi.
A una domanda sulla strage di Parigi, Donald Trump ha risposto: se i francesi fossero stati armati si sarebbero difesi. La pensano così in molti, anche tra i democratici. Il cosiddetto Black Friday, il venerdì cioè in cui si corre a far compere per Natale, ha sancito che gli americani con lo shopping ci vanno più piano di prima, ma non quando si tratta di pistole, fucili, mitra e quant’altro, tutti arnesi che hanno registrato un vero e proprio boom, probabilmente a causa della strage di Parigi e della mentalità alla Donald Trump.
• Quante armi circolano in America?
In America vivono 318 milioni di persone e circolano fra 270 e 310 milioni di pistole e fucili, quasi uno per abitante neonati compresi. Nel solo 2013 sono stati ammazzati 33.169 americani. In tutto il periodo 2004-2013 (quello della lotta al terrorismo) gli americani uccisi da qualche bocca di fuoco domestica sono stati 316.545. Nello stesso lasso di tempo i terroristi hanno ucciso “appena” 313 cittadini degli Stati Uniti. Durante la guerra del Vietnam (1960-1975), i morti americani sono stati poco meno di 60 mila. Tra le molte frasi pronunciate ieri dal presidente Obama, che cerca inutilmente di far approvare dal Congresso una qualche limitazione della compravendita di armi, la più significativa è questa: negli altri Paesi, dove non si comprano le pistole al supermercato, episodi come questo non succedono con la stessa frequenza.
• Anche Hillary, in base alle dichiarazioni di ieri, la pensa così.
La Clinton sa sparare, glielo ha insegnato il padre quando era bambina.
• E se fossero terroristi islamici?
Potrebbe essere. È l’incubo di tutti noi. Non servono gli inviati dell’Isis per farci fuori tutti quanti, bastano gli esaltati che si fomentano a certe prediche in moschea e soprattutto in rete. E che abitano vicino a casa nostra. La comunità islamica californiana ha condannato immediatamente il fatto di San Bernardino. Perché la cosa non ci consola minimamente?
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