la Repubblica, 4 dicembre 2015
Berlusconi si deve far cambiare le pile del pacemaker
Nulla di allarmante, soltanto un intervento di routine. Nella serata di ieri sera Silvio Berlusconi ha varcato l’ingresso dell’ospedale San Raffaele di Milano per sottoporsi alla sostituzione del pacemaker. L’intervento, che era fissato da tempo, è previsto nella giornata di oggi. Si tratta, spiegano alcuni fonti di Forza Italia, di un’operazione che l’ex premier effettuerà in anestesia locale e in day hospital. Non stravolgerà insomma l’agenda del leader di Fi. Il quale nei giorni scorsi è stato impegnato nel far ripartire la macchina del partito che ha fondato. Così al massimo sabato mattina lascerà la clinica e tornerà all’attività politica. Nel dicembre del 2006, a poche ore del voto sulla manovra finanziaria, l’ex presidente del Consiglio volò di nascosto a Cleveland per sottoporsi a un intervento al cuore. Dopo ripetuti accertamenti cardiologici l’equipe dell’Heart Center insieme al primario Andrea Natale presero la decisione di impiantare un pacemaker. Un intervento «semplice», disse all’epoca il medico personale Alberto Zangrillo. «Berlusconi ha un cuore sano, un cuore da atleta, ma evitare l’intervento non sarebbe stato saggio». Questi dispositivi, infatti, sono progettati per durare da sette a dieci anni. Da qui l’intervento di queste ore che consisterà nella sostituzione della batteria. Al fianco di Berlusconi ci saranno i familiari, la fidanzata Francesca Pascale, e come sempre il suo medico di fiducia Alberto Zangrillo, che al San Raffaele è direttore del reparto di anestesia e rianimazione nonché responsabile sanità di Forza Italia.