varie, 4 dicembre 2015
MERCEDES «È
vero che posso avere anche idee di sinistra ma, come dice una canzone, è facile quando ho una Mercedes in strada» (Nicolas Burdisso).
SAMBA «All’inizio della stagione avevamo detto che, se avessimo vinto tre gare, io e Arrivabene saremmo andati in giro a ballare il samba. Abbiamo deciso di evitare per non imbarazzarci» (Sergio Marchionne).
PROBLEMI «Io e Rosberg abbiamo creato problemi alla squadra? Abbiamo vinto 16 gran premi, non mi pare…» (Lewis Hamilton).
SFIGATI «Il Mondiale di Pechino con zero medaglie, ha dimostrato che, al momento, di fenomeni italiani non ce ne sono. Il sospetto che ci si possa dopare per non vincere niente fa di noi, quanto meno, degli sfigati. Personalmente, preferirei tornare da Rio senza titoli ma con la coscienza pulita piuttosto che con l’unica medaglia di Schwazer nella marcia» (Gianmarco Tamberi).
SUPERUOMINI «Beh, c’è una categoria speciale, quella dei fuoriclasse o dei superuomini, alla quale appartengono tre giocatori: Messi, Cristiano Ronaldo e Ibrahimovic. Dopo di loro, che giocano sulla luna, possiamo parlare di Suarez, Lewandowski e Higuain» (Hernan Crespo).
CHISSA’ «A San Pietroburgo sto bene, però mi manca la quotidianità degli amici e quindi appena posso torno a Genova, la città dove ho scelto di vivere in futuro. L’ho sempre detto: il mio sogno è essere capitano del Genoa che vincerà il decimo scudetto. Ho saputo che sta cambiando proprietà, chissà...» (Mimmo Criscito).
FREDDO «Io mi emoziono tanto quando vado in Ghana: adesso sono sereno, ma ogni volta che vedo mia mamma piango come un bambino. Lei è rimasta in Ghana, non vedo l’ora che arrivi gennaio perché verrà un po’ qui a Bologna con me. Però non vuole vivere in Italia, dice che fa troppo freddo...» (Godfred Donsah).
NEGATIVITA’ «Io guardo sempre avanti. Posso solo dire che a Roma tutte le negatività riescono in un modo o nell’altro ad entrare nello spogliatoio. Guardate cosa sta succedendo in questi giorni» (Davide Astori).
DECADIMENTO «Io non sento alcun decadimento fisico. È proprio per questo che è tutto così complicato da decifrare. Non vedo cambiamenti epocali sui recuperi dagli allenamenti o sui distacchi con le rivali» (Federica Pellegrini).
ZAINETTO «Oggi scelgo, per il 2016, di voler fare cose straordinarie. Voglio il record dei grand slam giocati, 62 consecutivi, e giocare anche i tornei piccoli, con lo zainetto in spalla» (Francesca Schiavone).