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 2015  dicembre 04 Venerdì calendario

A proposito di San Bernardino, dove si è impiccato Foster Wallace e dove David Lynch ha ambientato i suoi incubi

L’Inland Empire, l’«impero interno» a est di Los Angeles, è un sogno suburbano finito male prima dei morti di San Bernardino; un’area metropolitana multietnica prima prospera, ora insicura, dove vivono vicini immigrati, neri, ispanici, e bianchi scappati dalla costa in cerca di case meno care. È «la Medellín delle metanfetamine», secondo lo storico urbano Mike Davis; ci sono pendolari che si fanno la mattina per guidare un’ora e mezzo verso il lavoro. La grande giornalista-scrittrice Joan Didion l’ha definita «una California più dura», dove d’autunno, col vento di Santa Ana, arriva «la stagione dei suicidi e dei divorzi e dello scabroso terrore». Sette autunni fa un altro grande scrittore, David Foster Wallace, che viveva e insegnava lì dal 2002, si è impiccato. Questo dicembre, a San Bernardino, una giovane coppia che «sembrava vivere nel sogno americano» ha fatto una strage. L’area di Riverside-San Bernardino-Ontario e dintorni ha più di 4 milioni di abitanti, ed è stata chiamata Inland Empire cent’anni fa a scopo promozionale. Da anni, nella cultura bassa e alta, è un impero oscuro, violento, parecchio alienato. In Inland Empire, film del 2006, di David Lynch. In The White Album di Joan Didion, libro del 1979. Nelle infinite cronache di pestaggi e sparatorie tra bande di motociclisti, perché c’è la più alta concentrazione di «outlaw bikers» d’America.
«È una comunità colpita duramente dalla recessione e ora da questa tragedia», diceva ieri alle Tv il capo della polizia. «Ma è una comunità resiliente». Anche se uscita a pezzi dagli anni di crisi, numeri record di persone che hanno perso la casa, aumento record di criminalità e tossico- dipendenze. Ora, l’area cresce più del resto della California, grazie alla logistica, ai magazzini dell’Inland Empire. Si alternano, lungo la San Bernardino Freeway, a infinite casette, e a centri commerciali, e basta. In quei paesaggi che sono nella testa di tutti, miliardi di immagini da telefilm o da film ( Inland Empire di Lynch è su questo). Americani, ovvio. «È stata una giornata come un’altra negli Stati Uniti d’America, un altro giorno di sparatorie, panico e paura», ha scritto sul Los Angeles Times il premio Pulitzer Mary McNamara. La Bbc l’ha citata. Qualche patriota si è scandalizzato. Alcune madri di ragazzi uccisi in sparatorie nell’Inland Empire sono uscite in strada, ieri, per ricordarli, con dei cartelli.