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 2015  dicembre 04 Venerdì calendario

I nuovi indagati nell’inchiesta Vatileaks 2.0: Enrico Cisnetto, Sauro Moretti e Daniela Rossana Guarnieri

Messaggini, frequentazioni, telefonate. Era frenetica l’attività di Francesca Immacolata Chaouqui. La sua rete di conoscenze si estendeva e si aggiornava. Destra, sinistra. Ci metteva un attimo a contattarti, un attimo a convincerti della bontà delle sue relazioni che diceva arrivavano in alto in alto fino a Papa Francesco. Lo raccontava spesso, diceva che poteva accedere dove per gli altri non era neanche immaginabile. Una favore di qua, un favore di là. Ma l’aiuto doveva essere reciproco. «Se vuoi lo faccio sapere al Pontefice…». «Se vuoi te lo faccio incontrare con tutta la famiglia». 
Ecco cosa faceva Francesca Chaouqui. Pubbliche relazioni. Quello per cui si era formata. Solo che lo faceva su una materia incandescente all’ombra di San Pietro, giocando con documenti segreti, intrufolandosi nei computer della Santa Sede grazie alle capacità di hacking del marito Corrado Lanino. Accumulava informazioni che poi «rivendeva». Millantando, anche, con molta probabilità. Queste sono le ipotesi investigative di Stefano Pesci e Nicola Maiorano, i pm di Roma che hanno ereditato l’inchiesta della procura di Terni e che hanno iscritto nel registro degli indagati, oltre Chaouqui e consorte, altre sei persone, tra cui imprenditori e giornalisti.
Ci sono, come si sa, l’editore del Giornale e fratello del ex premier Paolo Berlusconi, il direttore Alessandro Sallusti, accusati di non aver denunciato le minacce ripetute della Chaouqui che chiedeva di non far più scrivere il vaticanista della testata. C’è Mario Benotti, ex giornalista Rai e già funzionario di Palazzo Chigi, che secondo gli investigatori era il sodale più stretto della coppia, e a Lanino aveva chiesto di intrufolarsi nel pc dell’ex moglie. Ieri alla lista dei già noti si sono aggiunti anche Enrico Cisnetto, genovese, ex vicedirettore di Panorama, editorialista economista, ideatore della rassegna Cortina Incontra e del suo spin-off nella Capitale; l’imprenditore forlivese Sauro Moretti, ex diessino, uomo di fiducia di Vittorio Sgarbi, spesso presente a casa di Berlusconi (Silvio); l’imprenditrice romana Daniela Rossana Guarnieri, collegata a Benotti, amministratrice di una società che opera nel turismo.
I fatti risultano commessi a Roma tra il giugno e il dicembre 2013, quando la Chaouqui era membro della Commissione finanziaria voluta dal papa. Motivo per il quale, in veste di pubblico ufficiale, è indagata per il reato di concussione per induzione indebita assieme a Berlusconi, Sallusti, Cisnetto e Moretti. Ma non solo. Chaouqui è indagata anche per associazione a delinquere finalizzata all’accesso abusivo a un sistema informatico, all’intercettazione illecita di comunicazione informatiche e alla diffusione di dispositivi diretti a interrompere o danneggiare un sistema informatico. In questo caso assieme al marito, a Benotti e alla Guarnieri. Solo nei confronti della pierre invece è stato configurato il reato di millantato credito. Ora toccherà ai tecnici della Guardia di Finanza accertare, nell’ambito dell’incidente probatorio, quali segreti e prove nasconda il computer sequestrato a casa Chaouqui