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 2015  dicembre 04 Venerdì calendario

Dietro le quinte di Tempesta d’amore, la soap più vista d’Europa

Ha compiuto da poco i dieci anni Tempesta d’amore, soap di produzione tedesca in onda su Rete 4 alle 19.10 dal lunedì al venerdì con ascolti da record tra il pubblico femminile (circa un milione e mezzo di telespettatrici a episodio e punte da 3milioni). Il 4 dicembre sulla rete Mediaset inizia l’11a stagione (puntata numero 2266): in un’opera fluviale e corale ambientata in un hotel alpino dove si consumano amori e intrighi e interpretata da un cast consolidato quanto sterminato, ogni annata ruota attorno a una nuova coppia.
Questa è la volta del «brutto anatroccolo» Luisa (un incidente ne ha deformato la schiena) e dello sciupafemmine redento Sebastian (gli attori Madgalena Steinlein e Kai Albrecht), lei moderna Cenerentola e lui passabilmente Principe Azzurro. Come da tradizione il loro amore crescerà nel corso della stagione, costellato di incomprensioni, tradimenti e inganni, con un terzo incomodo a insidiarne l’amore e una matrigna cattiva, per poi giungere 200 puntate dopo al lieto fine siglato da grandi sponsali e dai due che lasciano l’hotel covo di vipere. 
La «fiction in rosa»
Nessuno spoiler, nessun segreto svelato: ogni annata finisce in questo modo. Così è stato fin dalla prima stagione. Tra principali e secondari, sono 36 i matrimoni già celebrati. Ma quasi altrettanti i divorzi sopraggiunti: bizzarra contraddizione di una serie che celebra l’amore romantico, ma rispecchia la fragilità dei sentimenti della vita. Variazioni sul tema, nella continuità dell’insieme. Il pubblico trova i soliti noti, ma evita l’effetto noia di una storia senza fine. E gli indici di ascolto restano alti. 
Tempesta d’amore era nata per durare un centinaio di puntate. Il gradimento anche internazionale ne ha decretato la longevità: è la soap più vista in Europa, venduta in una ventina di paesi. In onda in Germania dal settembre 2005, gli autori preparano la stagione n. 12 mentre ancora si gira la 11. Un po’ snobbata, come quasi sempre accade alle «fiction rosa» ad alto tasso sentimentale, Tempesta meriterebbe ben altra attenzione: a monte c’è un processo di produzione industriale, avanzato tecnologicamente. Bea Schmidt e Peter Süss, rispettivamente ideatrice e capo sceneggiatore, spiegano le ragioni del loro successo. «Bravi attori di formazione teatrale, storie che toccano i sentimenti primari ed emozionano, il 30 per cento delle riprese in esterni (trasferte d’eccezione a Vienna e Verona), tecnologie d’avanguardia (quest’anno abbiamo introdotto l’uso dei droni per le riprese)».
Realizzata a Monaco dalla Bavaria Film, Tempesta è il fiore all’occhiello di una struttura produttiva dalla storia centenaria, che nel suo passato annovera sia titoli per la tv, da Derrick a Squadra Speciale Stoccarda, sia film: La storia infinita,Asterix e Obelix contro CesareDas Boote(per il 2016 ne è anzi previsto il remake). Realizza per sé e ospita altre produzioni: in primavera ha fatto tappa qui Oliver Stone per girare The Snowden Files. Ottimi i rapporti con l’Italia: Mediaset a parte, sono in corso trattative con la Cattleya diGomorra per «future collaborazioni», mentre si sta sviluppando una serie sull’immigrazione italo-tedesca anni 60. 
La Hollywood bavarese
Dietro le quinte, una piccola Hollywood bavarese ecologicamente compatibile immersa nel verde di un parco sorge il mega capannone che ospita la ventina di set della soap, tutti collegati a una sala regia high tech dove regna una colorita banda di tecnici: mentre si svolgono le riprese, il girato viene subito montato, campi e controcampi, stacchi e cambi di inquadratura. Sul suo monitor il regista vede il prodotto finale. In termini di tempo un risparmio enorme. Due le troupe quotidianamente attive, una per gli esterni e una in studio. Centinaia le persone coinvolte tra tecnici, interpreti e sceneggiatori. L’obiettivo: realizzare una puntata da 48 minuti ogni giorno, costando il meno possibile e, soprattutto, restando i migliori.