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 2012  novembre 02 Venerdì calendario

In Italia

Il Presidente della Repubblica è Giorgio Napolitano
Il Presidente del Senato è Renato Schifani
Il Presidente della Camera è Gianfranco Fini
Il Presidente del Consiglio è Mario Monti
Il Ministro degli Interni è Anna Maria Cancellieri
Il Ministro degli Esteri è Giulio Terzi di Sant’Agata
Il Ministro della Giustizia è Paola Severino
Il Ministro dell’ Economia e delle Finanze è Vittorio Grilli
Il Ministro di Istruzione, università e ricerca è Francesco Profumo
Il Ministro del Lavoro e delle politiche sociali è Elsa Fornero
Il Ministro della Difesa è Giampaolo Di Paola
Il Ministro dello Sviluppo economico è Corrado Passera
Il Ministro delle Politiche agricole è Mario Catania
Il Ministro di Infrastrutture e trasporti è Corrado Passera
Il Ministro della Salute è Renato Balduzzi
Il Ministro di Beni e Attività culturali è Lorenzo Ornaghi
Il Ministro dell’ Ambiente è Corrado Clini
Il Ministro degli Affari europei è Enzo Moavero Milanesi (senza portafoglio)
Il Ministro di Affari regionali, turismo e sport è Piero Gnudi (senza portafoglio)
Il Ministro della Coesione territoriale è Fabrizio Barca (senza portafoglio)
Il Ministro della Cooperazione internazionale e integrazione è Andrea Riccardi (senza portafoglio)
Il Ministro di Pubblica amministrazione e Semplificazione è Filippo Patroni Griffi (senza portafoglio)
Il Ministro dei Rapporti con il Parlamento è Dino Piero Giarda (senza portafoglio)
Il Governatore della Banca d’Italia è Ignazio Visco
Il Presidente della Fiat è John Elkann
L’ Amministratore delegato della Fiat è Sergio Marchionne
Il Segretario Nazionale dei Popolari-UDEUR è Clemente Mastella

Nel mondo

Il Papa è Benedetto XVI
Il Presidente degli Stati Uniti d’America è Barack Obama
Il Presidente del Federal Reserve System è Ben Bernanke
Il Presidente della BCE è Mario Draghi
Il Presidente della Federazione russa è Vladimir Putin
Il Presidente del Governo della Federazione russa è Dmitrij Medvedev
Il Presidente della Repubblica Popolare Cinese è Hu Jintao
La Regina del Regno Unito è Elisabetta II
Il Premier del Regno Unito è David Cameron
La Cancelliera Federale di Germania è Angela Merkel
Il Presidente della Repubblica francese è François Hollande
Il Primo Ministro della Repubblica francese è Jean-Marc Ayrault
Il Re di Spagna è Juan Carlos I
Il Presidente del Governo di Spagna è Mariano Rajoy Brey
Il Presidente dell’ Egitto è Muhammad Mursi
Il Primo Ministro di Israele è Benjamin Netanyahu
Il Presidente della Repubblica Turca è Abdullah Gül
Il Presidente della Repubblica Indiana è Pranab Mukherjee
Il Primo Ministro della Repubblica Indiana è Manmohan Singh
La Guida Suprema dell’ Iran è Ali Khamenei
Il Presidente dell’ Iran è Mahmud Ahmadinejad

Il Fatto del Giorno su Di Pietro massacrato dalla Gabanelli e candidato da Grillo al Quirinale

Che cosa potrà significare l’endorsement improvviso che Grillo ha riservato a Di Pietro?

Intanto deve spiegare il significato della parola “endorsement”.
“Appoggio”, “sostegno”, “mi schiero dalla tua parte” eccetera. Di Pietro, ancora pochi giorni fa, aveva lanciato un appello perché i suoi e quelli di Grillo facessero causa comune già in sede di liste per le politiche. Grillo gli aveva risposto che, per i prossimi appuntamenti elettorali, non ha intenzione di allearsi con nessuno. Ieri, però, l’ha improvvisamente indicato come l’uomo giusto per il Quirinale. «Ha commesso degli errori, ha inserito nel suo partito persone impresentabili come De Gregorio e Scilipoti, ha evitato, per scelte forse tattiche, prese di posizioni nette sulla Tav e sul G8, ma lui soltanto in Parlamento ha combattuto il berlusconismo». Senza Di Pietro, dice Grillo, non avremmo votato contro il nucleare e basterebbe questo per dirgli grazie. «L’uomo ha un caratteraccio, ma è onesto. Quando ha dovuto affrontare il giudizio di un tribunale lo ha fatto senza esitazioni e ne è sempre uscito prosciolto. Quanti in Parlamento possono dire altrettanto?». Quindi – insiste – sia lui il prossimo presidente della Repubblica.  

Neanche una parola sull’imbarazzante esibizione a “Report”?
No, su quello Grillo non ha detto niente. Ma proprio la faccenda di “Report”, dove Di Pietro ha risposto con troppa incertezza alle domande relative al suo patrimonio (tra l’altro il possesso di 45 immobili e l’uso di un’eredità per acquistare un appartamento, quasi un milione di euro che secondo i militanti era destinata al partito), ha provocato una sorta di processo all’interno dell’Italia dei Valori in cui il nostro uomo è stato messo abbastanza con le spalle al muro. Sentiamo a questo proposito dichiarazioni inaudite. Il capogruppo alla Camera, Massimo Donadi, avendo letto un’intervista in cui Di Pietro annuncia lo scioglimento del partito, gli ha risposto a brutto muso: «L’intervista è il necrologio dell’Idv o di Di Pietro. Con la puntata di “Report” non è morta l’Idv, ma Di Pietro». Pancho Pardi: «Mi sembra l’ora di cambiare leader. Basta con i parenti in politica, sono contrario sia al cognato di Di Pietro sia al figlio. E fu un errore mettere la moglie nell’associazione che controllava i soldi. Noi siamo diversi dagli altri e bisogna dimostrarlo coi fatti». Anche De Magistris ha chiesto che si cambi leadership. Nella riunione dell’Ufficio di presidenza dell’altro giorno, hanno deciso di tenere un congresso, ma dopo le elezioni politiche. La ragione di questo rinvio è palese: mettere in piazza, ancor più di quanto non si sia fatto finora, le divisioni interne può risultare mortale nella raccolta dei consensi. Già in Sicilia è andata male e dopo la trasmissione della Gabanelli la rete è piena di gente che insulta l’ex magistrato dichiarandosene profondamente delusa.  

Che cosa risponde Di Pietro?
È passato al contrattacco sul suo blog. I 45 immobili, in base alle mappe catastali, sarebbero solo scale, pertinenze, cantine (ma quanto sono vecchie le mappe catastali?). Le carte esibite sul sito mostrano che neanche un euro dei rimborsi elettorali è passato per le tasche della famiglia. I 954 milioni ereditati dall’imprenditrice Maria Vittoria Borletti nel 1995 erano destinati personalmente a lui e Di Pietro ritiene quindi di avere avuto il diritto di adoperarli per comprarsi un appartamento. Il nostro uomo non tiene conto però che sulle faccende dei soldi il pubblico è sensibilissimo. Lo sperimentò anche Grillo, quella volta in cui la rivelazione improvvisa dei 740 degli italiani rivelò che il comico aveva un reddito di parecchi milioni di euro l’anno. La rete, indifferente al fatto che erano soldi legittimamente guadagnati, ricoprì Grillo di insulti.  

La questione principale, però, riguarda la qualità delle persone che Di Pietro ha fatto entrare in Parlamento o nei consigli regionali.
Sì, l’ultimo caso è questo Maruccio, ex assessore ai Lavori pubblici e capogruppo Idv nel Lazio. Era anche l’avvocato di Di Pietro, quello che dallo studio Scicchitano – Sergio Scicchitano, il titolare dello studio indagato l’anno scorso per false fatturazioni -, ha fatto guadagnare parecchi soldi a Di Pietro col sistema di querelare a destra e a manca quasi chiunque scrivesse di lui (nessuna querela invece per aver chiamato più volte “delinquente” Berlusconi). Tutti ricordiamo De Gregorio e Scilipoti, due dipietristi che, cambiando casacca al momento giusto, hanno fatto fare ai valori di Di Pietro una ben magra figura. La lista però degli inquisiti e addirittura dei condannati che il nostro uomo, ovviamente senza saperne niente, ha fatto diventare consigliere comunale, provinciale o regionale è davvero troppo lunga. Non ho lo spazio neanche per cominciare l’elenco.  

Come si spiega – sul serio – questo improvviso endorsement di Grillo?
Può darsi che riveli solo un’autentica stima da parte del genovese. Perché no? Quelli che sanno sempre tutto, però, dicono che in questo modo Grillo mette un’ipoteca su quel 6-8% dei voti che l’Italia dei Valori è forse ancora in grado di raccogliere. È un pensiero cattivo. Ma si sa che a pensar male…
[Giorgio Dell’Arti, La Gazzetta dello Sport 2 novembre 2012] (leggi)

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