Rassegna, 2 novembre 2012
Addio a Gae Aulenti
• Gae Aulenti, architetto e designer, è morta ieri nella sua casa di Brera un mese prima di compiere 85 anni. Ricorda la Santolini sulla Stampa: «L’opera più significativa è certo il Musée d’Orsay a Parigi. Poi, Barcellona, Tokyo, San Francisco, Istanbul di arte contemporanea: Aulenti è stata una milanese cittadina del mondo, e prima ancora una milanese arrivata da altrove, come i tanti che, le piaceva dire, costituivano “la ricchezza della città, fatta di confronti e amore per la discussione”. Era nata per caso a Palazzolo dello Stella in provincia di Udine, da una famiglia di origini pugliesi: e Gae stava per Gaetana, dal nome della nonna. Adolescenza tra Firenze, Torino e Biella e studi universitari a Milano, dove arriva alla fine degli anni Quaranta. “Io avevo delle visioni artistiche, molto fra virgolette”, aveva rievocato di recente. Le prime occasioni professionali le arrivano da Adriano Olivetti, due showroom prima a Parigi e poi a Buenos Aires, ed è subito il mondo che la reclama. Aulenti è un architetto integrale, dal piccolo oggetto (la lampada Pipistrello e le sue morbidezze neoliberty) al mobile (il dondolo Sgarsul) alle grandi imprese, massimamente felice quando riadatta la storia al presente: Palazzo Grassi a Venezia, le Scuderie Papali al Quirinale, da ultimo Palazzo Branciforte a Palermo, ma anche piazza Cadorna e la sede delle Ferrovie Nord a Milano e, sempre nella sua città, lo Spazio Oberdan».