Bianca Carretto, Corriere della Sera 2/11/2012, 2 novembre 2012
L’annuncio del piano che prevede il mantenimento degli impianti in Italia passa attraverso i nuovi modelli
L’annuncio del piano che prevede il mantenimento degli impianti in Italia passa attraverso i nuovi modelli. Ma qual è la strategia di Sergio Marchionne (ieri nominato Man of the Year 2013 da Automotive Magazine Usa) sul fronte delle auto? Per l’Europa è prevista la produzione di 24 nuovi modelli entro il 2016, a cui si aggiungeranno 9 importati. Tredici saranno le vetture costruite negli stabilimenti italiani, da qui verranno esportate in America e in Asia, solo la riedizione dell’Alfa Mito verrà venduta esclusivamente in Europa. Nel 2013 debutterà la Fiat 500L a sette posti, un compatto minivan, assemblato in Serbia, esportato anche negli Stati Uniti. Con il marchio Alfa Romeo uscirà l’attesa 4C, quella che rilancerà il brand in Usa, contemporaneamente, per rafforzare la presenza nella fascia di eccellenza del segmento "premium", verranno presentate la Maserati Quattroporte e la Ghibli. Jeep, a gennaio, al salone di Detroit esporrà il grande suv Cherokee. Nel 2014 Fiat sostituirà il piccolo crossover Sedici con la 500X, la sua forma è già stata anticipata, dovrebbe essere prodotta a Melfi, stabilimento previsto anche per un suv del segmento B, denominato Baby Jeep Wrangler. Il brand del Biscione allargherà la famiglia della 4C, arriverà la spider, ma sarà quasi sicuramente pronta anche la nuova ammiraglia erede della 164. Maserati, proporrà la Levante, un suv di lusso, basato sulla Grand Cherokee. L’anno successivo, il 2015, sarà il momento di maggiore offensiva: Fiat, oltre alla nuova 500, lancerà la berlina compatta Linea, in due varianti e la nuova generazione della Punto. Completerà il panorama dei suoi prodotti un Freemont ancora più mirato alle esigenze del nostro continente, che, in quel periodo, dovrebbe aver superato la crisi, tanto che anche Panda sarà sottoposta a un aggiornamento. Poi l’Alfa Romeo, che proporrà — secondo il piano — quattro modelli, la Giulia berlina e wagon (erede della 159), lo spider Duetto, condiviso con la Mazda, sulla base del MX-5 Miata e un grande suv. Jeep sostituirà con un solo crossover i modelli Compass e Patriot e proporrà il Grand Wagoneer a sette posti. Maserati predisporrà, sempre nel 2015, le nuove generazioni di GranTurismo e GranCabrio. Lancia, il marchio che Marchionne intende canalizzare verso i segmenti B e C, potrà perdere peso, vedrà il restyling della Ypsilon, più una vettura destinata a sostituire la Delta, senza escludere l’ipotesi di includere, nella gamma, veicoli importati dalla Chrysler. La relazione, presentata agli analisti, si chiude nel 2016, due novità per Fiat più un restyling ancora non identificato, per Alfa Romeo la nuova generazione della Mito e l’erede della Giulietta, per Jeep il nuovo Wrangler e il Wrangler Unlimited, per Maserati un modello inedito, costruito in Italia. Sergio Marchionne, mercoledì, prima di partire per gli Stati Uniti, con tutto il suo primo livello, durante una presentazione riservatissima, ha ulteriormente perfezionato i dettagli del piano industriale da cui emerge il futuro del gruppo. L’Europa è concentrata su quattro marchi «global brand»: Alfa Romeo, Fiat che punta su Panda e 500, due marchi all’interno dello stesso marchio, Jeep e Maserati. La vera sfida è sul rilancio di Alfa Romeo, forte della sua storia che ancora resiste anche al di fuori dei confini nazionali. Bianca Carretto