Il fatto del giorno
di Giorgio Dell'Arti
Bollettino odierno del dopo-Bataclan. Salah è ancora in fuga, la sua cintura esplosiva è stata trovata alla periferia di Parigi. Il Belgio e specialmente Bruxelles restano in stato d’assedio perlomeno fino a lunedì, ma intanto della ventina di arrestati nell’ultimo blitz - parecchio hollywoodiano - 17 sono stati rimessi in libertà. In Francia Hollande ha incontrato Cameron, il premier inglese risulta bellicoso quanto il presidente francese, la Charles De Gaulle, dal Mediterraneo, ha fatto partire i primi bombardieri. Tra le truppe di terra che combattono il califfato ci sono adesso anche cinquanta soldati americani. In Italia quattro marocchini di stanza a Bologna sono stati espulsi perché sospetti terroristi, intanto la nostra polizia ha passato a quella francese tutte le informazioni relative all’estate di Salah, trascorsa a far su e giù tra il Belgio e Bari, con sosta misteriosa in Grecia, e ritorno sulla medesima direttrice Bari-Belgio. Matteo Renzi ha visitato la camera ardente di Valeria Solesin, allestita in Venezia, presso la sede del Comune in Ca’ Farsetti.
• Vorrei sapere soprattutto della povera Valeria.
I funerali si svolgono oggi. Ci sarà Mattarella. Nell’albo degli ospiti ieri Matteo Renzi ha scritto: «Ciao Valeria, grazie per la tua testimonianza di cittadina e giovane donna». Poi, alla direzione del Pd, ha detto che gli fa venire i brividi il fatto che la maggioranza dei morti di Parigi sia più giovane di lui.
• Adesso voglio sapere dei quattro marocchini scoperti a Bologna.
Il sospetto più forte è determinato dal fatto che uno dei quattro, in un messaggio registrato, dice: «Allah, prendi il mio sangue» parole sulle quali è possibile costruire l’ipotesi di un prossimo sacrificio. Alfano ha spiegato: «Erano indagati per associazione con finalità di terrorismo, anche internazionale. Ho firmato questo decreto per motivi di sicurezza dello Stato». L’Antiterrorismo li pedinava da un pezzo.
• Poi c’è la storia dei servizi italiani che passano ai servizi francesi parecchie informazioni sul famigerato Salah.
Secondo i quotidiani “Le Soir” e “La Libre Belgique”, Salah è stato avvistato a bordo di una Bmw 3 o 5 lungo l’autostrada E40. Filava verso la Germania. La Procura ha detto che si tratta di un falso allarme. Di falsi allarmi come questi ne arrivano a decine. È certo invece il viaggio in Italia del terrorista, quest’estate, come documentato dai nostri investigatori. Fine luglio: Abdeslam Salah e il marocchino Ahmed Dahmani affittano una macchina in Belgio e con quella arrivano fino a Bari. Fanno il pieno e pagano i pedaggi con una carta prepagata. 1° agosto: Salah e Dahmani prendono il traghetto per Patrasso. In Grecia non adoperano la carta prepagata e le loro tracce si perdono (c’è forse qualcuno che paga per loro, in contanti). Dopo quattro giorni, eccoli di nuovo in Italia. La carta prepagata salda pedaggi e pieni, prendono una multa a Padova, poi spariscono. Nei quattro giorni di silenzio potrebbero essere andati in Turchia o addirittura in Siria. Potrebbero anche aver incontrato Abdelhamid Abaaoud (la mente del venerdì 13, morta nel covo di rue Courbillon), che però in quei giorni risulta a Bruxelles. Quello che è interessante è che quella stessa carta ricomincia a funzionare in Belgio e non smette di funzionare fino al 13 novembre. Dahmani, il compagno di viaggio di Salah, è stato catturato ad Antalya tre giorni fa. Avrebbe fatto i sopralluoghi preventivi sui luoghi del massacro. Di Salah, invece, non si sa niente.
• Secondo me c’è il cadavere da qualche parte. La storia del giubbetto esplosivo?
È una cintura esplosiva, piena di bulloni e perossido di acetone. È stata trovata a Montrouge, banlieu di Parigi. Bulloni e perossido erano contenuti anche nelle altre cinque cinture adoperate dagli shahid quella sera. Con un caricatore sul davanti e un altro dietro. Salah stava a Montrouge e poi a Chatillon quando vennero a prenderlo con una Golf per riportarlo in Belgio. Certo, se doveva farsi saltare in aria, e poi ha avuto paura, è strano che chi è venuto a prenderlo lo abbia lasciato vivo.
• Infine le notizie sulla guerra, i bombardamenti.
Cameron vorrebbe affiancare i suoi caccia a quelli di Hollande. Ma il Parlamento glielo impedisce.
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