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 2015  novembre 24 Martedì calendario

La battaglia dei vaccini che dura da tre secoli. Il fronte del no parla di danni neurologici, di autismo e di cancro, ma nessuno di questi timori è mai stato confermato

La storia dei movimenti antivaccinali è antica quanto la vaccinazione, ma nessuno dei loro timori è mai stato confermato. Alla fine del 700, l’inventore della vaccinazione, Edward Jenner, scoprì che era più efficace immunizzare gli esseri umani infettandoli con vaiolo vaccino che con quello umano attenuato. Fu allora che si comprese l’importanza della profilassi di massa: l’Inghilterra, con il Vaccination Act, stabilì l’obbligo per i neonati di tre mesi (1853), poi per i quattordicenni (1867); la Francia per i soldati dell’esercito napoleonico. Nonostante la mortalità del vaiolo raggiungesse il 30% rispetto al 2 di quella associata ad infezioni veneree, una parte della società e della Chiesa, compreso papa Leone XII, si oppose in nome della promiscuità tra sangue animale e umano. Nel 1902, durante un’epidemia di vaiolo nel Massachusetts, Henning Jacobson rifiutò la vaccinazione appellandosi al diritto di curarsi come credeva: perse le battaglie legali e, nel 1905, la Corte Suprema stabilì che lo Stato può emanare leggi obbligatorie in caso di malattie rischiose per la società. Nel 1970 il vaccino trivalente fu accusato di aver provocato danni neurologici in 36 bambini al Great Ormond Hospital di Londra. Documentari e articoli alimentarono la polemica causando un brusco calo di vaccinazioni, ma una commissione d’indagine e un comitato indipendente di esperti confermarono la sicurezza del vaccino. Un medico, Gordon Stewart, capeggiò gli oppositori e servì un programma nazionale che analizzò le malattie neurologiche dei bambini tra 24 e 36 mesi ricoverati nel Regno Unito per stabilire la non responsabilità dei vaccini e annullare le cause di risarcimento. Il 1988 è l’anno della bufala che lega il trivalente all’autismo montata dal britannico Wakefiled con un articolo su Lancet (poi ritrattato). Il medico venne radiato dall’albo per aver manipolato le prove e favorito un personale prodotto per la vaccinazione. All’influenza mediatica sui neogenitori di allora viene imputata l’epidemia di morbillo scoppiata tra gli adolescenti inglesi nel 2013. Nel 1999 l’accusa degli antivaccinisti cadde sul Thimerosal, un eccipiente per conservare il vaccino, sospettato di contenere mercurio. L’agenzia di controllo americana Fda dimostrò che si trattava di etil-mercurio, totalmente innocuo, ma la fobia sociale portò alcune case farmaceutiche a usare altri conservanti. Recentemente sono stati accusati e regolarmente discolpati altri eccipienti come formaldeide e squalene. L’ultimo “imputato” è l’innocuo esavalente accusato di indurre il cancro attraverso una «forte stimolazione immunitaria». Ma durante un solo anno di scuola i bambini ricevono una stimolazione immunitaria decine di volte superiore.