la Repubblica, 24 novembre 2015
Renato Mazzoncini, il «Luca Lotti dei trasporti» che potrebbe guidare le Ferrovie. È l’unico candidato alla successione di Michele Elia
È stato il protagonista della privatizzazione dell’Ataf, l’azienda dei trasporti di Firenze, e adesso potrebbe trovarsi a gestire un’operazione simile in un contesto ben più complesso, quello di Trenitalia. Uscirebbe ancora una volta dalla città dove il premier Matteo Renzi è stato sindaco per 5 anni il nome di un tecnico da consegnare a un ruolo nazionale delicatissimo. Quello di Riccardo Mazzoncini, laurea in ingegneria elettrotecnica al Politecnico di Milano è ormai rimasto l’unico nome candidato alla successione di Michele Elia. Il fatto che non ne girino più altri la dice lunga sulle sue chances.Nato a Brescia 47 anni fa, tre figli, da qualcuno in Toscana viene definito il “Luca Lotti dei trasporti”, per spiegare quanto forte sia il legame che ha guadagnato sul campo con il presidente del consiglio. Soprannomi a parte, Mazzoncini è considerato un manager brillante, che ha gestito una fase non facile della vicenda del trasporto pubblico in Toscana e ha sempre fatto crescere le aziende dove ha lavorato. All’Ataf è arrivato nel 2012 ma la sua carriera nel settore è iniziata ben prima. Dopo la laurea, tra il ‘92 e il ‘97 ha lavorato in una società di ingegneria di Ansaldo trasporti, dove si è occupato di ferrovie secondarie e Alta velocità ma anche della metro di Copenaghen. Nel ‘98 è entrato alla milanese Autoguidovie, di cui due anni dopo è diventato direttore generale. Tra le partecipazioni in aziende pubbliche prese dalla sua società negli anni c’è n’è anche una a Reggio Emilia, dove nel 2002 Mazzoncini ha conosciuto Graziano Del Rio. Nel 2011 Mauro Moretti ha costituito Busitalia, dopo la scissione della vecchia Sita, e quando c’era da scegliere l’amministratore delegato ha chiamato Mazzoncini per il suo lavoro ad Autoguidovie.Nel 2011 il sindaco Renzi ha rotto gli indugi sulla privatizzazione dell’Ataf, della quale si discuteva da tempo, visto che l’azienda perdeva 500mila euro al mese. La gara è stata fatta un anno dopo e l’ha vinta con un’offerta da 18,9 milioni di euro un’ati che aveva proprio Busitalia-Sita Nord come capofila. L’altro concorrente, il francese Ratp, è stato estromesso prima dell’apertura delle buste, così quella della società controllata da Ferrovie è rimasta l’unica offerta. Mazzoncini si è trovato al vertice dell’azienda dei trasporti fiorentina, la prima completamente privatizzata d’Italia. Intanto Busitalia continuava a crescere, ad esempio vincendo la gara per il trasporto in Umbria, ad un ritmo del 100% all’anno.Da poche settimane Busitalia ha perso la prima parte di una partita importantissima, quella della gara da 200 milioni di euro bandita dalla Toscana per gestire il trasporto pubblico regionale. C’è già una aggiudicazione provvisoria sempre ai francesi di Ratp, anche se Mazzoncini e i suoi sono ancora convinti di poter vincere perché all’altro concorrente mancherebbero alcuni requisiti per la partecipazione. Ma se le cose andranno come ora sembra altamente probabile, quando arriveranno i giorni decisivi della partita toscana l’ingegnere elettrotecnico lombardo potrebbe essere già a Roma, per succedere a due manager che curiosamente hanno la sua stessa laurea: Moretti e Elia.