Corriere della Sera, 24 novembre 2015
Arrivano duecento milioni per il Giubileo. Intanto l’Fbi lancia l’allerta «su tutti i viaggi su scala mondiale»
Dopo l’Fbi, che aveva avvertito sui possibili obiettivi a rischio terrorismo (San Pietro, il Duomo di Milano, la Scala) ora arriva l’allarme del Dipartimento di Stato americano, rivolto ai cittadini Usa: «Allerta su tutti i viaggi su scala mondiale», il monito. La segnalazione si basa sulle attività di Isis, Al Qaeda e Boko Haram e sul ritorno in patria di combattenti dalla Siria e dell’Iraq. Secondo il Dipartimento degli States i cittadini americani devono prestare «massima attenzione in tutti i luoghi pubblici, compresi i trasporti, e di essere vigili quando ci si trova in vacanza oppure coinvolti in eventi che richiamano molte persone». Il Dipartimento cita i recenti attacchi in Danimarca, nel Mali, a Parigi, in Turchia e in Nigeria. La scadenza dell’allerta è stata fissata per il 24 febbraio 2016 e, naturalmente, riguarda anche il Giubileo che si aprirà l’8 dicembre.
Per l’Anno Santo, intanto, il decreto è alla firma del capo dello Stato. Libererà fondi per 200 milioni di euro: 152,2 vanno al Campidoglio per mobilità, decoro e accoglienza di oltre 22 milioni di pellegrini. I rimanenti 47,8 milioni saranno assegnati alla Regione Lazio.
Ma da risolvere c’è anche il tema delle spese aggiuntive per la sicurezza dopo le stragi parigine. Il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan conferma che si tratta di un argomento «che stiamo valutando». L’Italia non ha ancora chiesto all’Europa la flessibilità sui conti: si valuta se 2-300 milioni di euro per la sicurezza possano essere inseriti nella nuova legge di Stabilità. La ministra delle Riforme Maria Elena Boschi è sicura: «Ci saranno più risorse per forze armate, dell’ordine e intelligence».
Fra i nodi del Giubileo c’è però anche la questione scioperi. Il presidente dell’Authority Roberto Alesse, ha incontrato il commissario di Roma Francesco Paolo Tronca per fare il punto, con riferimento a settori strategici per l’Anno Santo: trasporto pubblico, vigili urbani, rifiuti, sanità (di competenza regionale). Il tempo della moratoria, con un patto con i sindacati, sembra terminato. Ora si preannunciano provvedimenti drastici, non escluso il divieto di scioperare per i maxi eventi del Giubileo.
Ieri nella Capitale è scattato il piano di sicurezza: poliziotti sugli autobus dalla stazione Termini al Vaticano, lagunari sul Tevere e paracadutisti negli scali ferroviari. Per il prefetto Franco Gabrielli fra i «momenti più problematici» ci saranno la Settimana Santa e Pasqua. Proseguono i falsi allarmi, «ma dobbiamo verificarli tutti», sottolinea sempre Gabrielli. Negli ospedali, come l’Umberto I, rinviati gli interventi non urgenti. Padre Federico Lombardi, portavoce vaticano, è fiducioso: «Il successo del Giubileo non dipenderà dal numero dei fedeli».