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 2015  novembre 24 Martedì calendario

Un cartellino ogni gol: il talento sprecato di Berardi

Genio e sregolatezza. Una formula molto abusata, soprattutto nel mondo del calcio, ma che si adatta perfettamente all’attaccante del Sassuolo Domenico Berardi, 21 anni.
Dopo l’espulsione rimediata domenica contro il Genoa il puntero neroverde è il calciatore con il maggior numero di sanzioni disciplinari nelle ultime tre stagioni di A: in 71 apparizioni ha rimediato 27 cartellini gialli e 3 rossi. Ed è lo stesso giocatore più prolifico d’Europa, sotto i 21 anni, con 31 gol realizzati in due anni di Serie A. Lo stesso che due anni fa non rispose alla convocazione dell’Under 19 perché risultava irreperibile, senza poi dare alcuna spiegazione sul perchè di questa assenza. Venne anche sospeso da tutte le nazionali per nove mesi. Infine nell’unica occasione in cui è stato chiamato nella nazionale maggiore (a ottobre) ha fatto dietrofront per un problema fisico.
Arrigo Sacchi lo ha definito «un giocatore di grandissimo talento, un calciatore moderno che gioca con e per la squadra a tutto campo e tempo. La vivacità, le intuizioni, il temperamento, la forza fisica unita a una buona tecnica fanno parte del suo bagaglio». Ma quando era responsabile delle giovanili azzurre, disse: «Berardi ha violato delle regole. Non sapevamo dove fosse», dopo non aver risposto alla convocazione dell’Under 19.
Una personalità debordante che l’attaccante, in alcune situazioni, non riesce a gestire. Ultima prova: il raptus che lo ha colpito a Marassi e che lo ha portato all’espulsione. Prima scalciando da terra Ansaldi e poi minacciando Perotti con una finta «testata». Ora rischia tre turni di squalifica.