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 2012  marzo 07 Mercoledì calendario

In Italia

Il Presidente della Repubblica è Giorgio Napolitano
Il Presidente del Senato è Renato Schifani
Il Presidente della Camera è Gianfranco Fini
Il Presidente del Consiglio è Mario Monti
Il Ministro degli Interni è Anna Maria Cancellieri
Il Ministro degli Esteri è Giulio Terzi di Sant’Agata
Il Ministro della Giustizia è Paola Severino
Il Ministro dell’ Economia e delle Finanze è Vittorio Grilli
Il Ministro di Istruzione, università e ricerca è Francesco Profumo
Il Ministro del Lavoro e delle politiche sociali è Elsa Fornero
Il Ministro della Difesa è Giampaolo Di Paola
Il Ministro dello Sviluppo economico è Corrado Passera
Il Ministro delle Politiche agricole è Mario Catania
Il Ministro di Infrastrutture e trasporti è Corrado Passera
Il Ministro della Salute è Renato Balduzzi
Il Ministro di Beni e Attività culturali è Lorenzo Ornaghi
Il Ministro dell’ Ambiente è Corrado Clini
Il Ministro degli Affari europei è Enzo Moavero Milanesi (senza portafoglio)
Il Ministro di Affari regionali, turismo e sport è Piero Gnudi (senza portafoglio)
Il Ministro della Coesione territoriale è Fabrizio Barca (senza portafoglio)
Il Ministro della Cooperazione internazionale e integrazione è Andrea Riccardi (senza portafoglio)
Il Ministro di Pubblica amministrazione e Semplificazione è Filippo Patroni Griffi (senza portafoglio)
Il Ministro dei Rapporti con il Parlamento è Dino Piero Giarda (senza portafoglio)
Il Governatore della Banca d’Italia è Ignazio Visco
Il Presidente della Fiat è John Elkann
L’ Amministratore delegato della Fiat è Sergio Marchionne
Il Segretario Nazionale dei Popolari per il Sud è Clemente Mastella

Nel mondo

Il Papa è Benedetto XVI
Il Presidente degli Stati Uniti d’America è Barack Obama
Il Presidente del Federal Reserve System è Ben Bernanke
Il Presidente della BCE è Mario Draghi
Il Presidente della Federazione russa è Dmitrij Medvedev
Il Presidente del Governo della Federazione russa è Vladimir Putin
Il Presidente della Repubblica Popolare Cinese è Hu Jintao
La Regina del Regno Unito è Elisabetta II
Il Premier del Regno Unito è David Cameron
La Cancelliera Federale di Germania è Angela Merkel
Il Presidente della Repubblica francese è Nicolas Sarkozy
Il Primo Ministro della Repubblica francese è François Fillon
Il Re di Spagna è Juan Carlos I
Il Presidente del Governo di Spagna è Mariano Rajoy Brey
Il Comandante Supremo delle Forze Armate dell’ Egitto è Mohammed Hoseyn Tantawi
Il Primo Ministro di Israele è Benjamin Netanyahu
Il Presidente della Repubblica Turca è Abdullah Gül
Il Presidente della Repubblica Indiana è Pratibha Patil
Il Primo Ministro della Repubblica Indiana è Manmohan Singh
La Guida Suprema dell’ Iran è Ali Khamenei
Il Presidente dell’ Iran è Mahmud Ahmadinejad

Ieri il nostro ministro degli Esteri, Giulio Terzi, ha convocato l’ambasciatore indiano Debabrata Saha e gli ha ribadito che le misure prese nei confronti dei due marò sono «inaccettabili» e che anche l’attenuazione del regime della detenzione dei due italiani «non è soddisfacente». I due marò, come si sa, sono stati arrestati l’altro giorno e trasferiti nel carcere di Trivandrum. Gli è stato solo concesso di non stare con i detenuti comuni, di continuare a indossare la divisa, di mangiare italiano, di ricevere visite ogni giorno per un’ora. I due marò sono il maresciallo Massimiliano Latorre, 44 anni, sposato e con quattro figli, e il sergente Salvatore Girone, 34 anni, anche lui sposato e con due figli. Li accusano di aver ucciso due pescatori, scambiati per pirati. Le famiglie stanno andando in India, per far visita ai loro congiunti in quell’ora quotidiana di permesso. I due si stanno comportando con molta fierezza, «siamo italiani e ci comportiamo da italiani», frase detta al ministro Terzi quando è andato a trovarli. Si sono tagliati i capelli e hanno la barba in ordine. Gli hanno pure portato dall’Italia, oltre alle sigarette e a qualche giornale, dei tarallini pugliesi con i semi di finocchio. Gli indiani pensano tuttavia che siano degli assassini, i politici locali che hanno le elezioni alle porte cavalcano il forte sentimento anti-italiano della popolazione, India Today è uscita con una copertina in cui si vedono i due marò e il titolo «I banditi italiani del mare». Il ministro Terzi, nell’incontro di ieri, ha fatto perno anche su questi episodi per invitare l’ambasciatore indiano a trasmettere al governo di New Delhi e alle autorità del Kerala la fortissima preoccupazione per il clima di tensione e di forte risentimento anti-italiano che si registra in India e in particolare nella regione interessata, con un possibile grave pregiudizio sulla correttezza del procedimento giudiziario in corso.

• Terzi non era stato in India pochi giorni fa? Non poteva manifestargli le preoccupazioni eccetera in quel momento? Poteva magari non andarci, per protesta.

Lo stesso ministro ha spiegato ai suoi colleghi di governo che non andare sarebbe stato un insulto e avrebbe aggravato ulteriormente la situazione. L’incontro era stato programmato da due mesi e aveva un obiettivo soprattutto commerciale. L’Italia è il quarto partner commerciale dell’India. D’altra parte si dice – sono notizie che circolano con insistenza e che sono anche apparse sui giornali – che in generale la linea della Farnesina sarebbe risultata troppo debole, troppo arrendevole, troppo incerta. Nel consiglio dei ministri di lunedì sera Monti avrebbe espresso parecchi dubbi sulla condotta adottata finora. Segue a questo punto la vicenda in prima persona. La convocazione di ieri dell’ambasciatore va letta, probabilmente, in questo quadro. Monti, d’altra parte, deve dar conto delle sue azioni anche al centro-destra che per bocca di La Russa, Frattini, Crosetto e, riservatamente, anche di Fini ha giudicato l’azione del governo assolutamente insufficiente. La Russa e Giorgia Meloni hanno organizzato ieri sera una maratona oratoria davanti al Pantheon.

Che cosa rischiano i due?

Anche la pena di morte, se gli indiani insisteranno a voler fare il processo in casa loro.

Quali sono, processualmente parlando, i punti a nostro vantaggio?

Sembra assodato che la Enrica Lexie, al momento dell’episodio, si trovasse a 22 miglia nautiche dalla costa, quindi in acque internazionali. I buchi dei proiettili sull’imbarcazione sono troppo larghi per il calibro 5,56 in dotazione ai marò. Prescindiamo per ora dalle dichiarazioni di Latorre e Girone che, nel loro rapporto ufficiale, sostengono di aver sparato in acqua e in aria.

• E i punti contrari?

Fredy John Bosco, comandante del peschereccio indiano St Anthony. Stava dormendo sotto coperta, i primi spari lo svegliarono, «sono salito in fretta e, nella cabina centrale, c’era Valentine, a terra. Perdeva sangue dalla bocca, dalle orecchie, dal naso. In agonia. Ho alzato lo sguardo e ho visto esanime il corpo di Binki. A centocinquanta metri c’era la nave italiana, di dimensioni molto grandi. Ho visto distintamente uomini che, armati, dalla nave, continuavano ancora a sparare contro di noi. Quante volte? Sicuramente ho visto una ventina di lampi, tutti ravvicinati. Non saprei dire esattamente quanto è durata l’azione».

I giudici ci sono ostili? C’è davvero un pregiudizio verso di noi?

Alle prove balistiche, ancora in corso, sono stati ammessi due carabinieri italiani a cui però è vietato aprire bocca. Il clima è quello che è. Ci sono inoltre questioni politiche: mettersi contro gli italiani, in questo momento, porta voti. Il sospetto che sia tutta una manovra per dissuadere gli armatori a imbarcare squadre militari di difesa contro i pirati c’è. Cicchitto vuol cambiare la legge e stabilire che i nostri militari non devono più salire a bordo delle navi mercantili. Può darsi che sia questo il prezzo da pagare per la liberazione dei due marò.


[Giorgio Dell’Arti, Gazzetta dello Sport 7 marzo 2012]

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