Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2012  marzo 07 Mercoledì calendario

Mazzette per un milione alla Lega. Indagato Boni, bufera in Lombardia

• Il presidente del Consiglio regionale lombardo Davide Boni della Lega da ieri è indagato per corruzione dalla Procura di Milano per una mazzetta di un milione di euro, che in parte sarebbero stati utilizzati per finanziare il Carroccio. L’inchiesta affidata al procuratore aggiunto Alfredo Robledo e al pm Paolo Filippini parte dalle rivelazioni dell’architetto Michele Ugliola che in interrogatorio ha parlato di tangenti pagate per la realizzazione di un centro commerciale a Cassano d’Adda, all’epoca in cui Boni era assessore all’Urbanistica nella giunta di Roberto Formigoni. Tra gli altri indagati anche il capo della segreteria dell’esponente del Carroccio, Dario Ghezzi, l’ex consigliere provinciale del Carroccio Marco Paoletti e l’immobiliarista Luigi Zunino (ex numero uno di Risanamento). La Lega è sotto choc. Umberto Bossi ha commentato: «Vogliono sfasciarmi il partito, ma noi andiamo avanti. E chi se ne frega dei giudici». Il partito ha dato a Boni un ultimatum di ventiquattr’ore per chiarire la sua posizione. Dopo deciderà formalmente se chiedergli di dimettersi. L’interessato ha dichiarato: «Sono totalmente estraneo a questa cosa. Non è il primo avviso di garanzia che ricevo, la magistratura deve fare il suo lavoro, ma io sono sereno». Formigoni ha cercato di minimizzare: «Mi auguro che Boni riesca presto a dimostrare la sua totale estraneità. Anche per lui vale la presunzione di innocenza. Se fossero dimostrati degli atti dannosi siamo pronti a costituirci parte civile, ma aspettiamo. L’opposizione abbaia, ma in realtà, nemmeno lei vuole le elezioni». [Montanari, Rep]

• Montanari su Rep ricorda che il presidente del Consiglio regionale è il quarto ex assessore di Formigoni ha finire sotto inchiesta da parte della magistratura. Nei mesi scorsi sono stati arrestati i pidiellini Massimo Ponzoni e Franco Nicoli Cristiani, che facevano parte dell’ufficio di presidenza di Boni. Come l’ex Pd Filippo Penati, anch’egli finito sotto inchiesta per corruzione sulla riqualificazione delle ex aree Fack a Sesto San Giovanni.