Rassegna, 7 marzo 2012
Timori per il default Greco, crollano le Borse
• Ieri le Borse europee hanno bruciato 188 miliardi di euro. Milano ha chiuso con un ribasso del 3,39%. Si è indebolito anche l’euro: 1,3118 sul dollaro mentre lo spread oscilla intorno ai 330 punti. La preoccupazione maggiore per i mercati deriva dalla scadenza di domani, giovedì 8 marzo, quando i creditori privati dovranno pronunciarsi sul piano di ristrutturazione del debito greco. Si diffondono voci su una soglia di adesione a rischio. Eppure da Atene giungono notizie tranquillizzanti: pare che già adesso il 50% dei creditori abbia aderito all’operazione. C’è la convinzione che, alla fine, s’arriverà almeno all’80%, superando quindi il tetto minimo del 75%. Analoghe le simulazioni delle principali banche centrali, mentre l’Iif (Institute of international finance) annuncia che 12 grandi banche internazionali intendono aderire allo swap. Tra queste ci sono Intesa San Paolo e Unicredit. Lo stesso Iif calcola in oltre 1.000 miliardi di euro il costo per l’economia globale di un eventuale default incontrollato di Atene. [Polidori, Rep]