Nino Sunseri, Libero 7/3/2012, 7 marzo 2012
IL FISCO BATTE IL FERRO CONTESTATI 5 MILIONI DI EVASIONE AL CANTANTE
Il cantante Tiziano Ferro è entrato ufficialmente nella squadra degli evasori famosi, insieme a Valentino Rossi, Flavio Briatore, Luca Laurenti e tanti altri vip del mondo dello spettacolo e dello sport. Il cantante è accusato di aver evaso 5 milioni di euro di tasse e di doverne pagare altrettanti in sanzioni. Dieci milioni di euro che l’Agenzia delle entrate gli contesta e che deve pagare. Il cantante non ha commentato.
Gli viene contestato è il trasferimento di residenza a Londra, un escamotage sospetto che usano in parecchi vip per non pagare le tasse in Italia.
La Procura di Latina, che ha aperto l’inchiesta, lo accusa di evasione fiscale. I fatti sotto la lente di ingrandimento si riferiscono all’epoca in cui il cantante si stava trasferendo nella capitale britannica, tra il 2006 e il 2008. A riportare la notizia è il quotidiano “Latina Oggi”. Nei giorni scorsi l’agenzia delle entrate ha inviato al Pm un’informativa sugli accertamenti fiscali eseguiti negli scorsi anni.
L’ipotesi è che il cantante, pur avendo trasferito la residenza all’estero, non abbia trascorso fuori Italia il tempo necessario a rendere effettivo il trasloco. Quindi è tenuto a versare allo Stato italiano le tasse non pagate. Ferro si è difeso dicendo che il tempo trascorso all’estero era dovuto al suo lavoro di cantante e ai numerosi tour internazionali.
Nel frattempo gli utenti di facebook scherzano sull’accaduto prendendo in giro il famoso cantante. Ecco uno dei numerosi commenti-parodia che girano nel famoso social network: «La differenza tra me e te... evado le tasse e trasferisco la residenza a Londra, mentre tu risiedi in Italia e rimani in mutande perché dichiari tutto...».
Tiziano Ferro è, però, solo l’ultimo vip in ordine cronologico pizzicato per il vizietto di dimenticarsi delle tasse. Valentino Rossi nel 2008 se l’è cavata patteggiando per trentacinque milioni di euro. L’anno prima si era visto contestare dal Fisco sessanta milioni d’imponibile non dichiarato per i quattro anni 2000-2004. Valentino, come si sospetta abbia fatto Tiziano Ferro, aveva sfruttato una fittizia residenza fiscale a Londra per aggirare le tasse.
Vasco Rossi versò circa 5,5 milioni di euro già nel 2008 per fare pace con l’erario. Giancarlo Fisichella aveva sfruttato impropriamente i vantaggi della residenza a Montecarlo e nel 2007 dopo avere ricevuto una cartella esattoriale da 17,2 milioni di euro ha aderito ad un concordato ottenendo così uno sconto. Ha versato nelle casse dello stato 3,8 milioni di euro. Anche il celeberrimo tenore Luciano Pavarotti, scomparso nel 2007, ha avuto problemi con il Fisco. Ha chiuso un lungo duello con gli agenti delle tasse accettando di patteggiare con il pagamento di 25 milioni di lire, una cifra che oggi supererebbe di gran lunga i 3 milioni di euro. Certo un bello sconto. Al punto da chiedersi se valga davvero pagare oppure non è meglio aspettare. Magari si riesce a pagare meno.
Nino Sunseri