Luigi Grassia, La Stampa 7/3/2012, 7 marzo 2012
Con 28,1 milioni di passeggeri trasportati nel 2011 in Italia, Ryanair è diventata la compagnia aerea più grande del Paese, superando Alitalia»
Con 28,1 milioni di passeggeri trasportati nel 2011 in Italia, Ryanair è diventata la compagnia aerea più grande del Paese, superando Alitalia». Lo ha annunciato Melisa Corrigan, che di mestiere fa il Sales & Marketing manager di Ryanair. La Corrigan sottolinea che «Alitalia nel 2011 ha trasportato 25 milioni di passeggeri. Era anche il nostro obiettivo, ma siamo cresciuti più del previsto e abbiamo chiuso l’anno con più di 28 milioni di passeggeri. Nel 2010 c’era stato con un testa a testa, 23,3 milioni per noi e 23,4 per Alitalia. Ma quest’anno la compagnia aerea più grande siamo diventati noi». Ma è vero? I numeri citati, 28 contro 25 milioni di passeggeri, sono quelli forniti dalle stesse compagnie Ryanair e Alitalia, e il trend del mercato su più anni rende il sorpasso verosimile, ma ieri risultava impossibile trovare un’autorità super partes che desse il crisma dell’ufficialità. Al telefono con la Stampa, Vito Riggio, presidente dell’Enac (ente di controllo sul traffico aereo), osservava che «noi non siamo in grado di certificare i numeri di Ryanair, perché non li dà a noi. Ryanair è regolata dall’Autorità irlandese, a cui risponde per tutto, anche per la sicurezza». Beh, questa sì che è integrazione europea. «Eh già - risponde Riggio - forse è l’unico settore in cui l’integrazione europea è vera». Però le autorità aeronautiche nazionali, per quanto si coordino fra loro e si parlino, restano distinte. Alla ricerca di un giudice terzo che certifichi i numeri si può provare a fare il numero di telefono della Iata (la federazione mondiale delle compagnie) che però delude: «Ryanair non è nostra socia», come tutte o quasi tutte le low cost. Un tentativo anche con Assaeroporti, che federa gli scali italiani, e dovrà pur conteggiare i transiti, ma neanche qui va bene: «I nostri numeri sono aggregati per aeroporto e per tipologia di trasporto, ma non per compagnia». Insomma per il numero dei passeggeri fa fede quello che ogni compagnia dice di se stessa, comunque ripetiamo, l’ipotesi del sorpasso è verosimile visti i trend, casomai si può obiettare che il confronto rischia di essere fra le mele e le pere: i 28 milioni di biglietti low cost di Ryanair valgono molto meno dei 25 milioni di Alitalia. Low cost significa a basso costi e proprio i biglietti a prezzo stracciato sono la forza di Ryanair. Comunque gli irlandesi cantano vittoria: «Per noi - dice ancora Melisa Corrigan - è un risultato importante perché l’Italia è il nostro secondo mercato dopo quello di Gran Bretagna e Irlanda sommate». La compagnia di Michael O’Leary vanta anche di essere diventata numero uno in altri mercati nazionali: in un Paese importante come la Spagna e anche nelle piccole Ungheria e Lituania. E nel 2012 Ryanair in Italia conta di crescere a 30 milioni. La compagnia irlandese calcola che la sua attività per gli italiani corrisponde a «un risparmio complessivo di 2,8 miliardi di euro rispetto alle tariffe praticate da Alitalia». Senza dubbio Ryanair ha favorito un boom aprendo il mercato aereo anche a fasce di pubblico che a costi ordinari avrebbero rinunciato a volare. Ma l’Alitalia di Roberto Colaninno non sta a guardare e ha annunciato l’integrazione con le compagnie WindJet e Blue Panorama, anche per rafforzarsi nei voli low cost. P olemizza con Ryanair la Uiltrasporti. Secondo il segretario generale Luigi Simeone «non è né interessante né equo il paragone fra una compagnia low cost e una compagnia di bandiera come Alitalia, soggetta a regolamentazioni e vincoli in Italia, del tutto assenti nelle compagnie straniere e a basso costo che operano nel nostro mercato».