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 2014  maggio 12 Lunedì calendario

In Italia

Il Presidente della Repubblica è Giorgio Napolitano
Il Presidente del Senato è Pietro Grasso
Il Presidente della Camera è Laura Boldrini
Il Presidente del Consiglio è Matteo Renzi
Il Ministro dell’ Interno è Angelino Alfano
Il Ministro degli Affari Esteri è Federica Mogherini
Il Ministro della Giustizia è Andrea Orlando
Il Ministro dell’ Economia e delle Finanze è Pier Carlo Padoan
Il Ministro di Istruzione, università e ricerca è Stefania Giannini
Il Ministro del Lavoro e delle politiche sociali è Giuliano Poletti
Il Ministro della Difesa è Roberta Pinotti
Il Ministro dello Sviluppo economico è Federica Guidi
Il Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali è Maurizio Martina
Il Ministro di Infrastrutture e trasporti è Maurizio Lupi
Il Ministro della Salute è Beatrice Lorenzin
Il Ministro di Beni e attività culturali e turismo è Dario Franceschini
Il Ministro dell’ Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare è Gian Luca Galletti
Il Ministro degli Affari regionali è Maria Carmela Lanzetta (senza portafoglio)
Il Ministro per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione è Marianna Madia (senza portafoglio)
Il Ministro per le Riforme Costituzionali e i rapporti con il Parlamento è Maria Elena Boschi (senza portafoglio)
Il Governatore della Banca d’Italia è Ignazio Visco
Il Presidente di Fca è John Elkann
L’ Amministratore delegato di Fca è Sergio Marchionne

Nel mondo

Il Papa è Francesco I
Il Presidente degli Stati Uniti d’America è Barack Obama
Il Presidente del Federal Reserve System è Janet Yellen
Il Presidente della BCE è Mario Draghi
Il Presidente della Federazione russa è Vladimir Putin
Il Presidente del Governo della Federazione russa è Dmitrij Medvedev
Il Presidente della Repubblica Popolare Cinese è Xi Jinping
La Regina del Regno Unito è Elisabetta II
Il Premier del Regno Unito è David Cameron
La Cancelliera Federale di Germania è Angela Merkel
Il Presidente della Repubblica francese è François Hollande
Il Primo Ministro della Repubblica francese è Manuel Valls
Il Re di Spagna è Juan Carlos I
Il Presidente del Governo di Spagna è Mariano Rajoy Brey
Il Presidente facente funzioni dell’ Egitto è Adly Mansour
Il Primo Ministro di Israele è Benjamin Netanyahu
Il Presidente della Repubblica Turca è Abdullah Gül
Il Presidente della Repubblica Indiana è Pranab Mukherjee
Il Primo Ministro della Repubblica Indiana è Manmohan Singh
La Guida Suprema dell’ Iran è Ali Khamenei
Il Presidente dell’ Iran è Hassan Rohani

Oggi ci occupiamo dell’arresto all’aeroporto di Nizza della signora Chiara Rizzo. Notizia da prima pagina, benché il nome di Chiara Rizzo, alle persone normali, non dica assolutamente niente.

Già, infatti. Chi è?La moglie di Amedeo Matacena. Questo le rende il quadro più chiaro?  

Matacena... Matacena... Mi vengono in  mente la Calabria e Forza Italia... Sta in galera?
È latitante. L’altro giorno, con una piccola retata, sono state arrestate sette persone. Tra queste c’era l’ex ministro Scajola, quello della casa al Colosseo comprata per quattro soldi a sua insaputa. I magistrati della Divisione distrettuale antimafia di Reggio Calabria accusano Scajola di aver aiutato Matacena a scappare o almeno a restare latitante. La storia di Matacena è da raccontare. Lei ha detto “Calabria”, ma l’uomo è nato a Catania, e suo padre, Amedeo Matacena senior, era di Napoli. Questo padre, prima antifascista, poi socialdemocratico, poi liberale, infine schierato con i fascisti reggini del “Boia chi molla”, ebbe l’idea di scendere da Napoli in Calabria per mettere in mare il servizio di traghetti tra Messina e Reggio Calabria, recuperando certi vecchi scafi della guerra in condizioni buone. Divenuto ricco, sposò una donna bellissima, che si chiama Raffaella “Raffy” De Carolis, umbra e miss Italia nel 1962. La Raffy sta adesso agli arresti anche lei.  

Cioè è la madre del Matacena latitante.
Esatto. Il Matacena latitante, da giovane, fece la vita che fanno i figli di papà come lui, sia detto senza il minimo disprezzo. Belle donne, macchine, i traghetti, la politica. Disinvolto e con cravatte indimenticabili. Si fece eleggere deputato con Forza Italia nel 1994, poi di nuovo nel 1996. Era già stato consigliere comunale e regionale, però con il Pli. Tutto filava alla grande – soldi, potere e belle donne – quando i magistrati ci misero lo zampino. Inchiesta Olimpia sulle ‘ndrine e la certezza dei magistrati che Matacena sia collegato al clan Rosmini. Clan Rosmini, cioè un centinaio di omicidi.


• In che senso i magistrati pensano che Matacena abbia a che fare con questo clan Rosmini?
È il «concorso esterno in associazione mafiosa». Sa, quel reato che non esiste nel codice: è un fatto che hai aiutato la ‘ndrangheta anche se, formalmente, non ne facevi parte. In ogni caso, alla condanna del 2001 succedono i soliti balletti tra un appello e l’altro, Cassazione, rifacimenti di processo eccetera e la sentenza diventa definitiva, cioè Matacena – nel frattempo non più ricandidato – deve effettivamente andare in galera, solo nel 2012. Ma a quel punto non lo trovano più: è scappato all’estero, ha girato un po’ in posti fidati e alla fine è sbarcato a Dubai, negli Emirati arabi, dove lo fermano. Non abbiamo accordi per l’estradizione da Dubai, e quindi Matacena se ne resta in quel paese abbastanza al sicuro. Gli emiri gli hanno solo ritirato il passaporto. L’altro giorno s’è fatto intervistare via Skype dai giornalisti italiani. Smentisce di voler andare in Libano, dice che non si tratta affatto di un esilio dorato, c’è di mezzo una famiglia, con moglie e due figli, «campo» ha detto «facendo il maitre in un locale».  

Eravamo partiti da una certa Chiara Rizzo.
È la moglie. Di Messina. Quarantatre anni. Bella donna anche lei, in rete si trovano sue foto dove si mostra piacevolmente generosa di scollatura. Bella, bionda e con gli occhi azzurri, ripeto, anche se ci sono sue intercettazioni in cui la si sente dire: «Ah, va bene, questo che cazzo me ne fotte, voglio dire! Io pensavo che avevano aperto una indagine di cazzo! Ma che c’entra, pensano una indagine... ma che c’entro io?». Le donne, e magari anche gli uomini, pensano che per avere charme basti la griffe e l’avvenenza che t’ha regalato madre natura. Poi però aprono bocca.  

Che ha fatto?
Ha chiesto aiuto a Scajola per il marito. Da cui, nel frattempo, si è separata, però secondo i magistrati solo per finta. Scajola s’è messo nei guai concedendo questo aiuto, ed è finito dentro perché secondo i magistrati ha aiutato il latitante a fare il latitante. Una grande questione è come mai Scajola, sposato e con una figlia, sia caduto nella trappola di rispondere di sì alla signora che chiedeva aiuto, e che adesso dovrà essere estradata da Nizza in Italia (lei dice che stava tornando per conto suo e si sarebbe consegnata già ieri sera). C’è un’altra intercettazione in cui Scajola, piuttosto alterato, dice alla signora Chiara Rizzo appena uscita dallo studio di un professionista svizzero che, forse trattenendola troppo a lungo,  l’aveva ben volentieri aiutata nella gestione di certi fondi: «Pappa e ciccia non si fa! Pappa e ciccia non si fa! Pappa e ciccia non si fa!». Sta forse in queste esclamazioni, dolorose e fanciullesche, la risposta al perché, richiesto di aiuto, lo sventurato ex ministro abbia risposto.
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