Paolo Bracalini, Il Giornale 12/05/2014, 12 maggio 2014
DA MPS AI CLUB SENZA UN EURO IL MODELLO SIENA HA FATTO CRAC
Il «groviglio armonioso» di poteri (banca, partito, città) si è tramutato, come temeva qualcuno, in «groviglio bituminoso ». Da città modello, ricca, autarchica – con la quarta banca nazionale tra le mura di casa – a esempio negativo di intreccio tra politica e affari. La roccaforte (rossa) si sgretola e i pezzi franano uno dopo l’altro. «Non ruberete anche nostra fede» scrivono i tifosi del Mens Sana Siena, la squadra di basket cittadina, sullo striscione srotolato davanti a Rocca Salimbeni, sede del Monte dei Paschi. Anche loro, a cascata dopo i guai della banca, stanno andando a rotoli. La società è in liquidazione da febbraio, dopo che i soci non hanno approvato un bilancio in perdita per 5,4 milioni di euro. Non basta, perché un’indagine della Gdf ha portato all’arresto dell’ex presidente della MensSana, Ferdinando Minucci, per «attività di frode fiscale finalizzate al pagamento in nero a noti campioni della società sportiva». Il club senese non potrà iscriversi al prossimo campionato, e rischia di vedersi revocati gli scudetti vinti. Il Mps c’entra anche col default della pallacanestro a Siena, come in tutto. La banca, sotto la guida di Giuseppe Mussari, l’ex presidente indagato, grande tifoso della Mens Sana, ha riempito di soldi le casse del club, qualcosa come 100 milioni di euro in sette anni, coprendo di fatto le spalle ai vertici del club per le spericolateoperazioni che hanno portato la squadra alla bancarotta. Proprio quel «sistema Mens Sana» (8 scudetti) che Walter Veltroni, da segretario del Pd, celebrava come modello da seguire, scherzando in pubblico con Mussari sulle sue «gufate» in occasione delle partite con la Virtus Roma. Il groviglio bituminoso.
Per la banca Mps, alle prese con un aumento di capitale per risalire dal baratro, i pm hanno chiesto l’archiviazione dell’indagine per responsabilità oggettiva. Resta in piedi quella sui suoi ex vertici, Mussari e Vigni(ex direttore generale), che nellascellerata acquisizione di Antonveneta ad un prezzo fuori mercato avrebbero agito, scrivono i magistrati, in base ad «interessi e sollecitazioni esterne allabanca, e ascrivibili in prima battuta al panorama politico locale e nazionale». Per soddisfare cioè il partito di riferimento dei top manager Mps, il Pd. Quel groviglio nefasto che ha affossato anche i conti di un’altra istituzione cittadina,l’Università (colonizzata dal partito: dall’ex ministro Luigi Berlinguer alla moglie di D’Alema). L’Ateneo ha accumulato perdite per 200milionidi euro, un crack – anche qui coperto in passato dalle generose maniche di Mps – su cui indaga la magistratura, che l’anno scorso ha rinviato a giudizio 14 persone, tra cui due ex rettori, direttori amministrativi e i revisori dei conti. Secondo l’accusa gli indagati avrebbero «gonfiato bilanci per far apparire sano lo stato di salute dell’istituzione contabilizzando residui attivi inesistenti per decine di milioni». Giochi di prestigio molto simili a quelli avvenuti in Mps, e nel club di basket finanziato da Mps. Un groviglio criminoso.
I tentacoli arrivano ovunque a Siena. È finita al vaglio della Corte dei conti la relazione dell’ex commissario comunale (la giunta si era sciolta nel 2012) che quantificava in 16 milioni il rosso delle casse del Comune di Siena, che si aggiungono a 300 milioni di debiti pregressi, malgrado i 230 milionipompati nell’ultimo decennio dalla Fondazione Mps. Grane anche all’Asl di Siena, dove le indagini hanno accertata un buco di 10 milioni di euro (anche se si sospetta sia più profondo) e su cui la Procura di Firenze ha aperto un’inchiesta, che ha toccato anche l’ex direttore generale dell’azienda sanitaria senese, Laura Benedetto. Moglie del governatore Pd della Toscana, Enrico Rossi (ex assessore regionale alla Sanità). E il Siena calcio? Il club è in profonda crisi e ha sfiorato il fallimento trovando un accordo con i creditori (a febbraio i debiti ammontavanoa 1,5 milioni di euro, e il presidente Massimo Mezzaroma è pronto a vendere. In altri tempi sarebbe intervenuta Mps, ma ora le cose sono cambiate, come ha spiegato il sindaco Pd (renziano) Bruno Valentini: «Mps ha le mani legate perché è sotto finanziamento governativo e sta facendo fronte all’aumento di capitale ». Nel frattempo è partita laspending reviewdel Siena. I calciatori pranzano a casa e vanno allo stadio con la propria auto. Aboliti anche alberghi e ritiri, per evitare il crack che incombe su tutte le antiche e gloriose istituzioni di Siena, feudo di partito. Il groviglio fallimentare.