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 2014  gennaio 26 Domenica calendario

In Italia

Il Presidente della Repubblica è Giorgio Napolitano
Il Presidente del Senato è Pietro Grasso
Il Presidente della Camera è Laura Boldrini
Il Presidente del Consiglio è Enrico Letta
Il Vicepresidente del Consiglio è Angelino Alfano
Il Ministro degli Interni è Angelino Alfano
Il Ministro degli Esteri è Emma Bonino
Il Ministro della Giustizia è Anna Maria Cancellieri
Il Ministro dell’ Economia e delle Finanze è Fabrizio Saccomanni
Il Ministro di Istruzione, università e ricerca è Maria Chiara Carrozza
Il Ministro del Lavoro e delle politiche sociali è Enrico Giovannini
Il Ministro della Difesa è Mario Mauro
Il Ministro dello Sviluppo economico è Flavio Zanonato
Il Ministro delle Politiche agricole è Nunzia De Girolamo
Il Ministro di Infrastrutture e trasporti è Maurizio Lupi
Il Ministro della Salute è Beatrice Lorenzin
Il Ministro di Beni culturali e Turismo è Massimo Bray
Il Ministro dell’ Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare è Andrea Orlando
Il Ministro degli Affari europei è Enzo Moavero Milanesi (senza portafoglio)
Il Ministro di Affari regionali e autonomie locali è Graziano Delrio (senza portafoglio)
Il Ministro della Coesione territoriale è Carlo Trigilia (senza portafoglio)
Il Ministro dell’ Integrazione è Cécile Kyenge (senza portafoglio)
Il Ministro di Pubblica amministrazione e Semplificazione è Gianpiero D’Alia (senza portafoglio)
Il Ministro dei Rapporti con il Parlamento e di Coordinamento dell’attività è Dario Franceschini (senza portafoglio)
Il Ministro delle Riforme costituzionali Gaetano Quagliariello (senza portafoglio)
Il Governatore della Banca d’Italia è Ignazio Visco
Il Presidente della Fiat è John Elkann
L’ Amministratore delegato della Fiat è Sergio Marchionne

Nel mondo

Il Papa è Francesco I
Il Presidente degli Stati Uniti d’America è Barack Obama
Il Presidente del Federal Reserve System è Ben Bernanke
Il Presidente della BCE è Mario Draghi
Il Presidente della Federazione russa è Vladimir Putin
Il Presidente del Governo della Federazione russa è Dmitrij Medvedev
Il Presidente della Repubblica Popolare Cinese è Xi Jinping
La Regina del Regno Unito è Elisabetta II
Il Premier del Regno Unito è David Cameron
La Cancelliera Federale di Germania è Angela Merkel
Il Presidente della Repubblica francese è François Hollande
Il Primo Ministro della Repubblica francese è Jean-Marc Ayrault
Il Re di Spagna è Juan Carlos I
Il Presidente del Governo di Spagna è Mariano Rajoy Brey
Il Presidente facente funzioni dell’ Egitto è Adly Mansour
Il Primo Ministro di Israele è Benjamin Netanyahu
Il Presidente della Repubblica Turca è Abdullah Gül
Il Presidente della Repubblica Indiana è Pranab Mukherjee
Il Primo Ministro della Repubblica Indiana è Manmohan Singh
La Guida Suprema dell’ Iran è Ali Khamenei
Il Presidente dell’ Iran è Hassan Rohani

Con il poliziotto e il manifestante morti ieri, le vittime della rivoluzione ucraina, in corso a Kiev e in altre dieci città, sono a questo punto sei. La sensazione è che il presidente Yanukovitch non abbia più il controllo della situazione. Parecchi edifici pubblici sono occupati, ieri per qualche ora i dimostranti del gruppo Spilna Sprava sono rimasti chiusti dentro cinque piani del ministero dell’Energia, in viale Khreshatik, non lontano dall’epicentro della protesta, piazza Maidan. I contestatori se ne sono andati solo dopo l’intervento del ministro Stavitski, però ammassandosi all’ingresso in modo da impedire a chiunque di entrare. L’episodio più grave è forse quello accaduto a Vinnycia: secondo il quotidiano Kiev Post, centinaia di poliziotti che erano stati schierati davanti all’edificio del governo locale si sono improvvisamente schierati con i manifestanti, accolti da una selva di applausi. Del resto l’occupazione del Palazzo della Regione a Poltava s’è svolta nell’indifferenza totale delle forze delle ordine, che hanno lasciato fare. Particolarmente impressionante la morte del poliziotto, un giovane di 27 anni che stava tornando al dormitorio Berkut dopo aver finito il suo turno di lavoro ed è stato ucciso con molti colpi di pistola alla testa. Il manifestante che ha perso la vita ieri si chiamava Roman Senik, aveva 45 anni, stava con gli altri in piazza a Kiev a protestare. Negoziati con i contestatori non hanno portato a nessun risultato: «I capi dell’opposizione non si vogliono dissociare dalle fazioni radicali, e al tempo stesso non sono più in grado di controllarle», ha detto il ministro dell’Interno Vitalij Zakharchenko. Secondo lui i ribelli hanno accumulato una quantità di armi nella sede dei sindacati e nel quartier generale dell’amministrazione municipale, hanno rapito tre agenti, due dei quali, rilasciati, avevano sul corpo segni di tortura.

Possiamo capire la ragione di questa rivoluzione in corso?
In generale tirano l’Ucraina dalla loro parte da un lato i polacchi e l’Unione europea, dall’altro Putin. Il presidente Yanushenko, che tiene in prigioniera la sua avversaria Julia Timoshenko, s’è schierato con Putin in cambio di un finanziamento da 30 miliardi di dollari e un dimezzamento del costo del gas.  

La Tymoshenko è quella bionda con la treccia a corona intorno al capo?
Sì, con quel faccino d’angelo. Le foto scattate in tempi non sospetti mostrano però una morettina esile e pallida. Costei s’è poi dimostrata astuta come mille volpi. Ha fatto i soldi, ha lavorato con cura alla trasformazione in pseudo contadina-ucraina per prendere i voti dei nazionalisti. Non bisogna credere alla favola dell’angelo messo in galera dal demone Yanushenko, la Tymoshenko sta dentro perché accettò di firnare un contratto con Putin che faceva pagare all’Ucraina un prezzo doppio per il gas russo. Comunque, qui la Tymoshenko c’entra poco.  

E che cosa c’entra allora?
Intanto, come sempre, la miseria del Paese. Nel 1990 Polonia e Ucraina avevano più o meno lo stesso Pil. Oggi il pil di Varsavia è il triplo di quello ucraino. Lo “Spiegel” ha scritto: «La Polonia è il discepolo prediletto dell’Europa, l’Ucraina il suo tormento».  

• L’Ucraina fa parte dell’Unione europea?
No. A novembre era stato proposto al presidente Yanukovich un “atto d’associazione”, primo passo teorico verso un ingresso chi sa tra quanti anni. Di questo eventuale ingresso, tuttavia, non si faceva parola, mentre erano ben elencate, al solito, 3-400 clausole che l’Ucraina avrebbe dovuto rispettare solo per associarsi. Yanushenko preferì i soldi di Putin (ha con sé, sulla linea filo-russa, l’altro 50% della popolazione), ciononostante, anche a causa dei disordini di questi giorni, l’Unione europea crede di aver diritto di comminare sanzioni.  

Ma gli ucraini sono russi o no? Ha senso che entrino nella Ue?
I legami tra i due paesi sono molto forti. Hanno una storia per tante parti comune. In Kazakistan, per dirne una, il 40% della popolazione è rappresentata da russo-ucraini. L’Ucraina, come tante repubbliche ex sovietiche dell’Asia centrale, non può affidarsi per la sicurezza che a Mosca. Putin, che avrebbe una gran voglia di intervenire ed è trattenuto dall’imminenza delle Olimpiadi di Sochi, va comunque capito. L’Occidente s’è pappato le tre repubbliche del Baltico (la Lettonia è entrata adesso nell’euro) e stava per far sua anche la Georgia. Quando vede la piazza Maidan piena di manifestanti, Putin ci vede dietro gli americani. Siamo sicuri che abbia proprio torto? (leggi)

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