E.Mol., Avvenire 26/1/2014, 26 gennaio 2014
LA LUNGA MARCIA DELLA CANNABIS LEGALE
Il primo Stato a legalizzare il consumo della marijuana per scopi medici è stata la California nel 1996, con un referendum. Da allora, altri 18 Stati, oltre al Distretto di Columbia, sede della capitale Washington, hanno autorizzato i medici a «consigliare» l’uso della cannabis a pazienti affetti da un numero limitato di malattie, di solito cancro, aids, glaucoma e sclerosi multipla. Non si tratta di vere e proprie prescrizioni mediche, però, perché la legge federale del 1970 sulle «sostanze controllate» elenca la marijuana fra le droghe pericolose, come l’eroina, la cocaina, l’Lds e l’ecstasy, che non possono essere usate come medicinali. Le regole cambiano da Stato a Stato, ma in genere chi vuole avere accesso alla cannabis medica deve iscriversi a un registro di pazienti e ottenerla da dispensari pubblici o privati, con o senza scopo di lucro a seconda delle leggi. Almeno altri quattro Stati sono pronti ad aggiungersi alla lista quest’anno, compreso quello di New York. La prassi cambia radicalmente in Colorado e Washington, dove è stata approvata la vendita della marijuana per scopi ricreativi.