Alessandra Paolini, La Repubblica 26/1/2014, 26 gennaio 2014
VELTRONI IN PLATEA PER IL DEBUTTO DELLA FIGLIA STILISTA
ROMA — La prima volta di Vittoria Veltroni nel mondo del fashion fu da modella. Per gioco. Era il 2006 e la secondogenita dell’ex vice presidente del consiglio, ex sindaco di Roma, ex segretario del Pd sfilò con una mise da damigella di nozze per la maison Gattinoni.
Ieri invece, il salto dall’altra parte della barricata. E sotto i riflettori delle passerelle di AltaRoma — la tre giorni dell’haute couture capitolina — sono state altre modelle a dare forme ad abiti disegnati da lei. Per un concorso tra giovani stilisti usciti dall’accademia “Costume e moda” che proprio quest’anno compie mezzo secolo.
“Sky line”, la collezione di Vittoria ha strappato un terzo posto mentre papà Walter ha preferito un posto in piedi. Al buio, in fondo alla sala assieme all’altra figlia Martina, appassionata di cinema. Lasciando così le poltroncine nel parterre alla moglie Flavia e alla suocera Franca Prisco, ex senatrice del Pds.
Una scelta cavalleresca e defilata «perché questo è il giorno di Vittoria e io non voglio rubarle la scena», ha detto a fotografi e giornalisti. Stessa scelta sotto traccia per Vittoria, 24 anni, capelli lunghi mossi, sorriso dolce e un look total black. Ha ritirato il premio con un gran sorriso, senza dire niente più di un «grazie ». «Ha un cognome importante e non vuole mettersi in mostra a discapito degli altri colleghi », hanno detto gli organizzatori del concorso. Emozionata, però, lo era visibilmente. Ma non tanto da versare le lacrime, come è accaduto invece a Carolina Cicerchia che la giuria composta tra gli altri da Silvia Venturini Fendi presidente di AltaRoma, Leonardo Pucci responsabile della pelletteria di Christian Dior e Lapo Elkann ha decretato vincitrice. Secondo posto per un’altra aspirante couturier, Valentina di Noia. Giovani creativi che AltaRoma sta cercando di sostenere riservando loro un palcoscenico che un pizzico di fortuna può rendere fondamentale. «Sperimentare» è la parola chiave. Ovvero, nuovi materiali, nuove forme, nuovi linguaggi senza dimenticare l’artigianalità. Anche la collezione della piccola di casa Veltroni, presentata al Complesso del Santo Spirito in Sassia a due passi da San Pietro, è stato un salto nel futuro. «Con luci forme e dettagli catturati dallo sguardo della città digitale », recitava la brochure di presentazione.