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 2010  novembre 17 Mercoledì calendario

In Italia

Il Presidente della Repubblica è Giorgio Napolitano
Il Presidente del Senato è Renato Schifani
Il Presidente della Camera è Gianfranco Fini
Il Presidente del Consiglio è Silvio Berlusconi
Il Ministro degli Interni è Roberto Maroni
Il Ministro degli Esteri è Franco Frattini
Il Ministro della Giustizia è Angelino Alfano
Il Ministro di Istruzione, università e ricerca è Mariastella Gelmini
Il Ministro del Lavoro e delle politiche sociali è Maurizio Sacconi
Il Ministro dell’ Economia e delle Finanze è Giulio Tremonti
Il Ministro della Difesa è Ignazio La Russa
Il Ministro dello Sviluppo economico è Claudio Scajola
Il Ministro delle Politiche agricole è Giancarlo Galan
Il Ministro di Infrastrutture e trasporti è Altero Matteoli
Il Ministro della Salute è Ferruccio Fazio
Il Ministro di Beni e Attività culturali è Giancarlo Galan
Il Ministro dell’ Ambiente è Stefania Prestigiacomo
Il Ministro dell’ Attuazione programma di governo è Gianfranco Rotondi (senza portafoglio)
Il Ministro della Gioventù è Giorgia Meloni (senza portafoglio)
Il Ministro delle Pari opportunità è Mara Carfagna (senza portafoglio)
Il Ministro delle Politiche europee è Andrea Ronchi (senza portafoglio)
Il Ministro di Pubblica amministrazione e Innovazione è Renato Brunetta (senza portafoglio)
Il Ministro dei Rapporti con il Parlamento è Elio Vito (senza portafoglio)
Il Ministro di Rapporti con le Regioni e Coesione territoriale è Raffaele Fitto (senza portafoglio)
Il Ministro delle Riforme per il federalismo è Umberto Bossi (senza portafoglio)
Il Ministro della Semplificazione normativa è Roberto Calderoli (senza portafoglio)
Il Ministro di Sussidiarietà e decentramento è Aldo Brancher (senza portafoglio)
Il Ministro del Turismo è Michela Vittoria Brambilla (senza portafoglio)
Il Governatore della Banca d’Italia è Mario Draghi
Il Presidente della Fiat è John Elkann
L’ Amministratore delegato della Fiat è Sergio Marchionne
Il Presidente della Rosa per l’Italia è Savino Pezzotta
Il Segretario Nazionale dei Popolari per il Sud è Clemente Mastella

Nel mondo

Il Papa è Benedetto XVI
Il Presidente degli Stati Uniti d’America è Barack Obama
Il Presidente del Federal Reserve System è Ben Bernanke
Il Presidente della BCE è Jean-Claude Trichet
Il Presidente della Federazione russa è Dmitrij Medvedev
Il Presidente del Governo della Federazione russa è Vladimir Putin
Il Presidente della Repubblica Popolare Cinese è Hu Jintao
La Regina del Regno Unito è Elisabetta II
Il Premier del Regno Unito è David Cameron
La Cancelliera Federale di Germania è Angela Merkel
Il Presidente della Repubblica francese è Nicolas Sarkozy
Il Primo Ministro della Repubblica francese è François Fillon
Il Re di Spagna è Juan Carlos I
Il Presidente del Governo di Spagna è José Luis Rodríguez Zapatero
Il Presidente dell’ Egitto è Hosni Mubarak
Il Primo Ministro di Israele è Benjamin Netanyahu
Il Presidente della Repubblica Turca è Abdullah Gül
Il Presidente della Repubblica Indiana è Pratibha Patil
Il Primo Ministro della Repubblica Indiana è Manmohan Singh
La Guida Suprema dell’ Iran è Ali Khamenei
Il Presidente dell’ Iran è Mahmud Ahmadinejad

C’è polemica per le cose che Saviano ha detto sulla Lega l’altra sera durante la trasmissione televisiva Vieni via con me…

Intano è stato un successo fenomenale…
Sì, venti milioni di contatti (persone che si sono collegate per almeno un minuto), nove milioni e 31 mila spettatori medi, share del 30,21%. Cioè tra tutti quelli che lunedì sera guardavano la televisione poco meno di uno su tre era sintonizzato sul programma di Fabio Fazio. Un’azienda, in casi come questo, dovrebbe lamentarsi perché ha probabilmente venduto gli spazi pubblicitari a troppo poco, e mettere in agenda un trasferimento su Raiuno. Invece si sentono solo proteste, Masi ha messo i bastoni tra le ruote, eccetera.

E poi c’è il caso del ministro Maroni furibondo per le cose che Saviano ha detto sulla Lega.
Maroni ha chiesto il diritto di replica «anche a nome dei milioni di leghisti che si sentono indignati dalle insinuazioni gravissime di Saviano e quindi auspico che mi venga concesso lo stesso palcoscenico per replicare ad accuse così infamanti che devono essere smentite». Il capostruttura Rai che presiede al programma, Loris Mazzetti (lo stesso che curava le trasmissioni di Biagi) ha risposto di no: «Si rivolga, se crede di essere stato diffamato, alla magistratura». Maroni ha controreplicato che si rivolgerà al presidente della Repubblica: «Altrimenti siamo di fronte all’Inquisizione». Il suo sfogo è stato trasmesso da Radiopadania: «Nessun ministro dell’Interno può vantare risultati come quelli che ho ottenuto contro la mafia. Dire che la mafia e la camorra sono presenti al Nord è un’ovvietà. Ma accusare, come ha fatto Saviano, un intero partito di essere il referente della mafia mi fa venire la pelle d’oca». Il caso sarà affrontato dal Consiglio d’amministrazione della Rai. Le risparmio le reazioni politiche, tutte prevedibili secondo i rispettivi schieramenti. Saviano ha commentato così: «Sono stupito e allarmato dalle parole del ministro Maroni. Non capisco di quali infamie parli. Temo che abbia visto un’altra trasmissione».

Che cosa ha detto, in definitiva, lo scrittore?
Le do il resoconto stenografico, che ho stilato io stesso rivedendo quel pezzetto di Vieni via con me. «[…] Perché le organizzazioni e soprattutto la ‘ndrangheta è nel Nord che fanno la parte maggiore di affari. La Lombardia è la regione col più alto tasso di investimento criminale d’Europa. Milano è la capitale degli investimenti criminali, lombarda è l’economia in cui si infiltrano, lombarda è la sanità, lombarda è la poltica. Non si sente parlare delle organizzazioni qui. Non si ha voglia. La Lega per esempio da sempre fa un contrasto culturale alle organizzazioni criminali, o repressivo. “Non vogliamo che sia il soggiorno obbligato qui dei mafiosi… manette… repressione”. D’accordo, ma non basta, non è sufficiente perché la loro forza è nell’economia, nei soldi legali che l’imprenditoria lombarda vuole e prende da decenni. I soldi legali irrorano questo territorio, è lì l’elemento, il contrasto deve avvenire lì. Pensate che uno dei padri della Lega, Gianfranco Miglio, in un’intervista disse: «Io sono per il mantenimento anche della mafia e della ’ndrangheta. Il Sud deve darsi uno statuto poggiante sulla personalità del comando. Io non voglio ridurre il Meridione al modello europeo. Sarebbe un’assurdità. C’è anche un clientelismo buono che determina crescita economica. Insomma, bisogna partire dal concetto che alcune manifestazioni tipiche del Sud hanno bisogno di essere costituzionalizzate».

Beh, c’è un’allusione forte. La Lega al Nord non contrasterebbe abbastanza le organizzazioni criminali.
Credo che Saviano volesse dire che alle strutture imprenditoriali del Nord – le quali hanno spesso nella Lega il loro referente politico – i soldi della mafia, reinvestiti, non facciano troppo schifo. La politica locale, come sempre, come ovunque, ne tiene conto. Tema per un gran dibattito, ma non direi per querele. In altra occasione, Saviano ha detto che Maroni è il miglior ministro dell’Interno che l’Italia abbia avuto da molto tempo in qua. E Maroni, lo scorso maggio dalla Gruber, riconobbe che lo scrittore scrive cose documentate. Quindi c’è sostanzialmente un equivoco, e Mazzetti fa male a non concedere al ministro il diritto di replica.

E le frasi di Miglio?
Miglio, prima di rompere con Bossi, è stato l’ideologo della Lega. Era un politologo di fama internazionale, coltissimo. È morto nel 2001. La Lega di oggi è molto lontana dalla Lega di allora. Comunque, quell’intervista c’è, Miglio la rilasciò al Giornale nel 1999, e adesso l’ha ripubblicata Maurizio Torrealta nel suo libro La trattativa (Chiarelettere). Nella sua performance però lo scrittore ha saltato una frase che avrebbe reso il ragionamento di quel pensatore più chiaro: «Che cos’è la mafia? Potere personale, spinto fino al delitto…». Saviano ha tagliato. Ha fatto male. [Giorgio Dell’Arti, Gazzetta dello Sport 17/11/2010] (leggi)

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