Daniele Soragni, Chi, n. 46, 17/11/2010, pp. 126-130, 17 novembre 2010
«Il mio percorso verso Dio è cominciato nel 2001. Ero a Roma, in casa in preda a una profonda disperazione che mi angosciava da tempo
«Il mio percorso verso Dio è cominciato nel 2001. Ero a Roma, in casa in preda a una profonda disperazione che mi angosciava da tempo. Ho sentito il profondo desiderio di pregare, ho abbracciato un crocefisso, ho recitato più volte il Padre Nostro e ho avvertito di lì a poco una pace profonda. Vivevo in un mondo di posate d’argento, luccicante, ma vuoto. Qualcuno ha detto che la mia conversazione era legata al fatto che non lavoravo più. Il fatto è che ricevevo solo proposte orribili. Un famoso regista a Taormina mi aveva offerto il ruolo di una donna assassina, il copione era pieno di parolacce e bestemmie. In una fiction per la tv avrei dovuto interpretare il ruolo di una donna che il giorno delle nozze va a letto con l’amante: storie senza alcuna redenzione. Dio mi ha salvata e mi ha portato in Africa» (Claudia Koll).