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 2012  maggio 09 Mercoledì calendario

In Italia

Il Presidente della Repubblica è Giorgio Napolitano
Il Presidente del Senato è Renato Schifani
Il Presidente della Camera è Gianfranco Fini
Il Presidente del Consiglio è Mario Monti
Il Ministro degli Interni è Anna Maria Cancellieri
Il Ministro degli Esteri è Giulio Terzi di Sant’Agata
Il Ministro della Giustizia è Paola Severino
Il Ministro dell’ Economia e delle Finanze è Vittorio Grilli
Il Ministro di Istruzione, università e ricerca è Francesco Profumo
Il Ministro del Lavoro e delle politiche sociali è Elsa Fornero
Il Ministro della Difesa è Giampaolo Di Paola
Il Ministro dello Sviluppo economico è Corrado Passera
Il Ministro delle Politiche agricole è Mario Catania
Il Ministro di Infrastrutture e trasporti è Corrado Passera
Il Ministro della Salute è Renato Balduzzi
Il Ministro di Beni e Attività culturali è Lorenzo Ornaghi
Il Ministro dell’ Ambiente è Corrado Clini
Il Ministro degli Affari europei è Enzo Moavero Milanesi (senza portafoglio)
Il Ministro di Affari regionali, turismo e sport è Piero Gnudi (senza portafoglio)
Il Ministro della Coesione territoriale è Fabrizio Barca (senza portafoglio)
Il Ministro della Cooperazione internazionale e integrazione è Andrea Riccardi (senza portafoglio)
Il Ministro di Pubblica amministrazione e Semplificazione è Filippo Patroni Griffi (senza portafoglio)
Il Ministro dei Rapporti con il Parlamento è Dino Piero Giarda (senza portafoglio)
Il Governatore della Banca d’Italia è Ignazio Visco
Il Presidente della Fiat è John Elkann
L’ Amministratore delegato della Fiat è Sergio Marchionne
Il Segretario Nazionale dei Popolari-UDEUR è Clemente Mastella

Nel mondo

Il Papa è Benedetto XVI
Il Presidente degli Stati Uniti d’America è Barack Obama
Il Presidente del Federal Reserve System è Ben Bernanke
Il Presidente della BCE è Mario Draghi
Il Presidente della Federazione russa è Vladimir Putin
Il Presidente del Governo della Federazione russa è Dmitrij Medvedev
Il Presidente della Repubblica Popolare Cinese è Hu Jintao
La Regina del Regno Unito è Elisabetta II
Il Premier del Regno Unito è David Cameron
La Cancelliera Federale di Germania è Angela Merkel
Il Presidente della Repubblica francese è Nicolas Sarkozy
Il Primo Ministro della Repubblica francese è François Fillon
Il Re di Spagna è Juan Carlos I
Il Presidente del Governo di Spagna è Mariano Rajoy Brey
Il Comandante Supremo delle Forze Armate dell’ Egitto è Mohammed Hoseyn Tantawi
Il Primo Ministro di Israele è Benjamin Netanyahu
Il Presidente della Repubblica Turca è Abdullah Gül
Il Presidente della Repubblica Indiana è Pratibha Patil
Il Primo Ministro della Repubblica Indiana è Manmohan Singh
La Guida Suprema dell’ Iran è Ali Khamenei
Il Presidente dell’ Iran è Mahmud Ahmadinejad

Pizzarotti, Benciolini, Isoardi, Quagliaroli, Botteghi, Putti, Mirenda, Fuggetta, Malerba, Zangirolami, Nuti, Rosellini, Del Bino, Lanari…

• Chi sono?

Nomi con cui dovrà forse prendere dimestichezza. Sono i grillini che hanno corso nelle città maggiori, prendendo parecchi voti e battendo spesso la Lega o l’Udc. Putti a Genova (13,6%) ha fatto meglio anche del Pdl, come Benciolini a Verona, arrivato prima del centro-destra.

• È lecito chiamare tutto questo “boom”?

Lei ha già letto le dichiarazioni del presidente Napolitano. «Di boom ricordo quello degli anni Sessanta, altri non ne vedo» ha dichiarato ieri pensando evidentemente al movimento di Grillo. A una domanda sulle elezioni ha aggiunto: «Ci sono motivi di riflessione per tutti, per le forze politiche e per i cittadini sui rapporti con la politica e sui problemi di governabilità». Il Presidente, come tutti quelli cresciuti alla scuola del Pci, vede come il fumo negli occhi i cosiddetti “movimenti” i quali detestano in genere ciò che per il vecchio partito era primario, cioè l’organizzazione, con i suoi quadri e i suoi statuti. Napolitano ha poi più volte sostenuto pubblicamente l’idea che democrazia e partiti coincidono, e che anzi non può esservi democrazia senza partiti. È un’idea discutibile e teoricamente insostenibile, ma va capita perché la democrazia che abbiamo conosciuto – e in cui ha vissuto Napolitano - è imperniata sui partiti. Come immaginare quindi qualcosa di diverso? È una lunga discussione, da fare se possibile pacatamente. In ogni caso Grillo gli ha risposto per le rime: «L’anno prossimo si terranno le elezioni politiche e, subito dopo, sarà nominato il successore di Napolitano, che potrà godersi il meritato riposo. Sono rimasto a bocca aperta, spalancata, come un’otaria. Ho le mascelle che mi fanno ancora male. Là dove non hanno osato neppure i Gasparri e i Bersani ha volato (basso) Napolitano». Grillo, citando la Costituzione, ha poi ricordato che «il presidente della Repubblica è il capo dello Stato e rappresenta l’unità nazionale» (articolo 87), dunque «rappresenta anche il Movimento 5 Stelle e anche, dopo queste elezioni, i suoi circa 250 consiglieri comunali scelti dai cittadini. Il boom del Movimento 5 stelle non si vede, ma si sente. Boom, boom, Napolitano!».

• Tutto bene. E però: Grillo e i grillini sono la stessa cosa?

Beh, molti grillini dicono di non conoscerlo o di averci parlato solo per cinque minuti. Grillo lascia fare a quelli di cui si fida. Salvo intervenire all’improvviso se qualcosa non gli quadra. C’è gente a cui ha tolto il marchio 5 stelle (che è suo) durante la campagna elettorale. Poiché è sicuro che non si cadiderà mai, potrebbe accadere questo: che gli eletti col suo marchio saranno controllati da lontano e puniti se sgarreranno senza processi o commissioni disciplinari.

• E tuttavia: che cosa vuole questo movimento in generale? Ci sarà un programma politico, qualcosa…

C’è un programma in 120 punti. Ma il succo si può ricavare dai comizi dello stesso Grillo. Prendiamo quello che ha detto a Parma, lo scorso aprile: vuole prima di tutto che usciamo dall’euro e dall’Europa e che si faccia rivivere la lira. Con questa posizione, molto dura, il nostro comico si guadagna il consenso di tutti quelli a cui pare che la crisi sia stata provocata dalla moneta unica. In questo momento storico significa mettersi davvero con le vele al vento. A Parma se l’è poi presa con l’immigrazione cinese che toglie lavoro agli italiani. E ha aggiunto che bisogna finirla con le tasse, prima di tirare fuori i soldi bisogna sapere «la destinazione d’uso delle tasse», cioè non si deve pagare senza sapere che direzione prenderà il nostro denaro.

Non sono discorsi di destra?

Discorsi di destra, sì. Contro i quali, tuttavia, la sinistra non si scaglia perché poi il bersaglio principale del nostro è la Casta che manderebbe tutta in galera. Bersani preferisce non farci caso: gli innamorati di Grillo sono in genere giovani, appassionati, disinteressati, onesti, spesso precari, ma altrettanto spesso giovani professionisti senza protezioni, a cui la società italiana – connessa non tanto al web come quelli del Movimento 5 stelle, ma alla rete potente degli amici degli amici – fa la faccia feroce o, che forse è addirittura peggio, indifferente. Sarebbe un popolo che in altri tempi si sarebbe impegnato a sinistra. E adesso invece sta in un non-luogo governato da un non-politico attraverso un non-statuto. Non sarà semplice batterlo. I salamelecchi più vistosi glieli ha fatti finora Nichi Vendola. Non mi pare che i grillini se ne siano fatti impressionare. Alle politiche dell’anno prossimo potrebbe esserci sul serio il boom.


[Giorgio Dell’Arti, La Gazzetta dello Sport 9 maggio 2012]

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