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 2012  maggio 09 Mercoledì calendario

TUTTI I SUICIDI PER LA CRISI DAL 2 MARZO 2010 AL 8 MAGGIO 2012

(Non è un pallinato. Materiale scopiazzato dai siti. La maggior parte preso dall’Espresso.Repubblica.it)

Secondo la Cgia di Mestre, dall’inizio dell’anno gli imprenditori che hanno deciso di farla finita sono 36. Una statistica che non tiene conto di tutti i lavoratori precari, i disoccupati e i disperati che si sono ritrovati soli di fronte a difficoltà economiche talmente pesanti da indurli al gesto estremo. [Rep.it 9/5/2012]

8 maggio 2012. Cesate (Milano). Luigi Fenzi, 60 anni, titolare di un’impresa che opera nel settore delle telecomunicazioni. Si è ucciso impiccandosi a un albero nel parco. In una lettera trovata nella sua tasca, l’uomo ha motivato il gesto con le difficoltà economiche affrontate dalla sua azienda. [espresso.repubblica.it 9/5/2012]

8 maggio 2012. San Valentino di Torio (Salerno). Un piccolo imprenditore edile, Angelo Coppola di 64 anni, si è ucciso nella sua abitazione sparandosi una fucilata al petto nella casa in via Sottosanti. Ha lasciato un biglietto: "Mi uccido per problemi economici, non ho più commesse, ho paura di quello che mi aspetta di tasse". [espresso.repubblica.it 9/5/2012]

7 maggio 2012. Vicenza. Il titolare di un’agenzia immobiliare si è tolto la vita impiccandosi in un parco. Secondo le prime indagini della polizia, alla base del gesto anche problemi di natura economica. [espresso.repubblica.it 9/5/2012]

6 maggio 2012. Martellago (Venezia). Federico Pierobo, 40 anni, aritgiano e muratore. Si è ucciso impiccandosi con un cavo elettrico in casa propria. Tra le cause del gesto la difficoltà di pagare il mutuo. [espresso.repubblica.it 9/5/2012]

3 maggio 2012. Volpago nel Montello (Treviso). Gianni Merlo, 52 anni, proprietario di una ditta specializzata nella realizzazione di stand fieristici. L’uomo si è impiccato nella cabina di uno dei suoi camion. La difficile situazione economica stava per fargli perdere la sua quota di proprietà della ditta. [espresso.repubblica.it 9/5/2012]

2 maggio 2012. Gravina di Catania. D.F., 34 anni, si è lanciato dal tetto della casa di sua madre, a Gravina di Catania, alle porte della città siciliana. A febbraio il negozio nel quale aveva lavorato a lungo come commesso, a Malta, lo aveva licenziato. E lui era tornato nel suo paese d’ origine, a casa di sua madre, appunto, senza sapere né cosa né dove cercare per sbarcare il lunario. «Non era più lo stesso, era caduto in un profondo stato di depressione» giurano parenti e amici. Gli avevano prescritto degli antidepressivi ma sembra non li abbia mai presi. È salito sul tetto assieme alla madre per riparare l’ antenna della televisione, ha aspettato che lei scendesse e si è lanciato nel vuoto. Nessun biglietto d’addio. [Giusy Fasano, Cds 3/5/2012]

2 maggio 2012. A Casaluce (Caserta). Alfonso Salzano, muratore, 56 anni, si è ammazzato impiccandosi con un cavo elettrico dopo aver scritto alla moglie e ai due figli poche righe per chiedere perdono. Non riusciva più a trovare un’ occupazione, era depresso e sempre più preoccupato per sé e per la sua famiglia. Le sue condizioni economiche non erano disastrose, non aveva debiti né mutui ma nemmeno più soldi a sufficienza per permettersi la vita che avrebbe voluto. [...] Il sindaco del paese, Nazzaro Pagano, lo conosceva bene: «Una bravissima persona, un gran lavoratore che stava vivendo uno stato di forte depressione» dice. [Giusy Fasano, Cds 3/5/2012]

2 maggio 2012. Provincia d’Arezzo. M.W., nordafricano, 45 anni, si è lanciato da una finestra di casa sua, a una decina di metri d’ altezza. È successo nel Casentino, in provincia di Arezzo. In Italia da molti anni, famiglia numerosa, una casa comprata: i soldi però non bastavano mai, le difficoltà economiche erano crescenti, l’immigrato ha dovuto rinunciare al sogno della sua vita, al riscatto di cui andava tanto fiero. Non riusciva più a pagare il mutuo ed è stato costretto a vendere l’ appartamento e prenderne uno in affitto. All’improvviso sua moglie e i suoi figli si sono ritrovati in condizioni economiche precarie, quello che l’ uomo era riuscito a garantire a fatica fino a poco tempo fa, adesso era a rischio.[Giusy Fasano, Cds 3/5/2012]

29 aprile 2012. Marmoiada (Nuoro). G.M., 55 anni, imprenditore edile. Si è sparato un colpo con la propria pistola in una vigna che curava personalmente. La sua ditte edile aveva da poco cessato l’attività e tra i dipendenti licenziati risultano anche due figli dell’imprenditore.

24 aprile 2012. Napoli. Diego Peduto, 52 anni, agente immobiliare. Si è ucciso lanciandosi dal balcone del suo appartamento nel quartiere Vomero, all’ottavo piano. Aveva già tentato il suicidio in precedenza: alla polizia, che aveva impedito il suo gesto all’ultimo momento, raccontò la sua angoscia per le cartelle di Equitalia da cui era gravato. [espresso.repubblica.it 9/5/2012]

21 aprile 2012. Bosa (Oristano). Giovanni N., 52 anni, muratore. Aveva già perso il lavoro diversi mesi fa, e aveva sciolto la società costituita insieme a due amici. Si è impiccato nei pressi di una casa in costruzione alla periferia del paese. [espresso.repubblica.it 9/5/2012]

13 aprile 2012. Donnalucata (Ragusa). Vincenzo Tumino, 29 anni, imprenditore agricolo. Si è impiccato all’interno di una delle serre di cui era titolare. Il cadavere è stato ritrovato dal padre. L’uomo negli ultimi tempi era apparso depresso per le scarse prospettive della sua attività. [espresso.repubblica.it 9/5/2012]

13 aprile 2012. Sesto Fiorentino (Firenze). Giuliano V, ex manager di 42 anni, si è ucciso lanciandosi sotto un treno merci. Quattro mesi fa aveva perso il suo impiego in una azienda del settore del marmo in Garfagnana. Caduto in depressione, aveva provato ad avviare una nuova attività, ma senza fortuna. [espresso.repubblica.it 9/5/2012]

12 aprile 2012. Altivole (Treviso). Paolo Tonin, 53 anni, imprenditore agricolo, si è impiccato nella sua azienda. Secondo i familiari, il suicidio è da collegare alla difficile situazione economica in cui versava l’impresa. [espresso.repubblica.it 9/5/2012]

10 aprile 2012. Grumolo delle Abbadesse (Vicenza). Un’operaia di 51 anni, moglie di un imprenditore edile, si è uccisa di notte impiccandosi a un’altalena del giardino di casa. Secondo il marito, la donna era molto preoccupata per la crisi e per le difficoltà economiche dell’impresa familiare. [espresso.repubblica.it 9/5/2012]

9 aprile 2012. Valtiberina (Arezzo). Imprenditore di 27 anni, titolare di una ditta occupata nel taglio di alberi. Si è ucciso nel bosco, collegando il gas di scarico all’abitacolo dell’auto. Familiari e compaesani raccontano che era ossessionato dai debiti, e che aveva appena ricevuto una cartella fiscale per circa 50.000 euro. [espresso.repubblica.it 9/5/2012]

5 aprile 2012. Savona. Vittorio Galasso, artigiano edile di 52 anni. Si è impiccato nell’appartamento che stava ristrutturando. Secondo gli amici, l’uomo non ce la faceva più a tirare avanti per la scarsità di lavoro e per i debiti. Lascia la moglie e due figli, di 15 e 17 anni. [espresso.repubblica.it 9/5/2012]

3 aprile 2012. Roma. Mario Frasacco, imprenditore di 59 anni. La sua impresa di progettazione e costruzione con profilati di alluminio era in fallimento, e gli operai in cassa integrazione. Si è ucciso con una fucilata nella sua azienda. Il corpo è stato ritrovato la mattina dopo dal figlio ventenne. [espresso.repubblica.it 9/5/2012]

2 aprile 2012. Roma. Pasqualino Clotilde, artigiano di 57 anni. L’uomo si è impiccato nel suo negozio di cornici. Un biglietto spiegava il motivo del gesto: "problemi economici insormontabili". Il giorno prima, la moglie aveva iniziato a lavorare in una ditta di pulizie per aiutarlo a pagare i debiti. [espresso.repubblica.it 9/5/2012]

28 marzo 2012. Bologna. Alle 8.20, in via Paolo Nanni Costa, davanti agli uffici delle commissioni tributarie Giuseppe Campaniello, artigiano, 58 anni, si è dato fuoco all’interno della propria auto (un testimone: «Ho sentito un gran rumore, sembrava un tubo saltato invece era un’ auto, trasformata in una palla di fuoco...»). L’uomo avrebbe compiuto questo gesto estremo perché si sentiva braccato dal fisco per un debito di 104 mila euro. È stato un vigile urbano, richiamato da un ragazzo rumeno, a spegnere le fiamme con il suo giaccone («L’ uomo continuava a ripetere: "Voglio morire, lasciatemi andare"...»). Nel novembre del 2011 la commissione provinciale aveva respinto i suoi ricorsi contro le contestazioni dell’Agenzia delle entrate per i redditi dal 2005 al 2007 e, oggi in tribunale era fissata un’udienza nel corso della quale l’avvocato del 58enne ha patteggiato una pena di 5 mesi e 10 giorni per reati fiscali relativi ai medesimi accertamenti (emissione di fatture false per un valore di 30 mila euro).
Campaniello trasferito dall’ospedale Maggiore al centro grandi ustionati di Parma, morirà il 6 aprile. [Cds 29/3/2012 e 7/4/2012]

I tre biglietti:
Al fisco: «Mi chiamo G. C., ho sempre pagato le tasse: poco, ma sempre. Quello che ho fatto, l’ ho sempre fatto in buonafede. Lasciate in pace mia moglie, lei è una brava donna, chiedo perdono anche a voi, in fede»
Agli amici: «Finalmente vi vengo a trovare, Lassù!».
Alla moglie Tiziana: «Caro amore, sono qui che piango. Stamattina sono uscito presto. Volevo salutarti, ma dormivi così bene e ho avuto paura di svegliarti. Oggi è una brutta giornata. Adesso tu diventerai zia. Spero che vada tutto bene e ti chiedo perdono, ti voglio tanto bene».

27 marzo 2012. Trani. Un imbianchino di 49 anni martedì si è lanciato dal balcone: non trovava lavoro [Cds 29/3/2012]

25 marzo 2012. Giudonia. Miriam Sermoneta, guardia giurata, 40 anni, si uccide sparandosi un colpo di pistola al cuore mentre è in casa sua. La donna stava chattando con un collega al quale avrebbe fatto intuire che voleva farla finita. L’uomo ha dato l’allarme ma quando i vigili del fuoco hanno sfondato la porta dell’abitazione per la donna non c’era piú nulla da fare: «Siamo colpiti per questa tragedia la donna lavorava per la societá Axitea che, a seguito di una politica sfrenata sta mettendo il personale in cassintegrazione e presto ci saranno licenziamenti. La paura per la perdita del lavoro potrebbe aver influito» (segretario del Savip, Vincenzo del Vicario). Miriam Sermoneta aveva anche scritto al presidente Napolitano: Se questa mia lettera arriverà mai al Presidente Napolitano e se arriverà mi scuso per la mia pessima grammatica, ma sono una guardia giurata con la terza media inferiore, ma che con dignità svolge il suo lavoro... Posso darle del tu? Sa così almeno mi viene più semplice poterle anche scrivere». Soffriva di solitudine.

23 Marzo 2012. Cepagatti (Pescara). E.F, imprenditore di 44 anni, si è impiccato perché disperato per le condizioni economiche della sua azienda. E’ stato trovato senza vita dai dipendenti della sua ditta di infissi. [espresso.repubblica.it 9/5/2012]

21 Marzo 2012. Scorrano (Lecce). Antonio Maggio, artigiano di 29 anni, si è impiccato dopo aver perso il lavoro in una cava, con cui contribuiva al sostentamento della madre rimasta vedova. Pochi giorni prima di perdere il lavoro, alla famiglia era stato notificato il pagamento della tassa sui rifiuti. [espresso.repubblica.it 9/5/2012] (Nota: il Cds dà questa notizia a 20/3)

21 Marzo 2012. Belluno. Giampietro Benvegnù, imprenditore edile, si suicida dopo aver subito il fermo amministrativo dell’auto per guida senza patente. La sua azienda, già in difficoltà, avrebbe avuto difficoltà ad accedere ad appalti avendo il suo titolare la fedina pedale inquinata dalla denuncia. [espresso.repubblica.it 9/5/2012]

9 Marzo 2012. Ginosa Marina (Taranto). Vincenzo Di Tinco, commerciante di 60 anni, si è impiccato dopo essersi visto rifiutato un fido dalla sua banca. L’uomo era proprietario di un negozio di abbigliamento e non ha ottenuto un prestito da 1.300 euro nonostante 40 anni di attività. [espresso.repubblica.it 9/5/2012]

9 Marzo 2012. Noventa di Piave (Venezia). Un falegname di 60 anni si è tolto la vita a causa dei ritardi nei pagamenti dei suoi clienti. Il suo corpo è stato trovato da un collaboratore nel capannone dell’azienda. [espresso.repubblica.it 9/5/2012]

9 marzo 2012. Taranto. Un commerciante di 60 anni si è impiccato: la banca gli aveva negato un prestito [Cds 29/3/2012]

26 febbraio 2012. Firenze. Un imprenditore di 64 anni è stato trovato impiccato nel capannone della sua azienda in un comune vicino Firenze. Il gesto sarebbe motivato dalle difficoltà economiche contratte dalla ditta. [espresso.repubblica.it 9/5/2012]

15 febbraio 2012. Paternò (Catania). Il proprietario di una ditta specializzata in macchine per l’agricoltura si è impiccato nel magazzino di sua proprietà. L’uomo, 57 anni, aveva contratto numerosi debiti per la sua azienda. [espresso.repubblica.it 9/5/2012]

11 gennaio 2012. Montebelluna (Treviso). Franco Nardi, proprietario di un distributore di benzina, si è impiccato nello sgabuzzino dell’impianto. L’uomo di 47 anni si è trovato schiacciato dai debiti della sua impresa, che provava a vendere da circa un anno, e da una situazione sentimentale difficile. [espresso.repubblica.it 9/5/2012]

3 gennaio 2012. Milano. Giancarlo Chiodini, elettricista di 64 anni, si è sparato alla testa nel furgoncino parcheggiato davanti alla sede della sua ditta. L’uomo aveva dedicato la vita al lavoro, ma negli ultimi tempi tra commesse sparite e ritardi nei pagamenti la preoccupazione per la crisi era diventata un’ossessione. [espresso.repubblica.it 9/5/2012]

3 gennaio 2012. Trani. Antonio Losciale, proprietario di un negozio di climatizzatori, si è impiccato nel deposito del suo locale. L’uomo, 49 anni e padre di famiglia, sarebbe stato travolto dai debiti e dalle pressioni degli strozzini a cui si era affidato. [espresso.repubblica.it 9/5/2012]

2 gennaio 2012. Montecchio Maggiore (Vicenza). Antonio Tamiozzo, imprenditore edile, si è tolto la vita nella sua azienda. L’uomo aveva 54 anni e una ditta con più di trenta dipendenti, i cui conti dalle prime indagini sono apparsi in regola, ma secondo i familiari la situazione del mercato aveva angosciato l’imprenditore negli ultimi tempi. [espresso.repubblica.it 9/5/2012]

2 gennaio 2012. Catania. Roberto Manganaro, proprietario di tre concessionarie, si è impiccato in casa. L’imprenditore aveva 47 anni, aveva da poco dovuto licenziare una sua dipendente per motivi economici e presto avrebbe dovuto fare lo stesso con un altro impiegato. [espresso.repubblica.it 9/5/2012]

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30 dicembre 2011. Longarone (Belluno). Giovanni Schiavinato, imprenditore di 71 anni, si è gettato in un fiume. Proprietario di una ditta di stampi a iniezione per scarponi e suole, la sua impresa era sbarcata in Cina ma era fallita nel 2005. Il giorno del ritrovamento del suo cadavere è combaciato con la messa all’asta della sua casa per il recupero crediti da parte di Equitalia. [espresso.repubblica.it 9/5/2012]

29 dicembre 2011. Capodarsego (Padova).
R.S., proprietario di una ditta individuale di pitture edili, si è impiccato ad una grondaia. In un biglietto lasciato ai familiari ha parlato di una "situazione insostenibile", legata a una serie di crediti non riscossi per dei lavori già fatti. [espresso.repubblica.it 9/5/2012]

12 dicembre 2011. Vigonza (Padova). Giovanni Schiavon, imprenditore edile, si è sparato alla testa. L’uomo aveva 59 anni, due figli ed era titolare da 25 anni di una ditta edile. All’origine del gesto la decisione delle banche che gli avevano chiesto di restituire i prestiti, nonostante un credito di 200 mila euro nei confronti degli enti pubblici. Schiavon aveva dovuto mettere in cassa integrazione sette operai. [espresso.repubblica.it 9/5/2012]

12 dicembre 2011. Spresiano (Treviso). Una donna, ex proprietaria di due ristoranti, si è gettata sotto le rotaie del treno. L’imprenditrice di 43 anni aveva appena accompagnato i tre figli a scuola. Il gesto, secondo le testimonianze, sarebbe riconducibile a ragioni economiche. [espresso.repubblica.it 9/5/2012]

12 dicembre 2011. Un imprenditore si suicida per problemi economici a Vigonza, nel padovano. Prima di uccidersi con un colpo di pistola nel suo ufficio lascia un biglietto sulla scrivania con scritto: "Perdonatemi non ce la faccio più". Soffriva perché costretto ad accettare la cassa integrazione per i suoi dipendenti a causa di mancanza di liquidità. [Rep.it 24/4/2012]

26 novembre 2011. Borgoricco (Padova). Giancarlo Perin, imprenditore edile, si è impiccato a una gru della sua ditta. L’uomo aveva 52 anni e due figli. All’origine del gesto, secondo un bigliettino lasciato dallo stesso Perin, la situazione di crisi e la preoccupazione di non poter garantire un futuro alla famiglia. [espresso.repubblica.it 9/5/2012]

10 febbraio 2011. Un commerciante si toglie la vita impiccandosi nel suo negozio situato al centralissimo corso Umberto a Napoli. E’ il figlio a fare la tragica scoperta. Prima di suicidarsi l’uomo lascia un biglietto ai suoi famigliari: "Perdonatemi, non ce la faccio più". [Rep.it 24/4/2012]

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13 settembre 2010: Troppi debiti. Questa la motivazione che spinge un imprenditore 57enne a bruciare nella notte, a Firenze, il ristorante che gestiva da tre anni, e poi a togliersi la vita impiccandosi nel gazebo esterno al locale. L’uomo, secondo quanto emerso, aveva uno scoperto di 18mila euro in banca. Prima di compiere il tragico gesto, invia degli sms ai suoi collaboratori, scrivendo: "Mi avete ammazzato con le vostre pretese, non riceverete più una lira, addio, arrangiatevi". L’imprenditore doveva ai suoi dipendenti degli stipendi arretrati. [Rep.it 24/4/2012]

2 marzo 2010: Un imprenditore si suicida a Camposampiero, nel padovano, per le difficoltà della sua azienda. [Rep.it 24/4/2012]

• Nel 2010 le persone che si sono tolte la vita per motivi economici sono state 187, 182 uomini e cinque donne, un numero inferiore rispetto al 2009, quando erano state 198 (Iossa Mariolina, Cds 15/4/2012 su dai Istat)

• SUICIDI DIVISI PER REGIONE (DATI CGIA Inizio maggio. Allora il totale dei suicidi 2012 era 32)
Veneto 10; Puglia 4; Sicilia 4; Toscana 3; Sardegna 2; Lazio 2; Campania 1; Lombardia 1; Friuli Venezia-Giulia 1; Emilia Romagna 1; Marche 1; Abruzzo 1; Liguria 1. TOTALE 32