Rassegna, 9 maggio 2012
Giarda avverte i dirigenti pubblici: «Basta mega uffici»
• Il ministro per i Rapporti con il Parlamento Piero Giarda ha fatto sapere ai manager pubblici che si possono scordare i mega uffici: «Ci si deve rassegnare a un ufficetto di 15 e ne avanza pure». [Conte, Rep]
• Scrive la Conte su Rep: «Un decreto del 1997 aggiornava persino le misure degli arredi negli uffici pubblici, distinguendo per funzioni. Un dirigente poteva lavorare su una scrivania placcata in noce nazionale o palissandro di 180 centimetri per 90 (1,6 metri quadri, ma fino al ’92 erano 1,8). E aveva in dotazione una cassettiera su ruote, un mobiletto di servizio, lo scaffaletto, la libreria e soprattutto la poltrona. Girevole, regolabile e con un rapporto tra schienale e profondità del sedile non inferiore a 1,35. Non così bene il funzionario: scrivania più corta (160 per 80), rivestimento in noce tanganica, piccola libreria, nessun mobiletto e poltrona rigida (rapporto tra 1,20 e 1,35). A livelli spartani, l’impiegato: tavolo di truciolato, rivestito di plastica antimacchia, senza libreria, con una sedia scomoda (rapporto tra 1 e 1,20), priva di braccioli, con sedile, spalliera e gambe fissi. Nel marzo del 2001 arriva la tabella dei metri quadri di Visco. Un decreto ministeriale per garantire un risparmio del 3% sui fitti passivi a carico dello Stato. E dunque massimo 12 metri quadri per ciascun impiegato, quasi il doppio per il funzionario (21,3), al top solo il dirigente con 28,3».
• La Pubblica Amministrazione spende in affitti 1,2 miliardi. Secondo l’Agenzia del Demanio, che ha predisposto 17 piani di razionalizzazione, nel quadriennio 2012-2015 si potrebbero risparmiare 43 milioni e ridurre gli spazi presi in locazione di 46 mila metri quadri, su 11,3 milioni totali relativi ai 10 mila immobili. Senza contare i quasi 12 mila di proprietà dello Stato, a costo (ma anche a rendita) zero. [Conte, Rep]