Sara Bennewitz, la Repubblica 9/5/2012, 9 maggio 2012
MEDIASET, L´UTILE CROLLA DELL´85% PUBBLICITÀ IN CALO IN ITALIA E SPAGNA
Cala la pubblicità e crolla l´utile di Mediaset nel primo trimestre 2012. Il mercato era preparato a risultati negativi e a un avvio d´anno in salita, ma non si aspettava una simile frenata né un cambio degli standard di bilancio che rendono più difficile capire cosa è andato storto tra gennaio e marzo. I ricavi consolidati del gruppo nel trimestre sono scesi del 13,7% a 977,8 milioni mentre l´utile è crollato dell´85% a 10,3 milioni. In Spagna la società ha realizzato il doppio dei profitti (21,2 milioni nel primo trimestre) consolidati, quindi senza il contributo di Telecinco (circa 10 milioni) le attività di Mediaset avrebbero registrato una performance davvero poco significativa. Colpa delle perdite della tv a pagamento (che però ha registrato ricavi stabili a 131,1 milioni), che si mangiano i profitti di quella commerciale. E in questo senso il nuovo standard contabile adottato da Mediaset non è stato apprezzato dagli esperti perché rende difficile capire quanto pesa sul gruppo la perdita di Mediaset Premium, un´attività su cui il vice presidente Pier Silvio Berlusconi ha sempre puntato molto. «Il mercato della pay tv in Italia è in calo forse per la prima volta nella sua storia - ha precisato Marco Giordani, direttore finanziario della società - nelle nostre stime anche Sky sta arretrando in modo analogo. La nostra strategia per l´anno in corso punta su meno clienti con una redditività maggiore».
Nonostante un taglio dei costi del 4,5%, la brusca flessione dei ricavi ha portato il risultato operativo a scivolare dai 135,8 del marzo 2011 a 38,9 milioni, di conseguenza la redditività operativa è scesa dal 12,2% al 4% del fatturato consolidato. Migliora invece la posizione finanziaria netta, che a marzo era scesa a 1,675 miliardi (da 1,775 miliardi di fine 2011), ma si tratta di un miglioramento temporaneo, nononstante il taglio della cedola, poiché per fine anno Mediaset conta di avere passività in linea con il 2011. La previsione ha preso in contropiede gli analisti che si aspettavano un calo del debito netto a fine anno. Anche se i numeri di bilancio sono tutti negativi Mediaset ha ribadito che i risultati riflettono il difficile quadro economico e non una cattiva qualità dei suoi palinsesti, confermata dalla forza degli ascolti registrata dalle sue reti. «Per gli ascolti televisivi - si legge in una nota - le reti Mediaset con il 38,9% confermano la leadership nazionale nelle 24 ore tra i telespettatori tra i 15 e i 64 anni». Gli esperti sono però rimasti delusi dalla mancanza di visibilità sul futuro e sulla persistente debolezza del mercato nazionale. «La raccolta pubblicitaria di Mediaset in Italia per aprile e maggio - ha detto Luigi Colombo, direttore generale marketing di Publitalia - potrebbe continuare a registrare un andamento simile a quello del primo trimestre, chiuso con un calo del 10,2%». A giugno sono attesi deboli segnali di miglioramento, ma nessuno dei vertici del gruppo di Cologno si è azzardato a dichiarare che il peggio è alle spalle. E così, dato che i primi cinque mesi del 2012 dovrebbero registrare un calo della raccolta del 10%, gli analisti dovranno correggere al ribasso la loro stima per l´intero anno che prevedeva una contrazione della pubblicità del 6% a livello nazionale.