Diego Gabutti, ItaliaOggi 9/5/2012, 9 maggio 2012
Ormai più dc che padani, i maroniani pensano di farcela – Bobo Maroni ricorda a The Family e al Cerchio Magico d’essersi laureato alla Statale, non a Tirana e tantomeno in Tanzania
Ormai più dc che padani, i maroniani pensano di farcela – Bobo Maroni ricorda a The Family e al Cerchio Magico d’essersi laureato alla Statale, non a Tirana e tantomeno in Tanzania. * * * Bobo e i suoi barbari sognanti si compiacciono della rovina dei loro nemici. Ormai più democristiani che padani, Maroni e i suoi pensano che il fulmine, abbattendosi sui loro avversari di partito, non solo risparmierà la loro corrente ma ne decreterà il successo, sia politico che elettorale, come e a Verona, dove il maroniano Flavio Tosi è stato rieletto sindaco a furor di popolo. Sbagliano, naturalmente; e basta guardarli in faccia per capire che, se anche evitano di pensarci, e tanto più quando lo negano, sanno benissimo di sbagliare. * * * «Siamo sempre pronti a perdonare gl’imbroglioni o le spie: essi si prendono gioco delle regole senza metterle in discussione. Al contrario non proviamo pietà per il traditore che contesta l’ordine nel quale vive. La storia, fino a oggi, non è forse una stanza in cui risuonano le grida di sofferenza di tutti coloro che diedero scandalo, di tutti i traditori, che si opposero alle leggi che sviliscono l’uomo? Il traditore dev’essere coraggioso: mette la sua vita in gioco e non si espone per cause futili» (Christian Petr, Elogio del traditore, Castelvecchi 2008). * * * Adesso anche le autorità albanesi (padrone come sono in casa propria) vogliono «vederci chiaro». Com’è entrato il Trota in Albania? Come mai non c’è traccia del suo passaggio alle frontiere? Dov’è che alloggiava, di preciso, quando dava gli esami (ventinove in un anno, un ritmo da QI alto fino al cielo, roba che giusto Einstein o Stephen Hawkins, e anzi neanche loro)? Mica sarà venuto a Tirana da clandestino, di sguincio, come un albanese in Padania? * * * E così non si era laureato in un’università inglese compiacente, come si era letto sui giornali e ascoltato nei talk show, ma in un’università compiacente di Tirana, in Albania. Dicesi Tirana, dicesi Albania. * * * Spiace infierire su un giovanotto, specie su un giovanotto che per un momento è stato lì lì per estrarre la spada della roccia e mettersi seduto sul Trono di Padania, ma persino gli «esami» via email o Skype dei laureifici a pagamento inglesi devono essere sembrati troppo difficili a uno che era stato bocciato due volte alla maturità e che, pur nominato da papà (i figli sono piezz’e core) responsabile dei media per la lega, incarico che a quanto pare ricopre tuttora, compita a fatica, dicono le malelingue, i titoli della Padania. * * * «Una sera [al Gargoyle Club di Dean Street, a Soho] un tale si avvicinò a Lucien Freud, che sedeva a un tavolino facendosi i fatti suoi, lo fece alzare e gli assestò un pugno alla mandibola gridando: «Questo è per te» e, prima che chiunque riuscisse a intervenire, lo ritirò su e gliene mollò un altro, dicendo: «E quest’altro è per quel vecchio schifoso di tuo nonno». Chiaramente le scoperte di Sigmund Freud avevano provocato una certa ansia nei sobborghi» (Barry Miles, London Calling. La controcultura a Londra dal ’45 a oggi, Edt 2012). * * * A dimostrazione che il Dna non è un’opinione, ricordiamo che anche il babbo, ai tempi suoi, vantò per ben due volte (e ogni volta organizzando una festa, alla quale invitò amici e parenti) una laurea inesistente in medicina. Perché proprio in medicina non si sa. Ma pare ci avesse creduto (entrambe le volte?) persino la prima moglie. Vedendolo in camice bianco, con un sigaro stretto tra i denti e uno stetoscopio girocollo, come un boa di struzzo, gli avrebbero creduto, del resto, anche i suoi futuri elettori: l’uomo è convincente. * * * Ah, se solo qualche partito dell’epoca, pagando di tasca propria, gli avesse offerto una laurea in medicina a Tirana! Oggi il dottor Bossi Umberto, medico chirurgo, chiederebbe ai padani di dire «trentatré» e li guiderebbe, prescrivendo loro pillole e supposte, alla crociata contro Roma Ladrona. * * * Come le lauree in uso nella famiglia Bossi, anche la Padania, a pensarci, è qualcosa d’inesistente, se non addirittura un tarocco, come l’elisir di lunga vita (il più celebre tra queste pozioni è quella attribuita al Conte di Saint-Germain: un filtro miracoloso che assicurava bensì la vita eterna, come si legge nei testi esoterici e nei grimoires, però «a prezzo di terribili diarree»). * * * «Gli studiosi di politica hanno notato che l’euristica della disponibilità contribuisce a spiegare perché, agli occhi del pubblico, alcuni problemi assumono la massima importanza mentre altri sono trascurati. La gente tende a valutare l’importanza relativa dei problemi in base alla facilità con cui li recupera dalla memoria, e questa è in gran parte determinata da quanto i media si occupano di quei temi. Gli argomenti spesso menzionati dai media popolano la mente conscia, mentre gli altri scivolano via. Ciò di cui i media scelgono d’occuparsi corrisponde a sua volta alla visione che i media stessi hanno di ciò che al momento è nella mente del pubblico» (Daniel Kahneman, Pensieri lenti e veloci, Mondadori 2012).