Francesca Angeli, il Giornale 9/5/2012, 9 maggio 2012
Trapianti anche fra vivi, sì alla legge - Via libera alle donazioni di organi tra viventi. Sarà consentita anche in Italia la donazione, ovviamente a titolo gratuito, di parti di polmone, pancreas e intestino come avviene già in alcuni paesi europei, in Usa ed in Giappone
Trapianti anche fra vivi, sì alla legge - Via libera alle donazioni di organi tra viventi. Sarà consentita anche in Italia la donazione, ovviamente a titolo gratuito, di parti di polmone, pancreas e intestino come avviene già in alcuni paesi europei, in Usa ed in Giappone. Resta assolutamente vietata la compravendita. Il testo, composto da due soli articoli, è stato approvato ieri dall’Aula di Montecitorio e ora passerà all’esame del Senato dove comunque siprofila un’ampia convergenza per una rapida approvazione. Fino ad ora nel nostro paese era possibile donare soltanto un rene e parte del fegato anche a causa dell’articolo 5 del codice civile, che vieta la disposizione di atti del proprio corpo «che cagionino una diminuzione permanente dell’integrità fisica». Nel ddl si prevede quindi la modifica di questa norma con le stesse precauzioni e garanzie che sono previste in caso di donazione del rene. La relatrice del provvedimento, Melania De Nichilo Rizzoli, Pdl, ha spiegato come nel testo finale siano confluite tre diverse proposte di legge, quelle di Giuseppe Palumbo, Pdl, Paola Binetti, Udc e Anna Miotto, Pd. Dunque un’iniziativa bipartisan per disciplinare «una materia di grande valore sociale ed umanitario», ha osservato la De Nichilo Rizzoli. La donazione in deroga all’articolo 5 sarà consentita ai genitori, ai figli, ai fratelli germani e non germani (i «fratellastri») che siano maggiorenni. Nel caso in cui il paziente non abbia parenti diretti o che comunque non siano idonei la donazione sarà aperta anche a parenti o donatori estranei. La possibilità di donare parti di questi organi rappresenta un passo avanti soprattutto nella cura di alcune terribili malattie che colpiscono in particolar modo i bambini come la fibrosi cistica. Ci sono centinaia di giovani in attesa di una donazione. I malati in attesa di trapianto erano, al 31 dicembre 2011, 382 per il polmone, 238 per il pancreas e 23 per l’intestino. Gli organi a disposizione sono pochi ed i tempi di attesa di solito superano i due anni. Un’attesa che purtroppo in molti casi è davvero troppo lunga per le precarie condizioni del paziente che muore nell’11 per cento dei casi prima di riuscire ad avere la possibilità del trapianto. «La fibrosi cistica porta ad una insufficienza respiratoria progressiva e porta alla morte molti di questi pazienti spiega la De Nichilo Rizzoli - Una volta si doveva trapiantare in questi pazienti il blocco cuore polmoni mentre negli ultimi anni si trapiantavano soltanto due polmoni. Ma volevo sottolineare la potenzialità maggiore ed il miglior esito nel trapianto di una sola parte di polmone ». Quindi, aggiunge, grazie ai progressi della medicina «donando un solo lobo polmonarenon si hanno complicanze cliniche neppure per il donatore». «L’approvazione di questo testo significa davvero molto anche per il fatto di arrivare all’esame dell’aula al termine di una tornata elettorale piuttosto complessa segnando l’unità, la convergenza e la condivisione di valore tra tutte le parti politiche- dice Paola Binetti - La sensibilità di tutti è concentrata a tutela della vita delle persone e di quell’atto di particolare generosità che è la donazione da vivente ». Anche per Palumbo questo testo oltre a rappresentare «un passo avanti da un punto di vista scientifico e medico per il nostro paese» riveste una particolare importanza per la diffusione di un messaggio nei confronti dell’importanza della donazione.