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 2012  maggio 09 Mercoledì calendario

Trapianti anche fra vivi, sì alla legge - Via libera alle donazioni di organi tra viventi. Sarà consentita anche in Italia la donazione, ovvia­mente a titolo gratuito, di parti di polmone, pancreas e intestino co­me avviene già in alcuni paesi eu­ropei, in Usa ed in Giappone

Trapianti anche fra vivi, sì alla legge - Via libera alle donazioni di organi tra viventi. Sarà consentita anche in Italia la donazione, ovvia­mente a titolo gratuito, di parti di polmone, pancreas e intestino co­me avviene già in alcuni paesi eu­ropei, in Usa ed in Giappone. Re­sta assolutamente vietata la com­pravendita. Il testo, composto da due soli articoli, è stato approvato ieri dall’Aula di Montecitorio e ora passerà all’esame del Senato dove comunque siprofila un’am­pia convergenza per una rapida approvazione. Fino ad ora nel no­stro paese era possibile donare soltanto un rene e parte del fegato anche a causa dell’articolo 5 del codice civile, che vieta la disposi­zione di atti del proprio corpo «che cagionino una diminuzione permanente dell’integrità fisica». Nel ddl si prevede quindi la mo­di­fica di questa norma con le stes­se precauzioni e garanzie che so­no previste in caso di donazione del rene. La relatrice del provvedimento, Melania De Nichilo Rizzoli, Pdl, ha spiegato come nel testo finale siano confluite tre diverse propo­ste di legge, quelle di Giuseppe Pa­lumbo, Pdl, Paola Binetti, Udc e Anna Miotto, Pd. Dunque un’ini­ziativa bipartisan per disciplinare «una materia di grande valore so­ciale ed umanitario», ha osserva­to la De Nichilo Rizzoli. La dona­zione in deroga all’articolo 5 sarà consentita ai genitori, ai figli, ai fra­telli germani e non germani (i «fratellastri») che siano mag­giorenni. Nel caso in cui il pazien­te non abbia parenti diretti o che comunque non siano idonei la do­nazione sarà aperta anche a pa­renti o donatori estranei. La possi­bilità di donare parti di questi or­gani rappresenta un passo avanti soprattutto nella cu­ra di alcune terri­bili malattie che colpiscono in particolar mo­do i bambini come la fibrosi cisti­ca. Ci sono centinaia di giovani in attesa di una donazione. I malati in attesa di trapianto erano, al 31 dicembre 2011, 382 per il polmo­ne, 238 per il pancreas e 23 per l’in­testino. Gli organi a disposizione sono pochi ed i tempi di attesa di solito superano i due anni. Un’at­tesa che purtroppo in molti casi è davvero troppo lunga per le preca­rie condizioni del paziente che muore nell’11 per cento dei casi prima di riuscire ad avere la possi­bilità del trapianto. «La fibrosi ci­stica porta ad una insufficienza re­spiratoria progressiva e porta alla morte molti di questi pazienti ­spiega la De Nichilo Rizzoli - Una volta si doveva trapiantare in que­sti pazienti il blocco cuore polmo­ni mentre negli ultimi anni si tra­piantavano soltanto due polmo­ni. Ma volevo sottolineare la po­tenzialità maggiore ed il miglior esito nel trapianto di una sola par­te di polmone ». Quindi, aggiunge, grazie ai progressi della medicina «donando un solo lobo polmona­re­non si hanno complicanze clini­che neppure per il donatore». «L’approvazione di questo te­sto significa davvero molto anche per il fatto di arrivare all’esame dell’aula al termine di una tornata elettorale piuttosto complessa se­gnando l’unità, la convergenza e la condivisione di valore tra tutte le parti politiche- dice Paola Binet­ti - La sensibilità di tutti è concen­trata a t­utela della vita delle perso­ne e di quell’atto di particolare ge­nerosità che è la donazione da vi­vente ». Anche per Palumbo que­sto testo oltre a rappresentare «un passo avanti da un punto di vista scientifico e medico per il nostro paese» riveste una particolare im­portanza per la diffusione di un messaggio nei confronti dell’im­portanza della donazione.