Rassegna, 9 maggio 2012
In Grecia nessuno accordo, si va verso nuove elezioni
• Dopo la rinuncia del leader di Nea Demokratia Antonis Samaras, il presidente della Repubblica Karolos Papoulias ha affidato ieri nelle mani di Alexis Tsipras, numero uno della sinistra radicale di Syriza, il mandato esplorativo per la formazione del governo. «Il mio programma è chiaro – ha messo subito le carte in tavola lui – Una coalizione che realizzi quello che i greci hanno chiesto nelle urne: cancellare gli accordi con la Trojka, una tragedia per il paese, e pagare solo i debiti che siamo in grado di onorare». La missione, numeri alla mano, è impossibile: la sinistra anti-Ue controlla nel nuovo Parlamento solo 97 seggi su 300 e in più è divisa da storiche rivalità. Il Kke – la più forte delle quattro formazioni comuniste elleniche – ha già fatto sapere di non aver alcuna intenzione di appoggiare Tsipras. Dopodomani, salvo clamorose sorprese, il segretario di Syriza rimetterà il mandato. Il testimone, in base alla Costituzione, passerà a Evangelis Venizelos – numero uno dei socialisti sconfitti alle elezioni – per un ultimo tentativo nato già morto. Papoulias a quel punto farà un appello alla buona volontà di tutti per la creazione di un governo di unità nazionale e poi prenderà atto dell’ingovernabilità del paese convocando nuove elezioni a giugno. [Livini, Rep]
• La Borsa di Atene ha perso il 12% in due giorni, raggiungendo i minimi dal 1992. [Livini, Rep]
• Agli sportelli delle banche greche hanno ripreso ad allungarsi le file dei clienti che ritirano i propri soldi dai conti correnti (i depositi negli ultimi due anni sono calati da 240 a 165 miliardi). [Livini, Rep]
• Alla fine del mese Atene deve ripagare 450 milioni di debito e annunciare nuovi tagli al bilancio per 11,5 miliardi. [Mastrobuoni, Sta]
• A marzo la produzione industriale tedesca è cresciuta del 2,8% si base mensile. [Polidori, Rep]