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 2009  maggio 21 Giovedì calendario

In Italia

Il Presidente della Repubblica è Giorgio Napolitano
Il Presidente del Senato è Renato Schifani
Il Presidente della Camera è Gianfranco Fini
Il Presidente del Consiglio è Silvio Berlusconi
Il Ministro degli Interni è Roberto Maroni
Il Ministro degli Esteri è Franco Frattini
Il Ministro della Giustizia è Angelino Alfano
Il Ministro di Istruzione, università e ricerca è Mariastella Gelmini
Il Ministro del Lavoro e delle politiche sociali è Maurizio Sacconi
Il Ministro dell’ Economia e delle Finanze è Giulio Tremonti
Il Ministro della Difesa è Ignazio La Russa
Il Ministro dello Sviluppo economico è Paolo Romani
Il Ministro delle Politiche agricole è Luca Zaia
Il Ministro di Infrastrutture e trasporti è Altero Matteoli
Il Ministro della Salute è Ferruccio Fazio
Il Ministro di Beni e Attività culturali è Giancarlo Galan
Il Ministro dell’ Ambiente è Stefania Prestigiacomo
Il Ministro dell’ Attuazione programma di governo è Gianfranco Rotondi (senza portafoglio)
Il Ministro della Gioventù è Giorgia Meloni (senza portafoglio)
Il Ministro delle Pari opportunità è Mara Carfagna (senza portafoglio)
Il Ministro delle Politiche europee è Andrea Ronchi (senza portafoglio)
Il Ministro di Pubblica amministrazione e Innovazione è Renato Brunetta (senza portafoglio)
Il Ministro dei Rapporti con il Parlamento è Elio Vito (senza portafoglio)
Il Ministro di Rapporti con le Regioni e Coesione territoriale è Raffaele Fitto (senza portafoglio)
Il Ministro delle Riforme per il federalismo è Umberto Bossi (senza portafoglio)
Il Ministro della Semplificazione normativa è Roberto Calderoli (senza portafoglio)
Il Ministro del Turismo è Michela Vittoria Brambilla (senza portafoglio)
Il Governatore della Banca d’Italia è Mario Draghi
Il Presidente della Fiat è Luca Cordero di Montezemolo
L’ Amministratore delegato della Fiat è Sergio Marchionne
Il Segretario Nazionale dei Popolari-UDEUR è Clemente Mastella
Il Coordinatore Nazionale di Sinistra Democratica è Claudio Fava
Il Presidente della Rosa per l’Italia è Savino Pezzotta

Nel mondo

Il Papa è Benedetto XVI
Il Presidente degli Stati Uniti d’America è Barack Obama
Il Presidente del Federal Reserve System è Ben Bernanke
Il Presidente della BCE è Jean-Claude Trichet
Il Presidente della Federazione russa è Dmitrij Medvedev
Il Presidente del Governo della Federazione russa è Vladimir Putin
Il Presidente della Repubblica Popolare Cinese è Hu Jintao
La Regina del Regno Unito è Elisabetta II
Il Premier del Regno Unito è Gordon Brown
La Cancelliera Federale di Germania è Angela Merkel
Il Presidente della Repubblica francese è Nicolas Sarkozy
Il Primo Ministro della Repubblica francese è François Fillon
Il Re di Spagna è Juan Carlos I
Il Presidente del Governo di Spagna è José Luis Rodríguez Zapatero
Il Presidente dell’ Egitto è Hosni Mubarak
Il Primo Ministro di Israele è Benjamin Netanyahu
Il Presidente della Repubblica Turca è Abdullah Gül
Il Presidente della Repubblica Indiana è Pratibha Patil
Il Primo Ministro della Repubblica Indiana è Manmohan Singh
La Guida Suprema dell’ Iran è Ali Khamenei
Il Presidente dell’ Iran è Mahmud Ahmadinejad

Il nuovo direttore del Tg1 è Augu­sto Minzolini…

E chi è?
Minzolini è stato fino a ieri uno dei più formidabili pirati dell’in­formazione per La Stampa e Pa­norama, uno che pedala a Mon­tecitorio da quando era ragazzi­no e ha dato buchi a tutti i gior­nalisti politici d’Italia. Sa che co­sa vuol dire «buchi»? quando tu sai una cosa e gli altri invece non la sanno. Ora su Minzolini e su Mauro Mazza che è stato invece nominato direttore di Raiuno...

Che differenza c’è?
C’è la Rete e c’è il Tg. come se fossero due aziende che, sotto lo stesso segnale, si dividono gli spazi delle 24 ore. Questo in tutto il sistema televisivo, com­presa Mediaset. Il direttore di rete si occupa della fiction e di tutta la gestione dell’intratteni­mento, il direttore del tg si occu­pa invece degli spazi informati­vi, oltre che delle edizioni na­zionali dei telegiornali o di ru­briche come per esempio Tv7.
Badi che anche la rete può ave­re i suoi spazi informativi, per esempio Porta a Porta è rete... Oddìo, mi rendo conto della confusione, ma insomma è co­sì. Da una parte la rete, dall’al­tra il Tg. così su Raiuno, Rai­due, Raitre e anche sulle reti Mediaset. Persino alla radio, sia pure con un criterio diverso: c’è un direttore di Radiouno (in questo momento Antonio Ca­prarica, tra poco forse Antonio Preziosi) che ha il governo del­la rete di Radiouno e di tutti i Gr (Gr1, Gr2 e Gr3); e c’è un al­tro direttore che ha le reti, sen­za Gr, di Radiodue e Radiotre (in questo momento Sergio Val­zania, tra poco probabilmente Flavio Mucciante). Uffa. Ieri hanno nominato il direttore del Tg1, Augusto Minzolini, e il di­rettore di Raiuno, Mauro Maz­za. Più i 4 vicedirettori del diret­tore generale, quello che sta so­pra a tutti quanti e risponde so­lo al Consiglio d’amministrazio­ne. Questo direttore generale è Mauro Masi e i 4 vice che gli hanno assegnato ieri sono Gian­franco Comanducci, Lorenza Lei, Giancarlo Leone e Antonio Marano.

Spartizioni? Partiti?
Come sempre. Formalmente i sei nomi di ieri sono stati propo­sti dal direttore generale Masi e votati dal consiglio d’ammini­strazione. In realtà, sono il frut­to di una dura trattativa politi­ca che ha riguardato per il mo­mento i partiti di governo. Fini voleva la direzione del Tg1 e al­la fine s’è dovuto accontentare della rete, andata a Mauro Maz­za, che sta in Rai da una vita, ha cominciato al Secolo d’Italia e ha fatto poi tutta la carriera in tv all’ombra di Alleanza Nazio­nale. Dirigeva il Tg2 da parec­chi anni e gli sarebbe piaciuto adesso avere Raisport e condur­re la Domenica sportiva. Ma era troppo poco per le ambizioni di Fini, e Mazza s’è dovuto perciò accontentare di una poltrona più prestigiosa. Quanto a Min­zolini è chiaramente in quota Berlusconi, e lo dico con un cer­to imbarazzo perché, da un al­tro punto di vista, mettere alla direzione del Tg1 un segugio da strada come lui, è, professional­mente parlando, una scommes­sa fenomenale. Sa che Minzoli­ni non ha mai diretto niente? Batte i marciapiedi del Parla­mento da una vita e, natural­mente, negli ultimi anni, è sta­to appresso al Cavaliere e deve esserglisi affezionato parec­chio. Affetto ricambiato, evi­dentemente. Le dico un’assurdi­tà: siccome è totalmente coper­to dal premier, potrebbe per­mettersi di fare un telegiornale completamente diverso dal soli­to. Forse senza quel terribile pa­stone con le dichiarazioni dei politici a cascata. Forse con me­no sequenze d’archivio. Chi sa.

L’opposizione?
Al momento del voto sono usci­ti tutti e tre, i due in quota Ds (Rizzo Nervo e Van Straten) e quello dell’Udc (Rodolfo De Laurentiis). Indignati perché i nomi erano quelli fatti un mese fa in casa di Berlusconi. una protesta per modo di dire: casa di Berlusconi o no, le nomine Rai sono sempre state appan­naggio dei partiti e Ronchey scrisse una volta un celebre pez­zo in cui sosteneva che il vero numero di telefono a viale Maz­zini era 632111, cioè la quantità di poltrone Rai che spettavano a Dc, Pci, Psi, Pri, Pli, Psdi. Equi­librio mai smentito dai fatti, in fondo nemmeno adesso: den­tro il Pd è in atto una lotta fero­ce sui nomi da piazzare al Tg3 (Bianca Berlinguer?) e a Raitre (conferma di Ruffini?). La di­scussione verte sostanzialmen­te sulla collocazione da dare al consigliere Van Straten, veltro­niano e quindi – secondo i dale­miani – più Margherita che Ds. A proposito: ieri D’Alema ha detto che con queste nomine Berlusconi mette in pericolo la democrazia.

E i quattro vicedirettori?
Lottizzati, certo. La Lei voluta dal Vaticano, Comanducci di Forza Italia, Marano della Le­ga. Giancarlo Leone, cattolico, figlio dell’ex presidente della Repubblica, è un formidabile uomo azienda, di raro garbo e competenza. Anche se si lottiz­za, qualche campione ci scappa lo stesso. [Giorgio Dell’Arti, Gazzetta dello Sport 21/5/2009]
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