Guido Fontanelli, Panorama, 21 maggio 2009, 21 maggio 2009
GUIDO FONTANELLI PER PANORAMA 21 MAGGIO 2009
Fiat: come cambia la Chrysler Taglio dei concessionari, vendita di furgoni Ducato e Iveco e messa a punto della gamma. Per rilanciare una casa in calo del 42 per cento.
Mentre la partita Opel è ancora in pieno svolgimento, in attesa dell’offerta dell’austrocanadese Magna prevista entro il 20 maggio, si definisce la strategia della Fiat sulla Chrysler, la casa automobilistica americana di cui il gruppo italiano prenderà un iniziale 20 per cento del capitale in cambio di tecnologia. Il primo dossier sul tavolo degli uomini dell’ad Sergio Marchionne è quello dei concessionari Usa: sono 3.188 e sono troppi. La Chrysler infatti ottiene il 90 per cento del fatturato da circa metà dei suoi venditori e quindi sarà necessario intervenire sulla rete con una serie di tagli. Per quanto riguarda i modelli, i programmi di Torino poggiano su alcuni punti fermi: la società non cercherà di vendere auto Fiat negli Usa, bensì vetture Chrysler con pianali e motori realizzati dalla casa italiana, soprattutto per le cilindrate più piccole. Unica eccezione potrebbe essere la 500, offerta come auto alla moda per gli automobilisti della California e della costa orientale. Inoltre, verso gli Stati Uniti dovrebbero partire alcune versioni dei furgoni Fiat Ducato e Iveco Daily. In un secondo tempo il gruppo tenterà di saggiare i gusti dei consumatori americani con le Alfa Romeo: se avranno successo, alcuni modelli potranno essere prodotti in America. Dalla Chrysler verso l’Europa dovrebbero arrivare le Jeep e la piattaforma della 300c, una grande berlina a trazione posteriore di derivazione Mercedes su cui la Fiat sta già lavorando per una nuova ammiraglia Alfa-Lancia. Nel frattempo la situazione della Chrysler è sempre più critica: ad aprile il mercato Usa è sceso del 34 per cento mentre le vendite della più piccola fra le case di Detroit sono crollate del 41,9 per cento. La sua quota di mercato è passata così in un anno dal 12 al 9,4 per cento. Il tempo stringe.