Mario Giordano, 5 in condotta Mondadori 2009, 21 maggio 2009
LIBRO IN GOCCE "5 IN CONDOTTA. TUTTO QUELLO CHE BISOGNA SAPERE SUL DISASTRO DELLA SCUOLA"
di MARIO GIORDANO. MONDADORI 2009.
SCUOLA «Tutto quello che non so l’ho imparato a scuola» (Leo Longanesi).
CLASSE 1 A Guidonia un ragazzo si presenta a scuola con sei dosi di marijuana. Denunciato, il tribunale lo assolve perché «le portava in classe in classe per evitare che a casa le scoprissero».
CLASSE 2 «La classe si ubriaca con il fragolino» (nota sul registro di classe).
NOMI Il preside adesso si chiama dirigente scolastico, il provveditore dirigente regionale, le superiori secondarie di secondo grado, le medie secondarie di primo grado, le elementari primarie. Poi ci sono le unità di apprendimento, la carta dei servizi, il team teaching, l’Avimes e il Map. I bidelli si possono chiamare collaboratori scolastici, assistenti tecnici e operatori orizzontali (visto che il loro servizio si svolge tutto sullo stesso piano).
INTERVENTI Solo per restare ai principali interventi degli ultimi vent’anni: l’introduzione dei moduli e dei tre maestri nel 1990; l’abolizione degli esami di riparazione nel 1994; la riforma Berlinguer, che cambia i cicli scolastici, la maturità (basta commissari esterni), introduce i debiti e i crediti formativi; la riforma dell’autonomia (nel 1999); la riforma Moratti (2004), che cambia di nuovo i cicli scolastici e introduce il tutor; il «cacciavite di Fioroni», che ritocca debiti e obbligo scolastico. E quindi gli interventi della Gelmini che riportano il maestro unico e gli esami di riparazione, il voto in condotta e l’obbligo del grembiule alle scuole elementari, in attesa di nuovi interventi già annunciati sulle medie e sulle superiori (riduzione degli indirizzi per i licei da 510 a 9 e per gli istituti tecnici da 204 a 11, ritorno dell’ora di lezione a 60 minuti, inglese obbligatorio per cinque anni dappertutto, più matematica e scienze, introduzione del liceo musicale e coreutica).
CREAZIONI L’ombrellone da mare che ricarica il cellulare, il contenitore speciale che combatte l’odore di fritto, la valigia con antifurto satellitare, il tacco a spillo intercambiabile, il bipiatto antifatica, il bicchiere da taschino, la pattumiera parlante (alcuni progetti elaborati all’interno di scuole superiori).
CORSI Nelle scuole italiane si fanno anche corsi di affettività («aspetto culturale e valoriale della connessione tra affettività-sessualità-moralità»), di «valorizzazione delle propria immagine», di «ben...essere», «vivitibene», «dalla colazione allo zaino» ecc.
CHIEDERE Paola Mastrocola, insegnante e scrittrice: «Ci chiedono di insegnare: educazione stradale, la corretta alimentazione, i danni dell’assunzione di droghe, i rischi di concepimento e di contagio nel rapporto sessuale. Ci chiedono di occuparci dell’educazione dei ragazzi in senso lato. Di far loro da genitori, da psicologi, da animatori. Ci chiedono di portarli al cinema, a teatro, alle mostre, in viaggio. Ci chiedono di aiutarli a navigare in Internet, a usare PowerPoint, il masterizzatore. Ci chiedono, in poche parole, un mestiere allargato, che vada a coprire aree un tempo estranee alla nostra competenza. Oggi insegnare la nostra materia è diventato un optional. Se proprio ci tieni, lo puoi fare. Ma è l’ultima cosa che ti viene richiesta».
IGNORANTI Secondo il rapporto Ocse-Pisa (2006) l’Italia è al 36° posto su 57 per la cultura scientifica (era al 27° nel 2003), al 38° per quella matematica, al 33° per competenze di lettura. Uno studente su tre non sa leggere un grafico o convertire una moneta in un’altra. Quattro su dieci si impappinano nella lettura di un testo. Sei su dieci non riescono a spiegare da cosa dipenda l’alternarsi del giorno e della notte. Al sud sono tre volte più ignoranti che al nord. Tra i quindicenni siciliani quelli che si collocano sul gradino più basso sono il 42%, il doppio della media Ocse, il quadruplo dei coetanei dell’Azerbaigian.
LODE La maggior concentrazione di 100 e lode all’esame di maturità se lo contendono ogni anno Calabria e Puglia.
BOCCIATI 1 Nel 1952 la quota dei bocciati alla maturità fu del 28,4%. Nel 2006 è stata del 2,8%.
BOCCIATI 2 A Verbania un ragazzo con cinque insufficienze viene bocciato, ricorre al Tar che lo promuove perché la scuola non ha messo in campo «interventi di sostegno allo studio e di prevenzione dell’insuccesso».
LAUREA Nel 2008 lo stipendio medio di un laureato era di 1.600 euro. Quello di un non laurato 1.480 (rapporto Unioncamere).
SCUOLE Le scuole in Italia sono 40 mila. Un quarto di queste hanno meno di 50 alunni.
STUDENTI Il 7% degli studenti è straniero (614 mila). Al primo posto i romeni (92 mila), poi albanesi (85 mila) e i marocchini (76 mila). Nel 1982 erano seimila. Dieci anni fa poco più di 50 mila. Nel 2011 supereranno il milione.
CONSULENTI 36.000 i consulenti di cui si avvale la scuola italiana. Costo: 58 milioni di euro. Tra le attività: massaggio giapponese, corso di macramè, lezioni di mesh work, shiatzu, wushu, tai chi, capoeira, bonghi djembe, ecogiornalismo.
BIDELLI I bidelli sono 167 mila (i carabinieri, per esempio, sono 118 mila). Ce ne sono 2,2 per classe. Costano 4 miliardi all’anno (367 mila euro per ogni istituto).
STIPENDI 1 Il 97% del bilancio dell’istruzione vine usato per pagare gli stipendi (40.845.529.257 su 41.986.147.022 totali).
STIPENDI 2 Lo stipendio di un professore dopo 15 anni di servizio supera di poco i 30 mila euro: 31.200 alle medie, 32.150 alle superiori. La media Ocse è di 37 mila per le medie e 40 mila per le superiori.
STIPENDI 3 Nel 2000 scuola italiana di Asmara (Eritrea) costava 6 miliardi di lire l’anno. C’erano 60 insegnanti di ruolo provenienti dall’Italia, ognuno dei quali prendeva 7.000 dollari al mese.
SPESA Spesa pubblica per studente (euro): Italia 5.710, Francia 5.288, Germania 4.856, Inghilterra 4.964, Stati Uniti 6.580.
INSEGNANTI 1 Gli insegnanti (elementari, medie e superiori) sono 890.000, 10.000 i dirigenti, 250.000 tra bidelli, tecnici e personale amministrativo. Ogni maestro delle elementari ha in carico 10,7 alunni contro una media Ocse di 16,9, ogni professore delle medie 10,3 (13,7 media Ocse), ogni professore delle superiori 11,5 (12,7 media Ocse). Ogni 100 studenti ci sono 9,1 docenti, 6,9 in Gran Bretagna, 6,6 in Germania, 6,5 negli Stati Uniti. Tra il 1960 e il 1995 gli scolari delle elementari sono dimezzati (da 4 a 2 milioni) e i maestri aumentati del 40% arrivando a 255.000.
INSEGNANTI 2 Il 59,4% degli insegnanti italiani è laureato. Il 40,1% diplomato. Lo 0,6% ha la licenza elementare. L’83% ha una laurea che non c’entra niente con la materia che insegnano.
INSEGNANTI 3 Settimane di insegnamento? 33 contro una media europea di 37. Tempi di insegnamento? 726 ore alle elementari, 594 alle medie e superiori (804, 704, 663 media Ocse). Dimensioni delle classi? 21 alunni (24 media Ocse). Carichi di lavoro? 594 ore (794 media Ocse). Uno mestro due ha più di cinquant’anni. Alle medie i professori ultracinquantenni sono quasi il 70%. Alle superiori il 94% ha più di quarant’anni. L’età media di un neoassunto nella scuola è di 41 anni (negli anni Sessanta era di 23).
INSEGNANTI 4 Alle elementari le maestre superano il 95% del totale. Alle medie le professoresse sono il 75,6%. Alle superiori il 59,4%.
INSEGNANTI 5 Istituto alberghiero di Cervia, primavera 2006. Per cinque giorni l’insegnante di italiano Vincenzo Di Grazia si presenta in aula vestito da donna: stivaletti, cerchietto, top e jeans attillati. Al Resto del Carlino dirà: «Non c’è niente di male a esibire degli esercizi grammaticali e sintattici visivi e gestuali duchampiani nello stile Rose Selavy».
INSEGNANTI 6 Dei professori che hanno avuto una sentanza di condanna confermata in Cassazione, è stato espulso dalla scuola il 16,9%. Il 6% è stato adibito a compiti diversi. Il 45,4% non ha avuto sanzioni disciplinari.
INSEGNANTI 7 Secondo l’Associazione dirigenti della scuola 6 professori su 10 minifestano segnali di disagio mentale. Uno su 10 soffre di burnout, cioè di crollo psicofisico con depressione, ipertensione e disturbi cardiocircolatori. Tra gli episodi quello di Carlo Zonin, 50 anni, insegnante di religione all’istituto tecnico Guale di Bra, che riconoscendo due bulli in un gruppo di suoi ex studenti li investe con l’auto e li manda all’ospedale.
SELEZIONI «Nella scuola italiana esiste una forma di selezione che si basa sulla pazienza, la costanza, lo spirito remissivo che caratterizza tutti coloro che aspettano mediamente fino a 40 anni per entrare nella scuola in modo definitivo. un caso di selezione avversa, cioè una situazione in cui la selezione porta effetti opposti a quelli desiderati: i migliori si stancano, perché hanno trovato alternative migliori, mentre i peggiori, senza alternative, rimangono» (l’economista Carlo Dell’Aringa).
SUPPLENZE 1 La segretaria di una scuola di Latina che per trovare una supplenza fece 574 telefonate.
SUPPLENZE 2 Un preside di Roncadelle (Brescia) per trovare una supplente per due giorni di scuola fece 123 telefonate. 77 non risposero, 42 rifiutarono, 3 accettarono ma essendo in maternità non presero servizio. Risultato: per quei due giorni furono pagate 5 insegnanti: quella di ruola assente, la supplente che ha preso il suo posto e le tre partorienti. A quest’ultime, tra l’altro, dal primo giorno dopo la scadenza del contratto, spetta per legge anche l’indennità di maternità.
SUPPLENZE 3 Tra telegrammi e telefonate cercare e trovare supplenti costa ogni anno 50 milioni di euro. Per sostituire i docenti assenti 3 miliardi e 607 milioni.
MATURITA’ Esame di maturità 2008. Uno dei temi era dedicato alla «figura di donna», a partire da una poesia di Montale che parla di un ballerino russo. In un’altra traccia si parla del Galata morente come di una scultura romana mentre è la copia di un’opera greca. Un brano dei Promessi sposi viene datato 1840 anziché 1842. Il testo di Baudelaire contiene un imperativo sbagliato. La versione dal greco manca di una parola. La prova degli informatici è uguale a quella data due anni prima. Nel test di inglese si contano almeno 30 errori: budges per budget, have dove andava has, touring invece di tourist («Non erano refusi, era global english» la difesa di una delle responsabili).
CIRCOLARI «A inizio anno il docente deve predisporre per ogni classe: Ua mono e pluridisciplinari limitatamente ai seguenti punti: obiettivo formativo, pecup, Ofg»; «Si ricorda che la pratica laboratori sono disponibili i modelli sotto elencati: Tec Au 01, Tec Au 01 ottobre e giugno, Mod Nc 02 (se necessari)»; «Rilanciare la ricerca in campo educativo e la ricerca valutativa, in particolare docimologica»; «Una capillare diffusione di un logotipo di coordinamento sotto la cui egida di dettano norme sul certame di lirica Haiku» (esempi fra le quasi 500 circolari che ogni anno il ministero della Pubblica istruzione emanata).
ISTRUZIONE «Senza istruzione corriamo il rischio di prendere sul serio le persone istruite» (Gilbert K. Chesterton).