R.L., Novella 2000, n. 21, 21/05/2009, p. 54, 21 maggio 2009
Fb è già vecchio, ora brilla Twitter. E’ un po’ social network, come Facebook, ma più leggero
Fb è già vecchio, ora brilla Twitter. E’ un po’ social network, come Facebook, ma più leggero. E’ un po’ Google, perché dà notizie, ma subito. E tutti vanno pazzi per lui, Twitter. Non a caso il microblogging ha vinto, agli Oscar del Web, il ”Breakout of the year” (’Fenomeno dell’anno”) con una doppia motivazione: la democraticità della piattaforma e la grandissima crescita economica. Twitter, da tradurre cinguettio, piace perché ruota intorno alla domanda: «Che cosa stai facendo adesso?». Con 140 caratteri, non uno di più, si risponde con sms, messaggeria istantanea, e-mail, feed RSS. E si è subito sull’onda. Lo usano Barack Obama, Britney Spears e Yoko Ono ma il record di maggior seguito se lo è accaparrato Ashton Kutcher con un milione ”di cinguettii”. L’attore e modello, marito di Demi Moore, ha sfidato e battuto il network CNN. I malevoli sostengono che Kutcher abbia raccattato seguaci giocando ”sporco”: oltre ai messaggi di testo ha condiviso su TwitPic un tot di foto. Una soprattutto: il sedere di Demi in slip bianchi. E pochi giorni fa Rania di Giordania ha raccontato in diretta i preparativi del suo incontro col Papa.